lunedì 3 febbraio 2020

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano: Firenze, Serie A, il ritorno alle gare di ginnastica

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano cantava Antonello Venditti che, non a caso, è il mio cantante preferito.

Mancavo dal campo gara dal 16 Settembre 2017, giorno della finale del Campionato di Serie A ad Eboli (qui per le polemiche -che con me non mancano mai- su quella gara).
Nel frattempo, abbiamo conquistato finali mondiali, vinto medaglie agli Europei del 2018, medaglie ai Giochi Olimpici Giovanili dello stesso anno, una medaglia mondiale agli anelli, poi abbiamo vinto un bronzo alle parallele e un argento agli anelli agli Europei del 2019 e, nello stesso anno, la storica medaglia di bronzo mondiale a squadre (qui per saperne di più) accompagnata da un argento agli anelli. Ci sono stati anche momenti tremendi nel frattempo, il ricordo di una me in lacrime in ginocchio davanti la tv durante la finale mondiale a corpo libero del 2017 è terribilmente vivo nella mia mente. 
La nazionale a cui ero tanto affezionata, nel frattempo, non esiste più (tranne Lara, lei c'è sempre, costante e lottatrice come poche al mondo, qui per saperne di più), segno che di anni -e di Olimpiadi- ne sono passati.
Ottocentosessantanove giorni senza mettere piede in campo gara sono tanti, me ne sono accorta  mentre, con l'immancabile rodimento di culo, varcavo la soglia del Nelson Mandela Forum con Marco, l'immancabile Marco che da anni è il mio fedele e immancabile compagno di viaggio, di gare e di vita (no, non nel senso che stiamo insieme, anche se sappiamo che molti -negli anni- lo hanno pensato).
Io e Marco, per la cronaca, non ci siamo parlati per un anno -più o meno- finché non  è arrivato quel passo indietro che tutti -ogni tanto- dovremmo fare. Ve l'ho detto: certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Abbracciata a Marco in tutti i campi gara d'Italia ci ho passato una quantità di tempo indefinibile, lo dimostrano le mille foto che più o meno chiunque ci ha scattato in questi anni.
Facciamo un passo indietro: quando è uscito il calendario delle gare non l'ho guardato subito, ci ho messo un po' di tempo. Quando ho visto la prima data, ho scritto nel gruppo Whatsapp delle gare, poi mi sono lasciata travolgere dall'entusiasmo.
"Marco andiamo?". Marco non sa dirmi di no, si lascia travolgere dal mio entusiasmo di cui sopra, oltre a volermi un bene pazzesco (ricambiato, ci tengo a precisarlo), però -ecco- stavolta non era poi così tanto convinto, finché non ho affondato la stoccata finale "C'è la Melnikova" (è una ginnasta russa che ha vinto di tutto). A quel punto, è stato un attimo.
Quando ho fatto la richiesta di accredito e ho guardato -per caso- lo storico dei miei accrediti e ho visto come ultima richiesta quella data così lontana mi è venuta una tristezza indicibile. Si, ero triste.
Praticamente i contatti reali e non televisivi con il mondo ginnico, negli ultimi due anni, erano stati i sushi post Mondiale con Ilaria.

E poi è iniziato il conto alla rovescia.
Quando è arrivato il momento di partire, la prima cosa che mi è venuta in mente è che dentro ai palazzetti fa caldo, non importa se è inverno, bisogna vestirsi leggeri.
E quando finalmente siamo arrivati al palazzetto, la prima cosa che ho detto è che volevo evitare di fare polemiche. Giustamente, tempo dieci secondi e mi rodeva il culo (no, niente di grave, abbiamo solo dovuto fare il giro per prendere l'accredito e stava piovendo).
Un attimo dopo quegli ottocentosessantanove giorni non esistevano più.
Sono saltata al collo di persone che non vedevo da tanto, mi sono goduta i "come stai bene" e i "sei sempre più bella", ho abbracciato forte, sono stata abbracciata ancora più forte.
Sembrava fosse passato un giorno dall'ultima volta, mentre cercavo di capire -come sempre- chi fosse su quale attrezzo per ragionare su dove mettermi. 
Pensavo di avere dimenticato codice e elementi e invece erano lì nella mia testa, così come -nella mia testa- c'erano ancora tutte quelle abitudini che mi porto dietro da anni.
C'è stato un attimo che ho pensato che non potessi essere più felice di così, appoggiata sulle spalle di Marco con un occhio alle foto (le sue, io non so fare foto manco con il cellulare) e un occhio all'esercizio. Ed ero felice anche quando mi sono resa conto che è stancante da morire, che dopo ore e ore in campo gara la schiena e le gambe fanno male, manco ci salissi io sugli attrezzi.
Ero felice quando qualcuno ci ha detto che aveva visto i nostri nomi sugli accrediti e ha pensato che venissimo su insieme. C'è stato un periodo in cui, quando arrivavamo al palazzetto, c'era sempre qualcuno che ci diceva "sono arrivati i romani" nonostante io di romano abbia solo la residenza.
La ginnastica artistica è da anni il mio grande amore, l'unico amore a cui ho scritto una lettera (qui per leggerla), è emozione, è stanchezza, è un sacco di cose.
E prometto che non passeranno altri ottocentossessantanove giorni, l'ho promesso a me stessa quando sono rientrata a casa a notte fonde, mi sono spogliata e ho visto che i jeans erano tutti bianchi.
"Ma che è sta roba bianca?"
"Ah, è la magnesia".
Magnesia che, per la cronaca, era ovunque: sui jeans, sulla maglia, sul cellulare, dentro le mutande.


Questo è l'anno olimpico, un anno olimpico diverso dal solito perché arriva dopo una medaglia mondiale a squadre. Un anno olimpico pieno di aspettative, in cui non si dice perché non succede, ma se succede sono disposta a fare il bagno dentro la Fontana di Trevi nuda.  

Il Nelson Mandela Forum è stato, tanti anni fa, il palazzetto della mia prima gara dal vivo.
Il Nelson Mandela Forum è stato anche, ieri, il palazzetto del ritorno a quello che amo più di ogni altra cosa al mondo.
E io non potrei essere più felice e innamorata di così.

La foto del post è di Marco Mastracco

18 commenti:

  1. la ginnasta in foto se mi dà una papagna mi volta

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  2. Cara Gilda, io quando vedo delle ginnaste in pedana esibirsi rimango incantato!!!
    Ciao e buona settimana con un abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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    1. Anche io rimango sempre incantata, nonostante ormai siano passati anni dalla prina volta.

      Un abbraccio anche a te ⚘

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  3. Post che fa capire bene quanto tu ami questo sport...

    Sui commenti...io boh. Non ne capisco il senso, l'utilità e soprattutto l'attinenza con l'argomento trattato

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    1. Dire che lo amo è dire poco, è un sentimento talmente forte che va persino oltre l'amore...

      I commenti, boh, non li capisco manco io. Sarà sempre qualcuno -o qualcuna- di molto geloso che cerca di carpire informazioni, che ti devo dire? 😂

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  4. Che bella la ginnastica, scusa ma di cosa ti occupi nello specifico quando vai a vedere le gare?

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    1. Premesso che sono una grandissima appassionata (ma questo si era capito), vado come giornalista o web editor (dipende dal caso) e scrivo articoli (ovviamente non solo per questo blog, online ce ne sono parecchi).

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  5. Ah sei anche giornalista, beh complimenti. Buona serata

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    1. Grazie, ma in realtà non è il mio lavoro, eh. Era una passione, diciamo una sorta di piano B che ormai "utilizzo" solo per la ginnastica :)

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    2. Caro anonimo, sempre molto arguto. Secondo me, ribadisco, fai fatica a capire. E siccome chi legge questo blog non ama gli hater, ho pensato di segnalarti alla polizia postale. Un grande abbraccio e ritorniamo a parlare di ginnastica.

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    3. Tanto non capisce cmq 😅 quando si è accecati dalla gelosia si smette di ragionare.

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  6. Le Olimpiadi le seguo sempre con grande interesse, ma quest'anno un occhio di riguardo a questa specialità lo darò, sperando che vincano e tu sia così felice ;)

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    1. Pietro, se prendiamo una medaglia dire che sarei felice è riduttivo 😅😘

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  7. Un consiglio per un’appassionata che però capisce poco di elementi e regole varie: da cosa sei partita per imparare tutti gli elementi? Codice, video su YouTube o altro? Più o meno quanto ci hai messo per mettere insieme tutti i pezzi?

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    1. Oddio, domanda difficile 😅 Sinceramente non lo so, nel senso che piano piano a furia di vederli, chiedere a chi ne sapeva più di me, ecc ecc ho imparato, ma davvero non so dire come.
      Su alcune cose ho cmq ancora delle difficoltà, quindi chiedo, chiedo e chiedo sperando di imparare :)

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    2. Diciamo che come sport non è certo quello con le regole più semplici 😅. Proverò a vedere qualche video su YouTube perché solo il codice mi spaventa 😂.

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    3. Secondo me, uno dei problemi più grandi è che il codice cmq cambia ogni quattro anni, quindi non si fa in tempo a impararlo che si trasforma.
      Per dire: io non ho ancora accettato che nel codice attuale l'uscita a UB non sia un'esigenza 😅

      Io cmq il codice lo sfoglio ogni volta quando esce quello nuovo, ma per capire i disegni serve l'aiuto di qualcuno che o allena o è giudice :)

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