Sono in attesa.
No, non nel senso che sono incinta, ma nel senso che sto aspettando delle cose.
Sono cose belle, buone notizie che devo attendere solo che vengano messe in atto e sono abbastanza certa che sono cose da cui trarrò piacere. No, non sto parlando di sesso.
Sto parlando di novità lavorative, niente di particolarmente entusiasmante probabilmente, ma per me sono cose abbastanza importanti.
No, non ho neanche intenzione di cambiare lavoro. E no, non è che sto nascondendo qualcosa, che me la tiro, che voglio fare la figa. Non è mia intenzione, è solo che sono molto scaramantica e poi oh, mi hanno insegnato (o meglio, sono stata costretta ad imparare, ormai qualche anno fa) che se dici A, in automatico si verificherà B e non posso assolutamente correre il rischio.
Comunque sono in attesa. In attesa del piacere.
Dicono che l'attesa del piacere è essa stessa il piacere e sapete che vi dico? Manco per niente, non è vero.
A me non sta più passando.
Un mese fa era lunedì e oggi è solo mercoledì, il tempo non sta più scorrendo in modo normale -deve essere successo qualcosa- e io sono sempre più insofferente. E stanca.
Avevo ammesso di essere stanca già qualche mese fa (qui per saperne di più), ma stavolta mi sembra sia peggio.
Passerà mi dico e mi dicono. Succede, no? Succede praticamente a tutti, giusto?
Mi sono sempre chiesta come si potesse dire la frase "non ho tempo", io che ho sempre trovato il tempo per un sacco di cose, tanto che qualcuno mi prende(va) in giro dicendomi che l'unica spiegazione era che non dormivo la notte.
Adesso mi trovo spesso e volentieri a dire che non ho tempo, vergognandomi come una ladra per questa cosa (quanto meno in alcuni casi).
E mi ritrovo anche a pensare che sono davvero tanto stanca, ma mi guardo bene dal dirlo ad alta voce (no, il blog non fa testo, mi riferisco alla vita reale) che poi becco quello che è cento volte più stanco di me e non è giusto.
Mi sono sempre chiesta come si potesse dire la frase "non ho tempo", io che ho sempre trovato il tempo per un sacco di cose, tanto che qualcuno mi prende(va) in giro dicendomi che l'unica spiegazione era che non dormivo la notte.
Adesso mi trovo spesso e volentieri a dire che non ho tempo, vergognandomi come una ladra per questa cosa (quanto meno in alcuni casi).
E mi ritrovo anche a pensare che sono davvero tanto stanca, ma mi guardo bene dal dirlo ad alta voce (no, il blog non fa testo, mi riferisco alla vita reale) che poi becco quello che è cento volte più stanco di me e non è giusto.
Nell'attesa di questo piacere -sperando che poi non si riveli una sòla che con me non si sa mai- vado al lavoro, vado in palestra, sto sul treno, rientro dalle trasferte sfinita e dormo sedici ore di fila, roba che sabato scorso mia madre ha chiamato il marito per chiedergli se fossi ancora viva e lui, serafico, ha risposto che stavo dormendo da ore.
Per intenderci, mi sono svegliata sentendomi osservata e, in effetti, il cane mi guardava tenendo il muso ad un centimetro di distanza dal mio viso.
Siccome non si sa mai, gli ho chiesto qualcosa tipo: "Fuffi, ma non è che volevi mangiarmi?" e sono ancora in attesa di risposta, anche se probabilmente doveva solo fare la cacca. Tanta cacca.
Quindi sono in attesa e conto i giorni, sfanculando mentalmente ogni tre minuti (che ovviamente sembrano tre settimane) quello che per primo si è inventato sta minchiata dell'attesa del piacere che è essa stessa il piacere.
Il vero punto di tutta sta manfrina comunque lo sapete qual'è?
Che guardo il blog, lo apro, mi leggo qualcosa, ma non ho voglia di scrivere, non ho voglia di raccontare nulla, probabilmente perché non succede niente che valga la pena di essere raccontato (a parte che la fissa della Sprite sta diventando sempre più invadente nella mia vita) e, ad un certo punto non posso tediare la gente con il mio personalissimo conto alla rovescia e con sta insofferenza da attesa che bene probabilmente non fa bene né a me né a chi mi sta vicino.
Quindi insomma, se non mi sentite, se non mi leggete è perché non ho voglia quindi -tutto quello che faccio per tenere viva la mia creatura- è pubblicare sporadici aggiornamenti degli episodi che non possono essere veri che mi accadono (quelli sempre, è una costante della mia vita, non so se riderne o piangerne) sulla pagina Facebook legata al blog (che trovate cliccando qui, qualora vi interessasse).
E quindi niente, questo non è un post mi sa.
Questa è tipo una comunicazione di servizio, ma siate fiduciosi: questa mia attesa finirà e io già sto gustando i meravigliosi post che scriverò . Spero. Un giorno.
(Che poi magari non frega niente a nessuno di tutto ciò, ma sai mai).
Per intenderci, mi sono svegliata sentendomi osservata e, in effetti, il cane mi guardava tenendo il muso ad un centimetro di distanza dal mio viso.
Siccome non si sa mai, gli ho chiesto qualcosa tipo: "Fuffi, ma non è che volevi mangiarmi?" e sono ancora in attesa di risposta, anche se probabilmente doveva solo fare la cacca. Tanta cacca.
Quindi sono in attesa e conto i giorni, sfanculando mentalmente ogni tre minuti (che ovviamente sembrano tre settimane) quello che per primo si è inventato sta minchiata dell'attesa del piacere che è essa stessa il piacere.
Il vero punto di tutta sta manfrina comunque lo sapete qual'è?
Che guardo il blog, lo apro, mi leggo qualcosa, ma non ho voglia di scrivere, non ho voglia di raccontare nulla, probabilmente perché non succede niente che valga la pena di essere raccontato (a parte che la fissa della Sprite sta diventando sempre più invadente nella mia vita) e, ad un certo punto non posso tediare la gente con il mio personalissimo conto alla rovescia e con sta insofferenza da attesa che bene probabilmente non fa bene né a me né a chi mi sta vicino.
Quindi insomma, se non mi sentite, se non mi leggete è perché non ho voglia quindi -tutto quello che faccio per tenere viva la mia creatura- è pubblicare sporadici aggiornamenti degli episodi che non possono essere veri che mi accadono (quelli sempre, è una costante della mia vita, non so se riderne o piangerne) sulla pagina Facebook legata al blog (che trovate cliccando qui, qualora vi interessasse).
E quindi niente, questo non è un post mi sa.
Questa è tipo una comunicazione di servizio, ma siate fiduciosi: questa mia attesa finirà e io già sto gustando i meravigliosi post che scriverò . Spero. Un giorno.
(Che poi magari non frega niente a nessuno di tutto ciò, ma sai mai).
Anche Io odio le attese. Soprattutto quelle che non sai mai come andrà a finire e che sono una costante della mia vita. Sai che succederà qualcosa e speri anche bella, ma c'è sempre un ma e nell'ultimo anno a me è capitato sempre quello stramaledetto MA. Comunque anche io sono in attesa e non è quella attesa!
RispondiEliminaIo, nel caso specifico, so come andrà a finire e fortunatamente è tutto bello (anzi, no, è bellissimo), ma non passa più :(
EliminaPs. Io sono con te, sempre.
ho capito poco o niente...però sono d'accordo l'attesa non sempre è qualcosa di piacevole...
RispondiEliminaIn effetti in questo periodo non sto capendo granché neanche io!
Eliminasi è capito quasi un cazzo
RispondiEliminaOttimo direi.
EliminaSembro tanto matta, dici? :D
Io invece ho capito tutto vè, saranno i criceti sotto i capelli.
RispondiEliminaFantastica 😂😂😂😂😂
EliminaHai ragione:l'attesa è tutt'altro che un piacere! Però ti faccio tanti in bocca al lupo per ciò che stai attendendo 🤞🏻
RispondiEliminaCrepi Pier 😘
EliminaIo pure sto aspettando, mi unisco a te nell'attesa di quello che spero sarà un piacere (non parlo di sesso nemmeno io...o forse andrà benissimo anche quello!). Comunque dai, oggi è giovedì!
RispondiEliminaMamma mia, il tempo non passa assolutamente mai :(
EliminaMi sa che ti stufi, perchè manca l'incognita.
RispondiEliminaSai già tutto.
Non è una questione di se, ma di quando.
E allora, è ovvio, l'attesa è sterile e irritante.
Se è solo un problma di "quando", è ovvio che debba essere "subito" ed ogni secondo in più è solo la goccia che cade dal rubinetto che perde.
LA soluzione lo sai da sola qual è.
Ci vuole una borsa
;)
Ciacco hai centrato il punto.
EliminaProbabilmente se non sapessi nulla e non fosse solo questione di date sarebbe molto diverso...
L'attesa è piacevole quando aspetti la festa a 18 anni per vedere se il tipo che ti piace ci sarà e ti consumi in quell'attesa...E diventa piacevole dopo quando ci ripensi...E' piacevole se è un' attesa breve...Io odio aspettare...Capisco la scaramanzia e aspetto con te buone nuove!
RispondiEliminaCondivido tutto: ci sono attese e attese e, questa, è un'attesa noiosa e brutta :(
EliminaSiamo in due 😁
RispondiEliminaMa comunque poi ci dirai quello che sarà successo? Qui si è curiosi come mosche.
RispondiEliminaOvviamente!
EliminaI due post (uno per ognuna delle cose) sono già scritti nella mia testa!
Non sopporto le attese, ma se portano buone nuove, allora ben vengano.
RispondiEliminaIo non le sopporto neanche quando portano buone nuove :D
EliminaOdio le attese...altro che piacere!
RispondiEliminaEsattamente :D
EliminaAttesa un piacere un corno, concordo. Le attese per me sono ansia o al massimo stomaco che brontola se sto aspettando la pizza e il cameriere passa a portarle ovunque tranne che al mio tavolo.
RispondiEliminaIn bocca al lupo per tutto, qualsiasi cosa sia <3
Crepi 😙 (e ovviamente condivido ogni singola parola, ma mi sa che si era capito 😅).
EliminaAh io son d'accordo con te: l'attesta snerva e basta!
RispondiEliminaEcco :D
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