lunedì 21 maggio 2018

Amicizie che vanno, vengono e tornano

Qualche mese fa ho avuto una discussione con una mia amica.
Oggi posso dire che il motivo della discussione era importante sicuramente, ma non abbastanza da compromettere un'amicizia molto profonda e sincera (mi escono certi paroloni ogni tanto che mi stupisco di me stessa).
Non importa neanche chi avesse torto o ragione per il semplice motivo che, come mi ha insegnato qualcuno che non ricordo chi fosse, il torto e la ragione non stanno mai da una parte sola. E questo vale per tutti: amici, fidanzati, marito e moglie, figli e genitori (ma non ditelo a mia madre).
Non ci siamo sentite per qualche mese, poi un giorno sua madre mi ha scritto per darmi una mano a trovare una cosa che cercavo. Avevo fatto appello proprio sul blog per altro (il post era questo) e avevo ricevuto un sacco di messaggi, ma alla fine avevo ascoltato lei (se ve lo state chiedendo, ho perso cinque kg in un mese al momento).

Insomma, alla fine, avevo mandato un messaggio a questa amica per dirle che la sua mamma mi aveva fatto questo favore e che ero contentissima.
Ho preso appuntamento e ho tenuto aggiornata questa amica -o ex amica se può essere più funzionale ai fini della storia- che siccome è un gran stronza (si, avete letto bene) mi ha tenuto nascosto un dettaglio importantissimo: che anche lei aveva appuntamento lì, mi pare mezzora dopo di me.
Solo che a Roma c'era un evento enorme esattamente sotto casa mia, avevano chiuso le strade, il traffico imperava e io sono arrivata con mezzora di ritardo. Quando si dice il destino.
Quel giorno ho anche preso un multa perché non mi sono accorta di aver parcheggiato sulle strisce blu: le strisce erano sbiadite, ma il cartello c'era anche se nascosto sa un ramo malefico a cui auguro di essere potato quanto prima, quindi avevo torto e io odio avere torto.
Comunque, ramo a parte, ci siamo riviste dopo qualche mese.
Molto emozionante, ma allo stesso tempo immaginate di non vedere da mesi (manco troppi, eh, ma comunque mesi) una persona con cui avete condiviso qualsiasi cosa e che avete sentito ogni singolo secondo della vostra vita, all'improvviso. Senza saperlo prima.
Bello? Brutto? Non lo so, ma non è questo il punto.
Il punto, nella mia vita, è sempre un altro.

Ho sempre avuto un carattere particolare: sono simpatica, disponibile, gentile, generosa, ma anche un gran rompicoglioni. E su tante cose non transigo.
Se una persona esce dalla mia vita è molto difficile che ci rientri e non importa -questo l'ho già detto- chi ha torto e chi ragione (qui potete farvi un'idea di cosa intendo, ma occhio che è una storia ad alto contenuto erotico).
Io alla storia dei vasi cinesi, o di dove sono questi vasi, che si rompono, riempi le crepe d'oro fuso ed è tutto più bello non ci credo manco per niente.
Io non litigo e se litigo è perché evidentemente doveva andare così. E di solito, in questi casi, mi sento sollevata perché se arrivo a discutere con qualcuno è perché forse non siamo fatti per stare l'uno nella vita dell'altro.
É la vita, eh.

Insomma, tornando all'amica -o ex amica- alla fine ci siamo scritte quasi ogni giorno.
"Ciao, come stai?"
"Come va questo?"
"Come va quell'altro?"
Un messaggio, poi un altro messaggio, poi un messaggio vocale da un minuto, poi da cinque minuti e via dicendo. Pare che la colpa sia dell'aggiornamento dell'I-Phone che ora ti permette di non tenere premuto il pulsantino del microfono.
Io, per la cronaca, non ho un I-Phone, è proprio che chiacchiero troppo. Lei ce l'ha.
Comunque, poi un caffé, poi una cena, poi qualche altra cosa.
E si, se ve lo state chiedendo, c'è stato un lungo, lunghissimo chiarimento in cui ognuna di noi ha tirato fuori tutte quelle cose che si pensano, ma che non si vorrebbero mai dire perché siamo esseri umani, e non siamo fatti per mostrarci deboli.
Siamo fatti per essere forti, almeno di fronte agli altri. È il motivo per cui su Facebook pubblichiamo foto in cui siamo strafighe e non foto mentre abbracciamo il gabinetto in preda alla gastroenterite virale (che, vi assicuro, è una cosa orribile).
Comunque, alla fine, piano piano, è tornato tutto come prima, con in più un sacco di tempo perso da recuperare.

Quello che oggi so è che questi mesi sono stati molto duri e continuano ad esserlo per tanti motivi, è un periodo che fa schifo, di quelli che non vedi l'ora che finiscono, ma che non sai quando questo accadrà.
E che forse se in questi mesi avessi avuto la mia amica vicino sarebbe stato poco poco più semplice. Poco, eh.



So anche che la vita è una e non va sprecato tempo a non parlarsi, a litigare, a chiarirsi, anche perché poi questo tempo va recuperato ed è un casino se devi andare al lavoro, all'università, a fare la spesa o in palestra. E io ai miei bicipiti e ai miei addominali ci tengo un sacco, non posso trascurarli se no si ammosciano.
Ci sono persone che quando escono dalla nostra vita ci fanno tirare un sospiro di sollievo, ce ne sono altre che è bene che non ne escano e dobbiamo concentrarci su queste ultime. Davvero, eh.

Ps. La torta che vedete è un fashionmisù, ovvero un tiramisù fashion, che ha fatto per me questa amica (anche la foto l'ha scattata lei) e io lo dico sempre che il più grande atto d'amore che si possa fare nei miei confronti è cucinare qualcosa che non mi uccida (qui per saperne di più). Ovviamente, come potete ben vedere, sono viva e vegeta, quindi...

20 commenti:

  1. E alla fine siete tornate amiche o no?

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    1. E certo! Non si capisce dal post? :(

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    2. Mi era venuto un dubbio per via che dicevi che è difficile rientrare nella tua vita e anche per come ho interpretato il "se in questi mesi avessi avuto la mia amica vicino sarebbe stato poco poco più semplice". L'ho interpretato come una mega frecciatona, anche se forse non era così che l'intendevi.

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    3. No no, non intendevo in quel senso, mi sa che mi sono espressa male :(
      Mi riferivo ai mesi a Milano che non sono stati semplici, ma purtroppo questo -lavorativamente parlando- è un periodo complesso nonostante io non faccia più trasferte e sia finalmente a casa mia a Roma senza dover viaggiare di continuo. Sarebbe probabilmente stato meglio avere anche lei vicino in quel periodo, oltre ovviamente a genitori, marito e altre amiche :)

      Sul fatto che sia difficile, in generale, è vero. Io raramente torno sui miei passi...diciamo che questa è un'eccezione che conferma la regola :D

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    4. Francesco ma perchè tu sei vecchio 😁

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  2. Effettivamente anche io avevo perso un po' il senso temporale e non avevo capito se foste tornate in contatto diciamo definitivo. Ma mi fa piacere capire sia così :D
    E pure noi ci meritiamo il tastino fisso per i messaggi vocali!

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    1. Pier anche tu Android? :D

      Comunque si, è definitivo, mi sa che devo sistemare il post se non si capisce bene :D

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    2. Sì, e aspetto come si aspetta Natale questo benedetto tasto! :D

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    1. Perché troppe sono andate e non tornano. Anche senza litigate o incomprensioni. Dicono che vada così a volte

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    2. Quello è successo anche a me, penso sia inevitabile.
      L'anno scorso sono scomparsi nel nulla una coppia di nostri amici, ma proprio volatilizzati. Non abbiamo mai saputo il motivo 😓

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  4. Avevo pensato anch'io che l'amicizia fosse finita. Ma sono contenta che vi siate ritrovate 😊
    Io ho capito che a volte ci aspettiamo troppo dagli amici più stretti, e tendiamo ad arrabbiarci di più con chi vogliamo più bene. Però se l'affetto è sincero ci si riavvicina sempre, no?

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    1. Vero Simo, credo sia proprio quello che dici quello è successo, non ci avevo pensato, quindi grazie 💓

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  5. io grandissima invidia. come si riesce per bene?
    Ho chiuso con amica problematica (... le malattie che purtroppo colgono quando ci si sente non amati e inadeguati) oramai 13 anni fa. Chiuso perché era diventato impossibile per me spiegare sempre i gesti e le parole ad una persona che travisava tutto, sempre. E ci sto ancora sempre male, periodicamente, con senso di colpa latente, anche se ho tutte le ragioni dell'universo. Io praticamente la amavo, lei forse anche. La sua malattia ci ha allontanate. Non siamo state capaci di farci scivolare addosso nulla.
    Ho perso un'amica che era una sorella per me e che non ha mai creduto al bene che le volevo. Con gli anni le amiche vanno, vengono, tornano, SI
    ti do ragione sul fatto che il torto e la ragione non sono mai da una parte sola.
    Una frattura così non si recupera mai, MA il mio vero cruccio è che non mi spiego perché, alla mia età, non sono capace di dimenticare del tutto un'amicizia finita male e finalmente vedere con la giusta luce quanto fosse sbagliato quel rapporto.

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    1. Io stavolta non so che dire, non sempre si hanno le parole, però ti abbraccio perché -indipendentemente dall'età- quando non si riesce a dimenticare una cosa che fa male è bruttissimo 😗

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  6. Capita di discutere, per diversi motivi, anche non legati necessariamente alla persona con cui questioniamo, l'importante è chiarirsi, spiegarsi e secondo me l'importante è non essersi dette cattiverie orribili. Quelle restano sempre nel cuore. Si perdona, ma non si dimentica

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