venerdì 11 dicembre 2020

2020, l'anno che.

2020: bisesto e olimpico. E Dio solo sa quanto, da sempre, attendo gli anni bisesti e olimpici.
L'anno della pandemia, delle mascherine, delle file per fare la spesa.
L'anno in cui si sono manifestate nuove allergie che ho ignorato bellamente. No, non nel senso che mi sono messa a mangiare cose a cui sono allergica, ma nel senso che non me ne sono fatta un cruccio, non ci sono rimasta male, non me n'è fregato nulla. Che poi voglio dire: ma chi se ne frega della verza e degli asparagi, no?
2020, l'anno in cui ho cancellato cose e persone, ma anche l'anno in cui ho ricevuto il dono più prezioso che esista.
L'anno in cui ho deciso che mi serve una casa più grande perché in 60 mq non ci si entra più.
L'anno in cui mi sono liberata delle persone negative.
L'anno delle rivincite e delle soddisfazioni lavorative.
2020, l'anno in cui mi hanno ricostruito il viso senza lasciarne traccia. Perché se io so quanto male ha fatto, quanto ho pianto prima di entrare in sala operatori entrambe le volte e quanto ho avuto paura di non risvegliarmi dall'anestesia, voi quella cicatrice non la vedrete mai perché è stata fatta talmente bene che vorrei ogni giorno andare dal chirurgo a dirgli grazie per avermi lasciato una delle poche cose che non é merito mio, ovvero la bellezza.
L'anno in cui ho tatuato tutto quello che potevo tatuare, riempendo tutti i cm di pelle che volevo riempire, studiando ogni disegno nei minimi dettagli.
L'anno in cui ho imparato che i limiti sono solo nella nostra mente e che il mondo visto a testa in giù non é poi così male, se hai la forza per reggerti sulle braccia e non sulle gambe. E se la forza non c'è l'hai, se insisti e persiti, raggiungi e conquisti e prima o poi ce l'avrai.
L'anno in cui ho lasciato sul pavimento della palestra sudore, lacrime, pezzi di pelle e sangue (no, non é un modo di dire, ce li ho lasciati davvero).
2020, l'anno in cui ogni singolo giorno ho pensato a cosa avrei detto a mio padre e a cosa mi avrebbe risposto. E sono certa di averci preso perché oggi, dopo un anno e nove mesi che non ricevo l'sms che dice "Buongiorno Bimba", so quanto siamo uguali e quanto buona parte di quello che sono lo devo a lui.
L'anno in cui ho costruito, mattoncino dopo mattoncino, la mia felicità.
L'anno in cui ho capito che il karma esiste e che chi semina vento raccoglie davvero tempesta.
L'anno di Tempesta. E so che nessuno -o quasi- capirà chi è Tempesta, ma vi assicuro che é una delle cose migliori che mi sia capitate. Perché mi ha permesso di capire cosa è davvero importante, di ragionare, di svegliarmi, di imparare a fare delle scelte. 
E di sorridere pensando che ovunque andrò ci sarà sempre una gara a chi da prima il buongiorno agli altri.
E comunque Tempesta é un bel nome, in fondo sono pur sempre la stessa che ha chiamato un cane da caccia Fuffi.
L'anno in cui non è passato un giorno senza che dessi il buongiorno all'amica che tutti dovrebbero avere, anche se é vergine e scassacazzi. E comunque, in fondo, chi si assomiglia si piglia, quindi forse sono scassacazzi anche io.
L'anno in cui ho imparato ad ignorare chi non ritengo alla mia altezza (che si, suona snob, ma tant'è).
2020, l'anno in cui -in alcuni momenti- avrei voluto un chilo in più e non due in meno, come é sempre stato nella mia vita.
L'anno dei miei primi jeans misura 27 che io non pensavo neanche esistesse la misura 27.
L'anno degli addominali che si vedono e che si vedrebbero anche di più se mangiare non fosse una delle cose che mi piace più al mondo. Dopo i clean e gli snatch, si intende.

2020, l'anno in cui ogni giorno qualcuno mi ha detto che ho una forza pazzesca ed é vero
Ora so che é vero, so che chiunque altro sarebbe andato a fondo, io invece non mi sono mai arresa.
L'anno in cui ho avuto sempre ragione e no, non sto scherzando. 
2020, un anno che in fondo mi ha cambiato la vita e non necessariamente in peggio. In meglio oserei dire, lo firmo e lo sottoscrivo.
Un anno bello, l'anno in cui é arrivata la luce in fondo al tunnel dopo anni e anni a inseguirla questa luce.
L'anno dei progetti e delle novità, l'anno delle cose che hanno preso forma e che, dopo essere state a lungo nella mia mente, adesso posso toccare con mano.


A chi in questo lungo 2020 é sempre stato qui, accanto a me, dico grazie. Davvero, eh.
Grazie per avermi dato conferma, pur senza volerlo, che la strada era quella giusta.
Vi abbraccerò presto, prestissimo. Appena sarà possibile che, ecco, non vedo l'ora di tornare ad abbracciarvi.
Buona parte del merito -e di conseguenza dei grazie- vanno comunque a me stessa. Per la tenacia, la forza, il coraggio, la perseveranza.


Nb. Tutte le frasi sottolineate che vedete sono link cliccabili, se ci cliccate su leggete qualcosa in più di quello che ho riassunto in una frase. E si, questo è un post estremamente autoreferenziale.

11 commenti:

  1. Tutto giusto. Ma non si può fare un post di bilancio di un anno a 20 giorni dalla sua fine 😃

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  2. Un anno che doveva essere e non è stato, ma meglio non dire niente al 2021..

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    1. Ma sai che alla fine a me sono successe più cose (alcune molto belle) in questo strano 2020 che non in altri anni?

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  3. Un anno difficile, ma non di più di tanti altri. Mi è cambiata la vita, forse in meglio, il tempo mi dirà. L'anno delle scelte, ma in ogni anno ce ne sono, anche qui il tempo mi dirà. Ieri ne ho presa una, ho deciso di intraprendere una battaglia, speriamo di avere ragione e di raccogliere i frutti l'anno prossimo...
    Il 2020 ci ha fatto riflettere di più su molte cose, ci ha fatto ascoltare di più noi stesse. Che sia di esempio.

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  4. Buon Anno a Voi
    pieno di serenità sorrisi e salute
    Maurizio

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