Mi hai regalato sorrisi e lacrime.
Lacrime di gioia, di commozione, ma anche lacrime amare, piene di dolore.
Mi hai fatto soffrire, mi hai fatto aspettare, vivere di attese, mi hai fatto immaginare un domani pieno di felicità che, a volte, non è mai arrivato.
Mi hai fatto commuovere guardando vittorie di tanti, troppi anni fa.
Mi hai fatto stare ore e ore in piedi, a guardarti, ogni volta come se fosse la prima.
Mi hai fatto passare giornate intere a studiare un codice che sarebbe cambiato dopo meno di quattro anni, a guardare video per imparare a riconoscere gli elementi anche se non sempre ci sono riuscita.
Mi hai fatto litigare, prendere insulti, in alcuni casi mi hai fatto insultare a mia volta.
Mi hai fatto svegliare alle cinque di mattina per sapere dei risultati in diretta.
Mi hai fatto andare a dormire quando era già mattina.
Mi hai tenuta incollata davanti la televisione per ore, proprio a me che la televisione la odio.
Mi hai fatto urlare come una disperata.
Mi hai fatto arrabbiare come mai nella vita.
Hai tirato fuori il peggio di me, ma proprio il peggio.
Raramente, hai tirato fuori anche il meglio di me. Molto raramente.
Mi hai fatto organizzare trasferte con settimane di anticipo, prenotare hotel sei mesi prima di una gara.
A volte ti ho dovuta incastrare con lavoro, fidanzato e famiglia, ma hai sempre vinto tu.
Mi hai regalato amici con la A maiuscola, sparsi per l'Italia.
Grazie a te, quando il Leicester di Ranieri ha vinto la Premier League ho potuto raccontare di avere un'amica che vive proprio lì, in quella città che prima di allora nessuno aveva mai considerato.
Mi hai dato un gruppo di persone meraviglioso con cui condividerti.
Mi hai fatto elemosinare articoli di giornale che mi sono stati spediti da tutta Italia perché io non riuscivo a trovarli.
Mi hai fatto diventare una ladra di palette. O meglio quasi, visto che i furti non sono mai avvenuti.
Mi hai fatto riempire casa di cubetti di magnesia, così a caso.
Mi hai fatto passare ore e ore ad esaminare un body, a criticare una scelta tecnica non condivisa.
Ho convinto genitori e Fidanzato a guardarti, anche se loro non ti ameranno mai perché sei difficile da capire.
Ho coinvolto amici e conoscenti, ci ho provato sempre e comunque, fino alla fine. Ho parlato di te a lungo, a tanti. Perché non riesco a farne a meno.
Mi hai regalato viaggi infiniti in macchina, con il freddo e con il caldo.
Sono passati tanti anni dalla nostra prima volta eppure ogni volta mi fai battere il cuore.
E quando mi chiedono: "Perché proprio la ginnastica artistica?" rispondo che non lo so, che è stato amore a prima vista e che spero di non smettere mai di amarti. Tutto qui.
La foto del post è di Marco Mastracco.
Cara Gilda, ci vorrà forse ancora tanto tempo prima che tutto ritorni come prima!!!
RispondiEliminaCiao e buona giornata cara amica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Speriamo non sia poi così tanto.
EliminaUn abbraccio anche a te :)
Grande!
RispondiEliminaQuanta passione e positività trasudano da questo post!
Anche nei passaggi più duri, nei ricordi più tosti... Grande :)
Moz-
Ci sono un paio di ricordi molto molto dolorosi e non solo per me, però l' amore è amore.. 😚
Eliminami dicono che a Iesolo domani c'è Simon Bailes (spero si scriva così...) ci vai?
RispondiEliminaHo scritto questo post proprio perché la trasferta a Jesolo era organizzata da mesi (ho prenotato l'hotel ad Ottobre), ma l'ortopedico mi ha vietato categoricamente di andare (e per altro è il papà di uno degli addetti ufficio stampa proprio della Federazione Ginnastica d'Italia), ma ho lì tutto il mio gruppone che farà di tutto per non farmi sentire sola.
EliminaLa Biles comunque si è presa due anni di pausa, è stata a Jesolo due anni fa :)
ah ecco, grazie adesso lo dico al mio collega che ci porta la figlia solo per lei!!!
Eliminami spiace che ti perdi la trasferta però :(
Sul sito della Gymnasium Treviso ci sono i nomi di tutte le convocate, così può farsi un'idea. Comunque Jesolo è una gara che io amo particolarmente, è organizzata benissimo, quindi vedrai che si divertiranno moltissimo.
EliminaSto già sbollendo la delusione, ma sarà dura nei prossimi giorni: ho la home di Facebook invasa da foto dei miei amici che sono lì :(
Ciao, devo far leggere la lettera d'amore a mia figlia, che a 12 anni, 3 volte a settimana (da almeno 8 anni) ha lividi e botte per lo stesso amore.
RispondiEliminabarbara
Ecco, io quelli me li risparmio e, sarà che frequentando il giro della Nazionale ne vedo di cotte e di crude, dico sempre che mai nella vita se mai avrò una figlia le farò scoprire l'esistenza della ginnastica artistica (anche se sarà durissima) :)
Eliminain effetti prima bisognerebbe dare sguardo ai grandi, prima di iscriverli da piccoli. Però un po' tutti gli sport, se fatti bene, hanno alcune di questi controindicazioni.
Eliminae lei comunque mai abbandonerebbe. Vederla volare è per me un emozione, ma va avanti di ferma caviglia e polsiere..per non parlare di quando sbatte petto, testa e schiena
È uno sport che prende tantissimo sia chi lo pratica, sia chi, come me, lo segue da ultras :)
Elimina"Ricchizzi e biddizzi un si ponnu ammucciari". E io, alla frase della nonna, ci aggiungo che neppure la passione si può nascondere. E si vede che tu ne hai tanta. :)
RispondiEliminaNo, non si può nascondere neppure la passione... è proprio vero!
EliminaIo mi ci sono appassionata grazie alla figlia di dieci anni di un'amica di Venezia e che mi sa potrò vedere un giorno arrivare in alto perché è davvero molto, molto brava. Unica cosa che mi innervosisce è che in Italia parlate molto di calcio e formula uno ma di sport come l'atletica i telegiornali tacciono ed è un vero peccato.
RispondiEliminaEh, quello della poca considerazione della ginnastica artistica (ma anche di altri sport considerati minori) è un tema caldo per me, molto caldo.
EliminaSai la società della bimba? Ho una gran cultura in materia :)
Mi pare, "ginnastica artistica veneziana" la bimba è Reika Zambon. La trovi anche su YouTube!
RispondiEliminaDo un'occhiata, grazie :)
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