martedì 28 novembre 2017

Questa, se permettete, la dedico a me

Oggi è stata una giornata importante.
Mi sono svegliata presto, ho scaldato il latte -io non posso cominciare la giornata se non prendo il latte- e ho messo su il caffè.
Il cane mi ha seguita, mi ha guardata, avrà pensato che era troppo presto per lui ed è tornato a dormire.
Ho fatto la doccia, con calma, senza guardare l'orologio tanto sapevo di essere in anticipo sulla tabella di marcia.
Mi sono vestita con un abito elegante, ma non troppo, di quelli che vanno bene per alcuni contesti.
Trucco, piega ai capelli.
Non faccio mai la piega ai capelli, ci ho rinunciato: ho troppi capelli, vivono di vita propria e il nostro rapporto è fatto di compromessi: io li accetto per quello che sono e loro cercano di darmi meno fastidio possibile.
Ho svegliato il Marito: "Amò sono pronta, devo solo mettermi il profumo".
Il mio profumo è Hypnotic Poison di Dior, ma dimentico sempre di metterlo. Non so neanche se è caso definirlo il mio profumo, in realtà, visto che sono più i giorni che non lo metto che quelli in cui me lo spruzzo addosso.
"Sei bellissima amore e stai benissimo"
"Dici?"
"Si, stai proprio bene vestita così".


Non ho avuto il tempo di prepararmi mentalmente a questa giornata, è successo tutto  in modo talmente veloce che non sono stata neanche in grado di rendermene conto, ma forse è stato meglio così.
Il Marito mi ha accompagnata alla metro, dove avevo appuntamento con una persona per raggiungere la mia meta dall'altra parte della città.
Sono solo riuscita a capire che oggi è stata una giornata particolarmente fredda a Roma, non credo di aver mai visto una fine di Novembre così fredda in tanti anni che vivo qui.
"Amò, ma possibile che ci sia solo 1°?"
"Ce l'hai il cappello e i guanti?"
"No amore, non li ho presi"
"Cerca comunque di coprirti, mi raccomando"
"Si, amore".

Un viaggio infinito.
Non so se avete idea del traffico che ci può essere a Roma la mattina e delle persone che si riversano praticamente ovunque. Un'ora a mezza di traffico. UN'ORA E MEZZA, capite?
Quando siamo arrivati a destinazione, ho pensato a quando il Marito si è operato, alle sette ore e mezza che ho aspettato fuori dalla sala operatoria fissando il vuoto e sperando che tutto andasse bene (qui per saperne di più).
Ho pensato alla paura enorme che avevo, in un secondo mi sono tornati in mente tutti quei mesi difficili che abbiamo affrontato.
No, non sono pazza: è che il posto in cui stavo per entrare è a circa 50 metri di distanza dalla clinica che per tutto quel tempo è stata praticamente casa nostra.
Non tornavo da quelle parti da allora, ma a quei tempi davanti l'ingresso di questo posto -dove pensavo che non sarei mai entrata in vita mia- ci passavo tutti i giorni, più volte al giorno.
Io stavo per entrare lì, vestita bene, truccata bene, con i capelli pettinati bene e pensavo a tutto questo.

Poi ho iniziato a guardarmi intorno, cercavo di non farmi sfuggire neanche un dettaglio di quel mondo così distante da me. E mi sono sentita perfettamente a mio agio.
"Vai e giocatela, provaci e se non va come deve andare, almeno saprai di averci provato".

Sono mesi che non sono soddisfatta del lavoro e non sono riuscita a cambiare le cose.
È da quando mi sono rotta il ginocchio (qui per saperne di più) che non sono soddisfatta a dire il vero e se penso all'entusiasmo che avevo un anno fa (qui per saperne di più) mi prenderei a schiaffi.
Come ho potuto non capire, non vedere?

Abbiamo aspettato qualche minuto prima di essere ricevuti da questa persona.
Sapevo fosse importante, ma probabilmente non avevo capito quanto.
Sapevo dov'ero, ma probabilmente non mi ero resa conto fino in fondo.
E credo sia stato bene non avere capito fino in fondo.

"Benvenuta tra noi" ha detto alla fine.
No, non è vero. Ha detto "Benvenuta" seguito dal nome di questo posto che non è solo un posto, è un'istituzione, è una cosa enorme, grandissima, importantissima.
È uno di quei posti in cui pensavo che non sarei mai entrata in vita mia, anzi non ho proprio mai pensato di entrarci, non mi sono mai posta il problema, almeno fino a ieri. E no, non c'è stato il tempo di realizzare.

Un altro incontro, un altro benvenuta, i dettagli li sapevo, i tempi tecnici pure.
Ogni minimo dettaglio è stato discusso, concordato, stabilito, siglato.
Bisogna solo aspettare i tempi tecnici che non saranno lunghi, ma neanche brevissimi.
Non è domani, insomma.
E stavolta devo dire grazie a me stessa, a questi quasi dieci anni in cui ogni giorno ho costruito un pezzetto di curriculum, ai tanti bocconi amari buttati giù, a tutto quello che ho imparato e a tutto quello che ancora ho da imparare, a ogni pulsante premuto, a ogni cavo, ad ogni decisione presa in meno di otto secondi.
Questa, se permettete, la dedico a me.
Non al Marito, non ai miei genitori, non al cane. La dedico a me stessa.
E mi dico grazie perché, per la prima volta in vita mia, non ho pensato che fosse troppo, che non fossi all'altezza.
Ho messo un bel vestito, mi sono truccata, mi sono pettinata e ci ho creduto. Il resto è venuto da sé.


Nb. Non posso scrivere di chi o di cosa sto parlando, questo lo avrete intuito, ma dopo le feste natalizie non sarà più un segreto, giuro. Sappiate solo che no, non è la Rai.

28 commenti:

  1. Cara Gilda, è giusto che per una volta fai tutto per te! Complimenti!!!
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. Congratulazioni, e complimenti per quello che sei riuscita a fare! Che sia un bellissimo nuovo percorso :)

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  3. ...che bella la forza che ci metti nel volerti celebrare...
    è bellissima davvero

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    1. Si, oggi ci metto un sacco di forza e tante energie perchè sono proprio molto soddisfatta :)

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  4. Un enorme in bocca al lupo e tanti, tanti, tanti complimenti!

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  5. NonPuòEssereVero e invece lo è !!!!! Complimenti ! 🎈🎊

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  6. Brava! Ti meriti tutta la stima di te stessa.

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  7. complimenti e congratulazioni! Bravissima!!!
    fa sempre piacere sentire una persona che ce la fa perchè se lo merita e non per altri motivi!

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  8. Auguri per un futuro luminoso e che questo sia l'inizio di una importante progressione professionale. Ciao

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  9. E io che pensavo proprio fosse la Rai. Aspetto di sapere e intanto, in bocca al lupo
    Nia

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  10. Bravissima. Sono felice per te. Ai nuovi inizi....

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  11. Evviva!
    PS mi sembra il momneto di regalarsi una borsa ;)

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  12. Grandissima! Attendo con ansia i resoconti, sicuramenti ad alto tasso di adrenalina, dopo il day #1! Ad maiora!

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  13. Brava!! Ottima chiusura d'anno

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  14. E niente... questo post mi era sfuggito...e mi ha emozionata!

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    1. Tesoro mio 😍😍😍
      (Però tu sai anche un sacco di dettagli che qui non ci sono scritti).

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