sabato 5 agosto 2017

Marzamemi: rotolando verso sud

Marzamemi è il motivo per cui ci siamo spinti nella punta più a sud della Sicilia, senza se e senza ma. Ecco, devo dirvelo: una minuscola frazione marinara ha rubato il mio cuore.
Io avevo visto delle foto e me ne sono letteralmente innamorata, ho trasmesso il mio innamoramento al Marito ed è così che abbiamo deciso di andare. 
630 km di distanza tra andata e ritorno però non potevano essere assolutamente giustificati da una giornata a Marzamemi ed è per questo che siamo rimasti in zona per qualche giorno, facendo un tour (che è cominciato da qui) del profondo sud , anche se adesso posso affermare con certezza che Marzamemi da sola quei 630 km li vale tutti. Vale anche qualche centinaio di km in più a dire il vero.


Da dove cominciamo?
Ecco si, cominciamo dal fatto che io ero talmente eccitata che non stavo più nella pelle, volevo capire se fosse davvero come in foto e, adesso che lo so, posso dire che le foto non rendono. Dal vivo è molto più bella.
Noi siamo andati intorno alle 17.30 e abbiamo scoperto che in centro, che parte da Via Marzamemi (è la prima volta che sento che la via principale di un paese -o meglio di una frazione- si chiama come il paese stesso) è chiusa al traffico, quindi bisogna parcheggiare in uno dei numerosi parcheggi intorno al paese.
Noi abbiamo parcheggiato davanti al porto, il parcheggio è gratuito, e ne abbiamo approfittato per fare una bella passeggiata.


La prima cosa degna di nota è Isola Piccola, un'isoletta piccola piccola dove sorge una casa grande grande (che occupa tutta l'isola) e che appartiene ad un facoltoso medico che ha evidentemente pensato fosse comodo costruire una casa in mezzo al mare e prendere tutti i giorni la barca a remi per andare a lavoro e far la spesa. Questa soluzione è difatti talmente tanto comoda che questo signore, tale Raffaele Brancati, sull'isoletta non ci vive: probabilmente si è reso conto che remare così tanto non faceva per lui, che vi devo dire?
Però eh, è davvero bella da vedere, ma stranamente non mi è venuta voglia di comprarmela quell'isoletta.





Abbiamo proseguito lungo tutto il corso, pieno di negozietti, bancarelle, bar e ristoranti con me eccitata come una bambina e il Marito che mi ripeteva che avevo avuto un'ottima idea. Non che ci fosse bisogno che me lo dicesse lui, sia chiaro.


E poi l'illuminazione: ci siamo imbattuti in una enorme rivendita di prodotti ittici e non solo -si chiama Adelfio- con tanto di degustazione in corso. E che fai non entri?

Abbiamo assaggiato di tutto, più il Marito che io a dire il vero per ovvi motivi, ma dopo dieci minuti lì dentro stavo già rotolando.
Da lì è nata l'ideona di farci spedire a casa un mega pacco con conserve di pomodoro (Marzamemi appartiene al comune di Pachino, il nome dovrebbe dirvi qualcosa) che probabilmente ci dureranno per i prossimi otto anni, marmellata di pomodorini, prodotti ittici, pesto di pistacchi, cioccolata di Modica, latte di mandorla, tonno in tutte le forme. 
Certo, io non posso mangiare quasi nulla di quanto elencato, ma il Marito si. 
La bresaola di tonno e la salsa fatta in casa di pomodorini Pachino però sono per me, eh.
Abbiamo poi proseguito fino ad arrivare nel cuore del paese: la Balata di Marzamemi, ovvero la zona del secondo porto del paesino, quello piccolo, e dei locali.


Io ero estasiata, il Marito continuava a dirmi che avevo scelto bene, quindi a quel punto oltre ad essere estasiata, ero anche gasata. E forse le foto non rendono abbastanza la bellezza di questo posto.













Abbiamo fatto un giro, ci siamo fermati in un chioschetto per prendere qualcosa da bere, ma siccome sono previdente ho chiesto prima che ci sedessimo se potessi pagare con il bancomat e mi hanno risposto di no. Solo contanti. E io capisco, davvero, che le commissioni costano, ma in una zona con tutto questo turismo magari io il pos lo terrei. È un consiglio, eh.
Abbiamo quindi optato per un locale -quello che avevo visto nelle foto tanto famose- proprio davanti il porto piccolo e ci siamo seduti lì. Mai scelta fu più azzeccata.
Il Marito ha preso una cremolata di pistacchi, latte di mandorla in quantità, mentre io mi sono goduta il mio Spritz. Ordinando l'aperitivo, portano anche cibo per quelle otto/dieci persone che forse pensavano ci avrebbero raggiunto da lì a poco. Per tutto, abbiamo speso 15€. E accettano il bancomat.


A quel punto, era quasi ora di cena, quindi toccava trovare un posto dove mangiare visto che ovviamente non siamo mai sazi e abbiamo optato per un posto molto carino, proprio nella piazza alle spalle della Balata -piazza che è quella centrale del paese- che non è esattamente un ristorante:  si chiama Liccamùciola (in dialetto indica una persona golosa che ama le cose buone della vita) vendono vestiti, libri e hanno anche la cucina e, ad onor del vero, a noi lo avevano consigliato.
È stato qui, degustando prodotti di tonnara che abbiamo realizzato che il tonno è come il maiale e non si butta via niente. No davvero: io non pensavo che con il tonno ci si potessero fare tutte queste cose. Per la degustazione di prodotti di tonnara, con vino e acqua a volontà, spenderete circa 20€.
Lì abbiamo davvero iniziato a rotolare invece di camminare, sazi come non mai e dicendoci a vicenda: "adesso basta mangiare, eh".



Oltre a mangiare il tonno, ci siamo anche ascoltati la messa, celebrata nel palco sito al centro della piazza con tanto di coro polifonico e prete che urlava al microfono.
La piazza però è proprio carina, eh.



Poi ci è venuta voglia di bruschetta col pomodoro e lì il pomodoro è molto molto buono, ma proprio tanto buono, il più buono mai mangiato. Mi hanno detto che questo è il periodo migliore per il pomodoro Pachino che a partire da fine Agosto non è più così buono e succoso, ma non so dirvi se è vero o meno perché era la prima volta che mangiavo questo pomodoro direttamente in loco. E no, il pomodoro Pachino mangiato a Marzamemi non ha nulla a che vedere con quello che si compra al supermercato. Per la cronaca, bruschetta per due: 5€.

E lì davvero abbiamo detto basta cibo che a momenti non ci reggevamo più in piedi, solo che poi abbiamo visto una gelateria -Tasta (che in dialetto significa tocca, assaggia)- che ci avevano consigliato. E che fai non entri? E quando ti ricapita di venirci?
Per due coni abbiamo speso 6€, il gelato era davvero buono, loro sono molto attenti alla questione contaminazione e difatti io non ho avuto nessun problema, ma non hanno le brioche. E le commesse sono antipatiche, non potevo non dirlo.

E poi ho visto lo zucchero filato e io adoro lo zucchero filato, ma a quel punto mi ero già dovuta sbottonare i jeans e non riuscivo più a camminare dritta, manco avessi bevuto due bottiglie di whisky, quindi ho dovuto a malincuore rinunciare, ma io tornerò e mangerò il mio zucchero filato tonno e pomodoro.
Quindi ci siamo goduti ancora un po' il paese, ci siamo seduti ad osservare Isola Piccola illuminata dalle luci della casa del signor Brancati e ci siamo detti che non abbiamo mai mangiato così bene in vita nostra, per infine tornarcene in hotel cercando di digerire tutto quello che avevamo ingerito nelle precedenti cinque ore.

Se mai vi capiterà di passare dal profondo sud fateci un salto, è un posto piccolino, ma proprio carino.
Il turismo di massa non è ancora arrivato, anche se di turisti stranieri -e anche qualche italiano- ce n'erano parecchi, si spende pochissimo e si mangia da paura. Cosa volere di più?



Nb. Il Marito, mentre rotolavamo per le strade di Marzamemi mi ha detto: "Aò Amò, se scrivi un post su Marzamemi lo chiami rotolando verso sud? che qua siamo a sud sud e stiamo rotolando per andare ancora più a sud". E il Marito è talmente fondamentale per questo blog che non potevo non accontentarlo.

8 commenti:

  1. ogni volta che passo dal tuo blog poi vado a guardare i voli per la sicilia. poi non li trovo e mi deprimo! :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se ti consola, io ho già iniziato a guardare i voli per tutto l'inverno per Palermo e non trovo già un tubo a prezzi decenti!

      Elimina
  2. Oh io vado proprio a Marzamemi! Non hai idea della gioia che mi ha dato questo post! Devo giusto resistere altre due settimane!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vale la pena aspettare, eccome se vale la pena!
      Noi abbiamo fatto diverse località nei dintorni, ci sono un sacco di cose belle belle belle lì!

      Elimina
  3. L'hai raccontata meglio di chiunque altro, e ora ho ancora più voglia di visitarla 😍

    RispondiElimina