Pietro e Paolo non sono i miei patroni.
Non perché io abbia qualcosa contro di loro in particolare, ma ecco, la mia patrona è Rosalia, santa protettrice di Palermo.
Però c'è un però: vivo a Roma ormai da quasi un decennio e, nonostante non sia mai stata particolarmente credente, ho una passione smisurata per le feste patronali, quindi aspetto San Pietro e Paolo come una bambina. E alla fine mi sono anche affezionata a loro.
La motivazione profondissima dietro cotanto amore è solo una: adoro i fuochi d'artificio.
Se poi i fuochi d'artificio sono a ritmo di musica vado in bordo di giuggiole.
Costringo quindi marito romano e amici romani ad andare a vedere la Girandola dei Santissimi Pietro e Paolo che un tempo era a Castel Sant'Angelo, ma che ora viene fatta dalla terrazza del Pincio.
Dall'anno scorso per accedere al perimetro di Piazza del Popolo, da dove si può assistere alla girandola, bisogna superare dei severissimi controlli per poi immettersi all'interno delle transenne.
I severissimi controlli di quest'anno consistevano in: "le faccio vedere la borsa?"
"Nzu" che sarebbe quel suono gutturale che si emette quando si vuole dire no e che, oggettivamente, rende meglio di un no secco, quindi ecco: siamo entrati con le nostre armi -ovvero bottigliette d'acqua munite di tappo- e abbiamo aspettato.
Prima della tradizionale Girandola, c'è l'altrettanto tradizionale esibizione della Fanfara dei Carabinieri a cavallo che, potete starne certi, farete un'enorme fatica a sentire, ma tanto oh, il bello sono i fuochi d'artificio, ve l'ho detto.
Quest'anno c'era anche un simpatico speaker che ogni due per tre urlava al microfono un sonoro "in alto gli schermi del cellulare" che va bene che siamo nell'era dell'internet e degli smartphone, ma insomma: un po' di rispetto per gli anziani abituati a tirare in alto gli accendini scottandosi un dito e non gli smartphone.
La girandola comunque non delude mai, per me ha un fascino infinito, sarà forse perché la terrazza del Pincio si illumina di colori (che, di base, sono il verde, il bianco e il rosso), sarà la musica, sarà la folla, sarà quello che volete, ma sono meravigliosi.
Quest'anno ci sono stati, ehm, dei problemi tecnici: a naso -sarà che il mio lavoro- hanno avuto un problema con il mixer audio, quindi ad un certo si sono interrotti.
E pensare che giusto un minuto prima avevo detto alla mia amica: "Ma non senti puzza di bruciato?".
Durante l'interruzione un sacco di gente è andata via, meglio per noi che stavamo più larghi, qualcun altro ha fischiato, io ho mantenuto la linea della solidarietà infinita verso il service perché i problemi tecnici durante un qualcosa di importante li ho avuto anche io e, vi assicuro, in quel momento ci sono due alternative: mettersi a piangere o chiamare la mamma. Visto che però, sempre per esperienza, nessuna delle due è un'opzione fattibile, tocca capire il problema e risolverlo. Poi le cazziate arrivano dopo. Oh se arrivano.
Comunque, è valsa la pena aspettare perché la parte finale dei fuochi d'artificio è stata bellissima. Come sempre, oserei dire.
E ora vi racconto un paio di cose su San Pietro e Paolo.
Si festeggia il 29 Giugno e, nonostante una legge di qualche anno fa abbia stabilito che le feste patronali vadano festeggiate la domenica più vicina al giorno in cui cadono, a Roma è festa, indipendentemente dal giorno della settimana in cui cade.
Oltre alla Girandola, c'è anche l'Infiorata: praticamente decine e decine di maestri fiorai (si, si chiamano proprio così) che compongono quadri floreali in Piazza San Pietro (che, tecnicamente, non sarebbe neanche in territorio italiano, ma questa è un'altra storia).
Parte della festa patronale si svolge anche davanti la Basilica di San Paolo (fuori le mura), dove ci sono bancarelle e feste varie.
Visto che a Roma non ci facciamo mancare niente, oltre alla Basilica di San Pietro e alla Basilica di San Paolo, abbiamo anche la Basilica di San Pietro e Paolo che fu aperta proprio il 29 Giugno di qualche decennio fa (1955) e che, cosa che probabilmente non vi interessa, è la chiesa che avrei scelto se avessi optato per un matrimonio concordatario visto che secondo me è bellissima.
E quindi, insomma, adoro queste feste patronali, mi piacciono proprio.
Anche perché, insomma, a Roma significa anche assistere ad una delle più grandi meraviglie del mondo: il centro di Roma.
Le foto sono di Samira El Bouchtaoui e sono state scattate alla Girandola del 29 Giugno 2018.