martedì 5 giugno 2018

"State a casa vostra se siete allergici a qualcosa": di quanto dia fastidio chi soffre di allergie alimentari

"State a casa vostra se siete allergici a qualcosa"
"I bambini allergici non devono rovinare la vita dei bambini non allergici"
"Non uscite di casa se siete allergici"
"Non andate al ristorante, in viaggio, ai matrimoni, alle feste se siete allergici"
"Se io fossi allergico non uscirei, mica si può rompere il cazzo al prossimo"
"Dov'erano gli scassacazzi degli allergici vent'anni fa?"
Continuo? O basta così?
Potrei andare avanti per ore a trascrivere le frasi gentili e piene d'amore presenti sul web che ho letto di recente -e non solo- nei confronti degli allergici. Ovviamente, sono solo gli allergici alimentari a dare fastidio e a dover stare a casa loro, gli allergici agli inalanti mi pare di capire che non diano fastidio, ma se ho capito male ditemelo pure, mica mi offendo. Che tanto io non sono allergica agli inalanti e non mi sento chiamata in causa.

Sono però allergica ad un sacco di alimenti.
La diagnosi è quella di allergia alimentare grave. Sono quindi un soggetto poliallergico grave e, finché vivrò, non smetterò di parlare di allergie alimentari, quindi se la cosa vi turba fareste bene a non leggere quello che scrivo.
A dire il vero, sono anche una scassacazzi, i miei genitori e mio marito, nonché i miei amici, possono confermare, però mi sa che non c'è un nesso con le allergie alimentari. Lo ero anche prima di diventare allergica (no, non sono nata così) e lo sarei lo stesso. È che, cercate di capirmi, rompere le palle mi piace proprio.
Oltre ad essere una scassacazzi sono anche un attimo perplessa. Ma non erano i migranti, quelli che arrivano col barcone, che devono stare a casa loro? 
La differenza tra i migranti e gli allergici, mi pare di capire, è che i primi devono stare a casa loro intesa come il loro paese di nascita, gli allergici devono stare a casa loro intesa come le quattro mura della loro abitazione, quindi ecco, mi ritengo fortunata: in Italia noi allergici ci possiamo rimanere, a patto e condizione di non uscire e non arrecare fastidio al prossimo perché, se usciamo di casa, urtiamo la sensibilità altrui. E soprattutto, correggetemi se sbaglio, mi pare di capire che la cosa fondamentale sia che un allergico non debba avere una vita come quella degli altri. Il perché non l'ho capito, ma tant'è.

Io però vi stupirò.
Si, ho recepito il messaggio: gli allergici devono stare a casa loro e non rompere il cazzo, ma vi voglio stupire lo stesso.
Mi chiamo Gilda, ho 32 anni e sono allergica dal 14 Aprile 2001. Che poi magari il mio sistema immunitario faceva schifo pure prima di quella data, ma questa è la data della mia prima anafilassi, quindi conto da lì. 
Sono quindi un soggetto allergico da 6261 giorni (l'ho calcolato con un programmino, eh, che io mica sono così brava a contare), ovvero 17 anni, un mese e 22 giorni.
In effetti, vent'anni fa non rientravo nella categoria degli allergici, ma sono abbastanza certa che il reparto ospedaliero che si occupa di noi che rompiamo il cazzo esistesse già.
Sono seguita in un ospedale pubblico, centro per la cura delle malattie allergiche ed immunologiche gravi, quindi -ebbene si- vengo seguita a spese del sistema sanitario nazionale che, udite udite, mi da anche due iniettori di adrenalina gratuitamente. Un iniettore costa circa 80€, soldi che in effetti ricadono sulla collettività, però volevo tranquillizzare tutti: sono anni che pago le tasse -anche i miei genitori e mio marito le hanno sempre pagate- e non mi danno 35€ al giorno per comprare sigarette e I-phone, sarà forse che ho smesso di fumare e preferisco i Samsung, non saprei.
Ma la cosa davvero sconvolgente e che non sto a casa, segregata, a piangere pensando alle cose che non potrò mai mangiare e che mi piacevano anche.
Ho un lavoro e spesso vado in trasferta, anche all'estero (qui avevo raccontato del mio primo giorno in trasferta a Stoccolma ad esempio).
E prima di avere un lavoro, ero una studentessa fuori sede, vivevo lontana da casa condividendo un appartamento con altre persone. Si, loro erano perfettamente sane, non avevano un sistema immunitario idiota.
E sono anche andata a scuola, eh.
Ho un marito e quando ci siamo sposati abbiamo avuto -ebbene si- una cena di nozze con tanto di torta a piani. Io del mio banchetto di nozze (si chiama così, no?) potevo mangiare tutto, ho scelto apposta il menù. E la torta era buonissima, eh. E anche bellissima.
Che poi, a dire il vero, non ricordo neanche quando ho detto a mio marito, all'epoca fidanzato e ancora prima "tizio con cui uscivo, ma che non era classificato in alcun modo", che ero allergica. 
Mi ricordo bene di avergli detto che mi piacciono i bassotti e che il mio colore preferito è il giallo, ma no, non mi pare di avergli mostrato la mia cartella clinica al primo appuntamento. E, ovviamente, il primo appuntamento, era al ristorante.
Ebbene si, continuo a dire cose sconvolgenti, ma devo dirlo, tenetevi forte: gli allergici -si anche i poliallergici gravi- vanno al ristorante, vanno a matrimoni (si, regaliamo anche la busta pure se non possiamo mangiare l'intero menù e quindi in teoria dovremmo avere lo sconto sull'importo da regalare), ai battesimi, alle feste di laurea, ai compleanni, al cinema.
E si certo: a volte capita che un ristoratore (o un gelataio o un pizzaiolo) dica che per noi non c'è nulla da mangiare, che non può escludere la contaminazione e allora non mangiamo senza rompere le scatole. Potrei fare l'elenco di tutte quelle volte che sono rimasta digiuna, che ho dovuto cambiare posto, che mi sono adattata perché sono consapevole che il problema è il mio e che non sempre è facile.
Ho anche degli amici che mi invitano a pranzo o a cena a casa loro e cucinano per me. Certo, qualcuno si fa prendere dal panico, ma di base non mi lasciano digiuna. E si vede eh, se sono a dieta perché in evidente sovrappeso ci sarà un motivo.
È che mi piace mangiare. Trovo che mangiare sia una cosa meravigliosa, al pari del sesso.
Si, anche gli allergici fanno sesso, magari in alcuni casi evitano di farsi spalmare addosso la Nutella (o di leccarla se spalmata addosso a qualcun altro) o di decorarsi i capezzoli con le fragole, ma fanno sesso eccome.
Possiamo anche avere figli, nella speranza (almeno nel mio caso) che non diventino come noi, questo si, non lo nego. Pare che ci sia un fattore ereditario e sinceramente, se mai avremo un figlio, mi auguro che se proprio deve ereditare qualche problema di salute, lo erediti dal Marito (qui vi fate un'idea di quello a cui mi riferisco), ma tant'è.
L'ho già detto che viaggiamo anche? Io adoro viaggiare, fosse per me -se fossi ricca e non dovessi lavorare- non farei altro che viaggiare. Oltre a mangiare e a fare sesso, si intende.

C'è un'altra cosa che vi stupirà: se mi incontraste per strada, non capireste mai che ho un sistema immunitario cretino. Non sospettereste mai che c'è una lista infinita di cose che non posso mangiare, che ho un bellissimo beauty case con due iniettori di adrenalina in borsa (motivo per cui utilizzo borse grandi e ho rinunciato tempo or sono alle pochette) e altri farmaci, che a volte mi butto giù, ma poi mi ritirò su, che ho passato un sacco di tempo in ospedale tra day hospital e ricoveri, che mi hanno anche intubata e che a volte è difficile.
Quello che vedreste è una persona normale, esattamente come chi non è allergico, con un sacco di capelli neri, delle odiose lentiggini causate dal sole, che ride e che è felice. E che non ha nessuna intenzione di smettere di vivere una vita il più normale possibile solo perché allergica.


Io non voglio chiudermi in casa, non voglio smettere di lavorare o di viaggiare, non voglio piangermi addosso.
E se vi danno fastidio gli allergici che, per la cronaca, non vi tolgono nulla, a casa stateci voi. Con la faccia al muro.

36 commenti:

  1. Siccome anche io sono sovrappeso, a me è capitato di sentirmi dire che andare al ristorante per mangiare un'insalata non ha senso.
    Meglio stare a casa.
    Avevano ragione eh, se devo passare del tempo con dei cretini meglio stare a casa a guardare Netflix, o Alberto Angela, che ci sta sempre bene.

    Il punto è che se sei migrante, allergico, grasso, brutto... qualsiasi cosa che vada al di fuori della ridicola definizione di "normale", devi stare a casa tua.
    E invece guarda un po', c'è gente che nonostante tutte le allergie, come nel tuo caso, a casa non ci sta.
    Però non abbiamo vite normali, no no, sono assolutamente straordinarie.

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    1. Letizia esatto: se sei "diverso" (che poi non si capisce diverso da chi) devi stare a casa, senza se e senza ma. Io resto senza parole!

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  2. Forse nella testa della gente con poco cervello aleggia la convinzione che essere allergici significhi trovare una scusa per fare gli schizzinosi a tavola (e quindi di rompere il cazzo per il solo piacere di farlo). Ma è solo una mia ipotesi perchè lo studio di cosa passi nella testa delle persone cela più misteri dello studio dell'Universo e dei buchi neri.
    Io non sono allergica ma mi è capitato di sentire questi discorsi da una persona che ritenevo "a posto" e che mi ha quindi stupita e delusa.
    https://thequeenofmira.blogspot.com/2018/04/la-ggente-sono-strani.html

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    1. È capitato anche a me di sentire dire delle cose allucinanti sul tema da una persona che non solo ritenevo a posto, ma che mi conosceva più che bene. Dire che mi ha stupita è riduttivo!

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  3. Cara Gilda, credo che la nostra immunità si sia molto indebolita e siamo soggetti a facili allergie, sia nel cibo che dalle piante e fiori!!!
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  4. Ciao Gilda, sono approdata sul tuo blog dopo l'intervista con Simona di Gattosandro, e mi si è aperto un mondo. Era da tanto che non mi capitava di "innamorarmi" di un blog tanto da andarmi a rileggere quasi tutti gli arretrati. Non ti commento tutto altrimenti mi prenderesti per una stalker! XD

    Io non sono allergica e posso solo immaginare molto lontanamente quanto sia difficile dover sempre fare estrema attenzione a quello che si mangia, anche se immagino che col tempo ci si abitui a tutto e semplicemente diventi la normalità. Mi stupisco sempre dell'assoluta mancanza di tolleranza e sensibilità verso gli altri, il mondo a volte mi sembra che vada sempre peggio, e ogni cosa che esuli da ciò che è considerata la "norma" sia considerata una rottura di palle da scansare (la situazione è ovviamente diversa, ma è così pure se provi a uscire con un bambino piccolo e quindi diventi la rompicazzo che dovrebbe chiudersi in casa).

    Ti mando un abbraccio virtuale, hai una nuova fidata follower :)

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    1. Daniela grazie :)
      È bellissimo quello che hai scritto e davvero mi rende felicissima!

      Che poi ti dirò, io comprendo che se qualcuno o qualcosa ti infastidisce, tu (tu generico ovviamente) sia libera di farlo presente, ma qui parliamo addirittura di odio verso una categoria che non rompe le scatole a nessuno :D

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  5. Moglie di celiaco e figlia di poliallergico ad alimenti e farmaci. Di idiozie ne ho sentite un'enormità. L'ultima detta da un ristoratore a mio marito: "Allergie? Sono io che sono allergico! Ai celiaci, agli allergici e ai vegani". Che da sola fa comprendere il livello di ignoranza che circola. Fai bene tu a continuare a parlarne.

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    1. Che poi il nesso, secondo questo ristoratore, tra una scelta etica e una patologia quale sarebbe?

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  6. Ma chi sono questi mentecatti che ti dicono che devi stare a casa?

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    1. Kuku di post cattivi contro di noi ne ho visti tantissimi, nello specifico quello che mi ha colpita stavolta è stato questo https://www.facebook.com/insultaresutrip/photos/a.492779434217971.1073741828.492776404218274/962160663946510/?type=3&theater

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  7. Questo post ho impressione che contenga tanti riferimenti "puramente casuali" che casuali non sono. Che dire, ci sono molte persone intolleranti verso il prossimo a questo mondo, sarebbero loro a doversi chiudere in casa, tutto qua

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    1. È liberamente ispirato a dei commenti che ho letto su un post di Facebook (che ho linkato nel commento sopra il tuo). Mi piacerebbe dire che è la prima volta che leggo frasi del genere rivolte agli allergici, ma sarebbe una bugia 😅

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  8. Stai a casa solo il tempo di scrivere post belli e divertenti come questo... E poi fuori a viverti la vita che sei uno splendore, allergica o non allergica!

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  9. Non ti curare di loro. Il mondo è fatto dai "perfetti" salvo poi lamentarsi, loro stessi, quando lo stesso trattamento viene riservato a loro se solo percorrono per disgrazia o scelta un binario diverso da quello che sembra essere una vita NORMALE. Quindi obesi, bassi, disabili, omosessuali, malati di epilessia, di diabete, di tumore...e si può andare avanti all'infinito. Siamo tutti discriminati per un motivo o l'altro. Non devi assolutamente leggere o ascoltare certe frasi ignoranti. O perlomeno non dare peso.
    Se solo penso quanto sia assurda la più diffusa delle discriminazioni "i poveri o le vittime di guerra potrebbero starsene a casa loro, e magari combattere dal di dentro i problemi del loro territorio" .
    L'umanità ha un grande problema, non sviluppa empatia in misura necessaria alla nostra sopravvivenza.
    e comunque coraggio a te che di sacrifici ne fai tanti

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    1. Ieri commentavo con una mia amica che per certi tipi di "diversità" (che poi non si sa diversi da chi o da cosa) non si hanno problemi, mentre verso altri si è assolutamente intolleranti (vedi migranti, omosessuali come fai notare tu e adesso anche gli allergici, ma sono certa che esistono altre mille categorie trattate a pesci in faccia). Per dire: io non ho mai visto tutta questa cattiveria verso i malati di tumore (per fare un esempio) o verso i bambini disabili e non mi capacito di come si possa scegliere una categoria da discriminare e trattare a pesci in faccia.
      Spero sia chiaro cosa intendo, non so se mi sono spiegata bene!

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    2. sarebbe anche vero che verso i malati di tumore c'è la cosiddetta pietas, e meno accanimento ma fin quando non esagerano...tipo "adesso esagerano a piangersi addosso", "a prendersi tutti questi giorni di malattia" ecc, per non parlare della frase tipo "forse se non fumava, se non prendeva sole, se se se". Alla fine sei un peso e te la sei comunque cercata. No non credere, l'ignoranza non fa sconti a nessuno.

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    3. Hai ragione, non ci avevo pensato a quello che dici ed è tutto (terribilmente) vero!

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  10. No ma davvero esci fai sesso viaggi!??!?! Sei troppo pericolosa e rompiballe!!
    Scherzi a parte tanta gente è stupida, limitata e tutto quello che non conosce o non capisce non va bene, e va tenuta lontana.
    Mio marito ha smesso di mangiare carne per scelta...Non ti dico quante polemiche, quanti sguardi e battutine sceme...Ma che vi frega è sempre lo stesso ha solo smesso di mangiare qualcosa che non gli va piu'...La granita e la pasta la puoi mangiare!??!?Manu sloggata

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    1. Che sono una rompiballe però riconosco che è estremamente vero :D

      Scherzi a parte, anche lì: diciamo che i nazivegani hanno creato un clima di tensione verso chi non mangia carne (l'anno scorso mio marito aveva deciso di diventare vegetariano, so di che parlo :D ), un po' come i finti allergici hanno creato problemi ai veri allergici...

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  11. Sempre più disgustata dall'ignoranza (per non dire altro!) di tanta gente!

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  12. Giorni fa stavo raccontando una cosa che avevo notato e mi aveva dato profondamente fastidio. Avevo visto derisa una persona con una malattia psichiatrica, avevo anche detto la mia, ma capirai. Chiusi il mio racconto dicendo: chissà perché alcune malattie suscitano ilarità e fastidio, non credo proprio che a qualcuno venga mai in mente di deridere un malato di cancro, una persona con una disabilità, un allergico o almeno spero che sia così? Ammetto che la mancanza dei social, per alcune cose, mi permette di vivere un po' in una bolla di sapone. Un attimo dopo scoprii che sui social avevano sfottuto la Bignardi per il suo aspetto, in una fase in cui stava affrontando le cure per il cancro. Che i celiaci creano disturbo e vengono paragonati ai vegani (che anche in questo caso ci sarebbe qualcosa da dire)e altre "belle" cose.
    "Vedo la gente scema!"

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    1. È un continuo attaccare e deridere (quasi) tutti e non capisco neanche il perché.
      Io poi conosco questa realtà, ovvero quella degli allergici, ma è un problema che riguarda tutti.
      A furia di dire a tutte le categorie -se di categorie si può parlare- di stare a casa e non rompere le palle finirà che per strada non ci sarà più nessuno!

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  13. Ho letto le due interviste e il tuo post di oggi. Ok non ti invidio per niente, soprattutto dopo aver letto gli alimenti che non puoi mangiare.
    Io penso al cibo un minuto si e l'altro pure, è difficile pensare la me stessa con le tue allergie. Complimenti per la grinta!!

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    1. Sara grazie, ma in realtà devo dirti che anche io penso al cibo un minuto si e l'altro pure e mangio anche un sacco perché, nonostante tutto, mangiare è una delle cose che mi piace di più :D

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  14. Io non ho mai fatto un test, anche se forse dovrei farlo, ma ho un po' paura (anche se non ho mai avuto problemi allergici), perché già evito di mangiare cose che già so non mi fanno bene....comunque tu fai benissimo a continuare nonostante tutto con le tue abitudini, perché niente ti deve togliere la libertà di fare quello che desideri ;)

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    1. Finchè non c'è una reazione inutile fare test che sono si attendibili, ma che non è detto corrispondano a quello che poi il corpo dice. È un po' complesso da spiegare, ma spero sia chiaro 😘

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  15. Bravissima Gilda, continua a parlare del problema delle allergie alimentari, solo facendo conoscere la reale situazione e parlandone a più non posso si può riuscire a sensibilizzare l'opinione comune. Ormai purtroppo le allergie verso gli alimenti sono tanto diffuse quanto le intolleranze...verso il prossimo. E quest'ultimo è un problema più grave da risolvere.

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    1. Secondo me sai che in realtà adesso se ne parla solo di più e sembra siano più diffuso perché ci sono i social? A parte questo comunque si, ne parlerò fino allo sfinimento di allergie, più persone conoscono il problema meglio è.

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