martedì 8 ottobre 2019

Quel bronzo mondiale che è l'emozione più grande della vita

Abbiamo vinto il bronzo mondiale a squadre per la prima volta nella storia.
Lo abbiamo vinto davvero, è nostro.
L'Italia è bronzo mondiale. Lo dico e lo ridico, lo scrivo anche che forse più lo dico e più lo scrivo più capisco che è vero.
L'Italia ha vinto una medaglia mondiale a squadre per la prima volta nella storia.
Cioè, non per la prima volta nella storia, ma era successo sessantanove anni fa, un'altra ginnastica, altri tempi, altro tutto.

Quattro rotazioni lunghe una vita, quattro rotazioni in cui ad un certo punto capisci che potrebbe succedere, ma siccome sei l'Italia e non gli Usa dici che "non succede, ma se succede...". E no, non perché non sai che le ragazze sono forti.
Attrezzo dopo attrezzo, salita dopo salita però cominci a crederci,ci credi sempre di più, ma non lo puoi dire perché hai paura che se lo dici ad alta voce la sfortuna -che ci vede benissimo- ti punirà.
Arriva anche un momento in cui hai capito, in cui lo sai, in cui te lo senti, in cui smetti di ragionare, in cui speri solo che quegli ultimi dieci minuti passino in fretta.
Poi arriva l'ultima salita sull'attrezzo, inizi a fare i conti e capisci che manca un punteggio piccolo piccolo, così piccolo che avrei potuto prenderlo persino io che l'unica volta che ho provato a salire sulla trave a momenti svengo per la paura. E non ero neanche riuscita a mettermi in piedi, eh.
E infine arriva quel momento in cui è ufficiale, quello in cui lo vedi scritto a chiare lettere, quello in cui la medaglia non te la possono più togliere.

Le ho viste crescere queste bimbe.
Alice, Asia, Giorgia, Elisa, Martina, Desiree.
La prima volta che le ho viste era un pomeriggio di Settembre, ero a Brescia e sentivo freddo. Io avevo la felpa e loro i pantaloncini corti e le canottiere.
Avevano dodici anni per una, qualcuna poco di più.
Le ho viste diventare sempre più grandi, le ho viste farsi male, le ho viste vincere tutto il possibile da junior, le ho viste aumentare le difficoltà, le ho viste diventare senior, le ho viste qualificarsi alle Olimpiadi ed entrare in questa finale con l'ultimo punteggio disponibile. si, l'ultimo punteggio disponibile, quello che ti fa pensare che si, possiamo sicuramente recuperare posizioni, ma una medaglia no. Perché noi alle medaglie non ci pensiamo noi.
Corpo libero, volteggio, parallele asimmetriche, trave, questo l'ordine.
Attrezzo dopo attrezzo. Attrezzi dove siamo più forti e altri dove siamo meno forti. 
La trave come ultimo attrezzo e la trave, signori e signore, è la cosa più paurosa al mondo. La trave non perdona mai, negli anni ho visto finali in cui cadevano tutte, una ad una (e no, non parlo delle italiane, parlo in generale).


Sono anni che piango, sono anni che verso tutte le mie lacrime ad ogni gara.
E adesso posso dirlo: una medaglia mondiale a squadre è l'emozione della vita, è una cosa che ti fa battere così tanto il cuore da non poterlo fermare, è un qualcosa che ti fa piangere, è qualcosa che ti fa strillare al lavoro "è bronzoooo" all'improvviso, è qualcosa che ti fa guardare da chi hai intorno in quel momento come se fossi completamente matta, è qualcosa che ti fa impazzire il telefono.
Questa è un'emozione grandissima e posso solo dire grazie.
Grazie per tutte queste emozioni, grazie per avermi fatto provare pure questa emozione, grazie per questa medaglia che ripaga tante lacrime versate, grazie per questa medaglia che no, se me lo avessero detto prima non ci avrei creduto. Grazie.


"Ila, se succede non andiamo a mangiare al sushi, noi ce lo compriamo un sushi"
"Non succede".
Ila, lo so che lo hai detto per scaramanzia, lo so che stavi per sentirti male.  E adesso dobbiamo comprare un ristorante di sushi, decidi tu se vuoi comprarlo a Roma o nelle Marche, per me va bene tutto.

16 commenti:

  1. Mi mancavano questi post sulla Ginnastica!!! Bellissimo !

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  2. ma poi chissà perchè sei così sfegatata per la ginnastica.... :-)

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    1. È così di nicchia

      Ieri sera io e mia figlia abbiamo visto la prova maschile. Giusto dieci minuti, poi ci siamo rotto il cazzo

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    2. Il problema della ginnastica artistica è che per capire devi conoscere il codice. E il codice lo conosci solo se ci stai dietro.
      Devi poi riconoscere gli elementi se no quello che guardi non sai cosa è.
      E poi tocca dire che è uno sport poco televisivo perché non vedrai mai tutta la gara.
      Insomma, è complesso da starci dietro :D

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  3. Orgoglio italiano!!! Brave le ragazze!!!
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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  4. Ma anche tu facevi ginnastica da giovane? Prima di avere problemi con le allergie? Non seguo molto, Cmq brave!

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    1. No, mai fatta! Sono sempre e solo stata una grande appassionata :)

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  5. Sono state bravissimissime. Tanti sacrifici, una grande e bella vittoria, terzo posto sul podio.

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  6. Lo appreso dai giornali e tg, davvero una gran bella soddisfazione, doppia per te, brave a loro e a te ;)

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