giovedì 3 settembre 2015

"Quelle volte che": lavorare in una messa in onda televisiva

Ci sono quelle volte in cui ti rendi conto che Natali, Capodanni, Pasque, Primi Maggi, Due Giugni, Befane, sabati sera, domeniche e giornate estive che al mare stavo meglio le hai passate con gente che non è la tua famiglia, non sono i tuoi amici, né il tuo fidanzato, né tua moglie.
Ci sono quelle volte in cui hai improvvisato pranzi e cene per festeggiare o che qualcuno ha allestito banchetti -che il matrimonio di Kate&William in confronto è da poracci- nel corridoio per festeggiare i tuoi 25 anni.
Quelle volte in cui hai mangiato schifezze che manco a 14 anni, che hai mangiato kebab alle tre di notte, che hai diviso in sei una fetta di torta.
Ci sono quelle volte in hai riso fino alle lacrime, ci sono quelle volte che hai litigato, hai alzato la voce, hai messo il muso, non ti sei parlato con qualcuno e qualcun' altro ti hai detto "ma fate pace!" .
Ci sono persone che dire che ti stanno sulle palle è dire poco e a distanza di anni non ti ricordi nemmeno il nome.
Ci sono quelle volte che "Ciao, sono arrivato un' ora prima per mettermi lo smalto. O limare le unghie. O fare la barba".
Ci sono quelle volte che hai sclerato perché "oddio, non ho le sigarette".
Quelle volte in cui hai preso paura perché hai sentito rumori sospetti e hai pensato al  mostro col macete. O che hai pensato "ma se un giorno viene un terrorista e mi dice che vuole rivendicare un attentato, cosa faccio?".
Ci sono volte in cui "ho fatto serata, sono in botta, ho dormito un' ora" , sono le 7 del mattino e vorresti morire .
Ci sono volte che vedi occhiaie che voi umani... ecco, ci siamo capiti.
Volte che è l' alba e senti cantare gli uccellini, volte che è notte fonda, volte che fa freddo, ma tanto hai la copertina di lana dietro che manco la nonna centenaria.
Quelle volte in cui "io non ci entro lì dentro, fa freddo che manco al Polo Nord" o "mettiti il giubbotto che se no ti prende un colpo lì dentro". Ed è Luglio, ma c'è sempre un giubbotto pesante, una sciarpa e un cappello di lana.
Volte in cui giochi, scherzi, ridi.
Ci sono volte in cui ti vesti malissimo, ma che manco a casa per preparare un esame: pantaloncini che manco a 5 anni, tute che manco in palestra, felpe giganti rubate al compagno del liceo 12 anni prima.
Ci sono volte in cui ti vesti benissimo e a momenti non ti fanno entrare perché non ti riconoscono. Volte in cui sei truccata che manco in discoteca e ti chiedono:"Ma ti sei truccata?" che sta per "Ma proprio tu ti sei truccata?".
Volte in cui ricevi pacchi, ma non ci sei e ricevi foto del tuo pacco con faccia piangente disegnata dentro al forno a microonde. Poi un' altra in cui il tuo pacco è dentro il frigo. E poi una in cui è seduto sul wc. E infine quella in cui attentano alla sua vita con un cacciavite. E ti chiedono anche il riscatto.
Volte che andiamo a bere una birra, a mangiare fuori, a ballare. 
Quelle volte che vorresti sbranare tutti e loro lo sanno che è perché sei mestruata e li odi per principio. O che li tormenti con le palette di ombretti e ti danno pure retta.
Ci sono persone di cui sai la vita intera perché è inevitabile che se ci passi le serate insieme o le feste comandate di qualcosa dovrai pur parlare.
Ci sono volte in cui fronteggi le emergenze nei modi più incredibili, in cui smonti e rimonti le cose, ti inventi le inumane cose. E l' alluvione, e la neve alta, e la perdita d' acqua, e il condizionatore rotto con 38° (e no, non è una questione di caldo), e le cavallette giganti. 
Quelle volte in cui pensi che di tette e culi ormai sei un' esperta visto che è l' argomento più gettonato e ti devi adeguare. E in fondo ti diverte anche. E, negli anni, sei diventata esperta.
Quelle volte in cui devi fare LA telefonata seria e ti viene da ridere. E intorno a te ti fanno ridere, ma resti serio e incredibilmente -forse perchè sei troppo bravo- risolvi anche il problema.
Ci sono volte in cui ti chiedono "Problemi con i porno?" e pensi che hai 26 anni e ah bello che te credi, io sono grande.
Ci sono volte che balli, che canti, che scleri. E ancora ridi.
Ci sono volte in cui dici la parola caffè più di quanto non dica la parola ciao. E sai benissimo quanto zucchero, quanto lungo, quanto corto di tutti i presenti.
Ci sono volte che "Ho portato la torta". O le noci. O il thè. O la torta salata fatta da mia madre. O la bresaola (ogni giorno).
Volte in cui squarti in tre un' anguria perché la frutta fa bene. Volte in cui mangi il panino con salsiccia e melograno alle 5 di mattina.
Ci sono le volte che ti fanno i gavettoni d'acqua gelata. E non sei in costume.
Volte in cui fai le guerre di solletico. O torni a casa con le braccia scarabbocchiate. 
Volte in cui "Mandami un sms quando arrivi a casa".
Volte in cui "Sto arrivando, ti porto qualcosa?".
Volte in cui la colazione che ti portano alle 6 del mattino ti rende più felice di Raul Bova nudo.
Volte in cui piangi disperato perché hai mille problemi. 
Volte in cui stai male, volte in cui passi da lì con le stampelle e non cammini, ma dai, non posso non passarci.
Volte in cui "Io vado a morire in quella postazione sfigata che non vuole mai nessuno, non cercatemi, io non esisto".
Volte in cui hai voglia di fare mille cose e ti porti avanti per un mese. Anche due.
Volte in cui ti senti a casa, in cui sai che quella è l' estensione di casa tua, che spesso hai piu roba di vitale importanza lì che a casa tua, volte in cui ti chiedi se a casa se lo immaginano tutto questo.
Ci sono giorni -tutti da quando avevi 24 anni- in cui ripeti "Se non sono sociopatici, non li vogliamo". E poi aggiungi: "Ovviamente, sono sociopatica anche io".
Oppure dici "Siamo brutte persone, molto brutte". E lo pensi. E ridi.
Volte in cui hai un problema e ti accorgi che in tre non si fa un cervello e volte in cui siamo troppo forti, siamo dei geni.
Volte in cui "Questo lo fai te che a te piace farlo?", "Mi fai questo che non c' ho voglia di alzarmi?","Ci penso io così non ti stanchi","Lo facciamo insieme, metà per uno?". Ci sono poi le volte in cui fai un pezzo per uno e pensi che dove lo trovi tanto affiatamento? 
Ci sono volte in cui ti abbracci forte, ma tanto forte. Volte in cui ti parli di cose serie, ma non dura molto. Volte in cui uno sguardo dice tutto. Volte in cui ti mandi a fanculo e ci puoi anche rimanere a vita. O almeno fino a domani.
Volte in cui pensi "Mò scatta la rissa", ma tanto non scatta mai.
Ci sono quelle volte in cui ti innamori e ti batte forte il cuore e allora, per mostrare il proprio interesse, invece di dire cose tipo "Come stai bene oggi!" dici "Ti serve che ti rigiro il segnale? I contributi? Ti faccio una grafica?".
Ci sono tante, troppe volte che non si possono scrivere. E no, non c' è nessun riferimento sessuale.

Ci sono volte in cui penso che vorrei che a casa tutto questo si vedesse perché voi non lo sapete, ma sono abbastanza certa che vi piacerebbe spiarci per un giorno intero.
Ci sono volte che penso che l' emissione  sia un posto strano, ma che non potrei avere altro posto nel mondo. E che nessuna delle persone che mi ha circondata in questi anni -e un pò ne sono passati- potrebbe averne un altro.


Quasi sei anni e tre emissioni, qui c'è un po' di tutte loro.
Ogni riferimento a fatti  è intenzionale,  quello alle persone no.
Il riscatto del pacco non l' ho mai pagato e mi è stato comunque consegnato. E ci ho guadagnato uno Sbagliato.
Da quando faccio questo lavoro, sono ingrassata 10 kg, ho trovato l' amore, ho litigato e ho voluto bene, ho abbracciato e sono stata abbracciata, ho rotto le palle e me le hanno rotte, ho lavorato fino a sfinirmi, ho fatto straordinari. E a volte non avevo voglia e mi veniva l' angoscia per tutto quel buio, tutti quei monitor, tutti quegli uomini.
Per il problema del terrorista non abbiamo ancora trovato una soluzione valida-ma siamo aperti a proposte e suggerimenti-  che non sia dargli l' indirizzo di qualche altra emissione, ma probabilmente non è adatta.
Questo post è ironico, non voglio bene a tutti i colleghi che ho avuto, alcuni sono belli e guai chi me li tocca. Il più bello adesso non saprei dire chi è.
Ho scoperto che gli uomini non amano quanto le donne, ma se possibile di più e che sono più fedeli di quanto crediate.
Ho imparato i nomi di ogni singola fidanzata/moglie. E dei figli. E dei cani. E dei pappagalli. Ho preso le difese delle fidanzate/mogli quasi sempre perché per me avevano ragione e sono stata sfanculata per questo.
I segreti di ognuno me li porterò nella tomba.
Ho raccattato col cucchiaino persone che erano state lasciate. Ad altre ho proposto una birra per festeggiare l' evento.
Sono andata a lavoro vestita male, ma così male che non potete immaginare. E non mi sono truccata. E ho raccolto i capelli con le bacchette del sushi. O mi sono fatta la cipolla. O la fontanella.
E questa é la vita.

7 commenti:

  1. Sul finale mi è scesa una lacrimuccia.

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  2. ooooooooh vorrei essere stata una tua collega.

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    1. Sono una gran rompiscatole, pignola fino all' inverosimile eh :p

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  3. allora, intanto che non ci puoi immaginare da naltraparte, levatiproprio che sto già ad anni luce da mesi. e poi la soluzione al terrorista è: "vuoi un 16/9 o un 4/3 letterbox? sottopancia per le didascalie? ok sei dentro in 3,2,1"

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    1. Ah, quando verso la fi e dici: "Questo post è ironico, non voglio bene a tutti i colleghi che ho avuto, alcuni sono belli e guai chi me li tocca. Il più bello" e poi la frase si interrompe... il più bello sò io. Tsè

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    2. No, aspè: non mi posso immaginare a fare un altro lavoro -visto che non so fare altro :P
      E cmq eh, ma se non hai una telecamera come lo butti dentro? Le soluzioni a questo punto possono essere due (ovviamente non sono farina del mio sacco, io sò scema e ancora non ho trovato la mia personale soluzione: o si porta un Beta da casa o si va di crawl,ma magari è narcisista e ci tiene ad apparire in video.
      Potrei proporre un: "scusa c'ho problemi col sottopancia, puoi aspettare che il mio collega finisce di cambiare pannolini, svezzare il piccoletto e poi arriva che tanto abita vicino?"

      E cmq si,dai, il più bello sei te,ma sappi che, almeno qui dentro, ti piace vincere facile :P

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