mercoledì 2 ottobre 2019

Il cibo può uccidere come una pistola

Immaginate di avere una pistola, carica e perfettamente funzionante, e di puntarla al viso di un vostro amico, collega di lavoro, parente, conoscente o chiunque altro vi venga in mente. 
Immaginate ora di dirgli, mentre agitate la pistola rivolta contro il suo viso, una frase simpatica e divertente come "Vediamo se muori se ti sparo?".
Oppure immaginate che vicino a voi, che avete in mano questa benedetta pistola, ci sia qualcuno che, vedendovi puntare al viso del malcapitato di turno, cominci a prenderlo in giro con frasi tipo "Dai, vediamo se succede se ti spara, magari non muori", il tutto ridendo come se fosse molto divertente.
Immaginate che il povero malcapitato, con estrema educazione, dica una frase tipo "Per favore, potresti abbassare la pistola, potresti farmi stare molto male o addirittura uccidermi" e via di risate, domande, goliardia.
Presumo che tutto questo sembri assurdo.

Immaginate ora che al posto della pistola carica e funzionante ci sia una pesca, una nocciola o un vasetto di yogurt.
Immaginate ora di puntare una pesca contro il viso di una persona che vi ha detto chiaramente di essere allergica, magari gravemente allergica, a rischio shock anafilattico, magari con pregressi shock, magari che è stata anche in coma.
Immaginate di fare battute divertenti sul fatto che se mangiasse quella pesca, o se solo gliela spiaccicaste in faccia, potrebbe morire, ma magari non muore e via di risate, divertentissime risate.
Immagino che per molti il fatto che ci sia una pesca -o qualsiasi altro alimento- al posto di una pistola  sia davvero divertente.


Ho trentatré anni, sono allergica da diciotto e queste cose sono all'ordine dal giorno.
L'ultima battuta divertentissima al riguardo l'ho sentita ieri, quando educatamente ho rifiutato l'invito ad assaggiare una pietanza preparata da qualcuno che probabilmente non sa manco cosa sia la contaminazione e non ha una cucina sicura (in effetti mi è stato confermato) e ho sentito la battuta divertentissima: "Faglielo mangiare a forza, magari muore davvero". 
Era una battuta eh, ma a me non fa ridere.
Per uno scherzo così, a sedici anni, mi hanno strappata alla morte per un pelo.
E se anche non mi avessero fatto nessuno scherzo di pessimo gusto e non fossi una sopravvissuta, grazie alla prontezza dei miei genitori, non mi farebbe ridere comunque.

Un allergene, per chi è allergico, è morte.
Ci sono decine e decine di alimenti che considero al pari di una pistola, con la differenza che di persone con la pistola ne ho incontrate davvero poche nella mia vita (ed erano tutti appartenenti alle forze dell'ordine), mentre il  cibo potenzialmente mortale li incontro e mi ci scontro (un po' come fecero Andrea e Giuliano con Licia in un giorno di pioggia) tutti i giorni.
L'unico posto al mondo dove non ci sono allergeni e mai ce ne saranno è casa mia, non so se rendo l'idea.
Ho imparato a fare i conti con il fatto che non posso vivere in un mondo senza alimenti a cui sono allergica, ma non ho ancora imparato a sopportare chi si diverte così tanto nel progettare, fosse anche solo nella propria mente, scherzi potenzialmente mortali.
Non riesco a sopportare chi prende in giro chi è allergico  con frasi tipo "vediamo se muori davvero" e risate idiote perché prendere in giro una persona con una patologia a rischio vita è da imbecilli. Senza se e senza ma.

Nessuno prende in giro un malato di cancro (passatemi il paragone forte), ma l'allergico si, quello va preso in giro, bisogna fargli gli scherzi, bisogna fargli pesare di continuo la sua condizione.
Vi svelo un segreto: non per tutti è facile accettare questa patologia (si, è una patologia, non è una fissazione o un'invenzione dei media).
C'è chi ci mette anni, chi ha avuto bisogno di un supporto psicologico (io sono tra questi), chi vive tutta la vita nell'ansia e nel terrore.
C'è chi non esce di casa, chi non mangia nulla perché ha paura, c'è chi cerca di vivere una vita il più normale possibile (io sono tra questi).
C'è chi si piange addosso per anni (io sono stata tra questi) e chi la prende con filosofia (io adesso sono tra questi).
Ci sono bambini che vengono emarginati dagli amichetti e mamme impaurite quando lasciano i loro figli a scuola.
Ci sono ragazzi, adolescenti, adulti che muoiono. Più spesso di quanto crediate.
Che poi è anche una morte bruttina. Non che morire in generale sia bello, eh, però ecco: quando ti rendi conto che stai piano piano smettendo di respirare e che non arriva più ossigeno, che hai pochissimi minuti a volte secondi, non è bello. Poi c'è il buio più totale e, dopo il buio, o ti risvegli intubato (io sono tra questi) o potresti non risvegliarti più.
Io so riconoscere tutte le fasi di una reazione allergica, di solito rimango calma, ma se capisco che è grave, molto grave, gravissima, ho paura. 
Ci sono reazioni allergiche che non fanno morire, io le chiamo reazioni blande, che però sono fastidiose. Molto fastidiose. Reazioni blande che spesso si risolvono con cortisone e antistaminico, senza necessità di ricorrere all'adrenalina. Solo che, ecco, io ho imparato che, nella mia vita, è più importante avere il cortisone che non l'acqua da bere, però tra me e lui è amore e odio: mi ha spesso dato una mano, ma mi ha anche creato tanti problemi, quindi se ne posso fare a me sono contenta.

Non posso fare nulla per evitare alcune reazioni, gravi o blande che siano.
Posso però infastidirmi se qualcuno trova divertente sbattermi in faccia un allergene per vedere se muoio. Che poi, mi sono sempre chiesta, ma se poi muoio, ridete ancora?

42 commenti:

  1. Il riso abbonda nella bocca degli stolti. E sono stata gentile, perché il "vediamo se muori davvero" non è da stolti, ma da cog****i,passami il francesismo. Purtroppo di soggetti del genere è pieno il mondo, ammiro la tua positività e la tua forza!

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    1. Pensano sia divertente. O forse pensano sia uno scherzo quando dico che sono allergica, non lo so.
      So però che capita più o meno a tutti gli allergici che conosco, bambini compresi.

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  2. No ma sei seria? Non ci voglio credere. No, ma la cattiveria, cioè è veramente inumano!! Io mi sa che vivrei chiusa in casa a questo punto. Sappi che continuo a pensarti. Un po' di tempo fa mi sono portata le pesche al lavoro e ho pensato a quell' episodio lì dell'idiota che lavorava con te. Ho una domanda se posso. Ma se uno mangia qualcosa per cui tu sei allergica poi basta che si lavi i denti per baciarti o cosa?

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    1. Chi mi ha baciato nel corso degli anni non mangiava, di norma, quello a cui io sono allergica.
      Se lo faceva, rigorosamente quando sapeva di non vedermi per un po', poi ovviamemte svariati lavaggi di denti e via dicendo ;)

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  3. È in effetti una cosa presa sottogamba, da chi ci scherza sopra.
    Non oso pensare a come fai per evitare la contaminazione... Ma vedo che sei forte e che hai superato le fasi più brutte di questo "fastidio".

    Moz-

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    1. Banalmente basta mangiare quello di cui si è sicuri al 100%. Se non si è sicuri bisogna evitare di mangiare...

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  4. Il paragone con il cancro è forte, ma ci sta tutto. Vorrei vedere loro a sentire certe stronzate.

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  5. io sono malata di cancro e il paragone mi sembra più che sensato e fai bene a scriverlo nero su bianco senza ipocrisia.E' molto faticoso portarsi in spalla il peso di una malattia invalidante (di qualsiasi tipo sia) cercando comunque di vivere una vita piena, più che i proclami di solidarietà aiutano i gesti concreti e evitare queste deliziose battute è uno di quelli.

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    1. I gesti concreti, esatto. E tra questi, nel mio caso, c'è il non fare battute idiote o il non mettere a rischio la mia incolumità.

      Ti mando un abbraccio Alessandra!

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  6. Cara Gilda, io che sono molto anziano, non ricordo che un tempo non si parlava di questi casi,
    non è forse la causa dei trattamenti chimici sulle piante?
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Non so Tomaso, io sono allergica da vent'anni e credo ci sia stato un aumento di casi nell'ultimo decennio, ma non sono ferratissima.

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  7. di questo bisogna ringraziare i finti allergici/intolleranti, che senza fare mezzo test si inventano di emse in mese allergie fasulle solo epr moda o per sentirsi importanti. mio figlio aveva in classe una bambina la cui madre aveva deciso che sia lei che la bambina erano allergiche a glutine/latticini/lievito, per cui tutti i giorni la nonna prelevava da scuola la bimba, la faceva pranzare a casa e la riportava. peccato che dopo scuola e alle festine queste allergie sparissero magicamente e la bambina si ingozzasse senza problemi di qualunque cosa. o una che conosco, che ogni mese cambiava allergia perchè faceva i test della forza che scema toccando la boccetta di vetro: un mese non poteva mangiare lievito, un mese niente formaggio, un mese niente pomodori. ecco, questi mi fanno una rabbia folle perchè fanno eprdere valore alle vere allergie

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    1. Questo è vero, eh.
      I finti allergici sono un problema enorme, credo anche di averne parlato in qual he post.
      Nel caso specifico però, io giro con adrenalina e altri farmaci, accompagnati da certificati e chi passa con me anche solo mezzora viene informato che in borsa ho i farmaci perchè non si sa mai, quindi scherzano pur sapendo.
      Diverso chiaramente per chi fa battute su internet che non sa, non vede e, per quanto non sia giustificato, potrebbe non credere a quello che legge :)

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  8. Ha ragione Zenzero Piccante,
    purtroppo c'è molta disinformazione in merito e spesso un'intolleranza (che può essere temporanea) viene esasperata e trattata alla stregua di un'allergia, sminuendo quest'ultima. Ciò non toglie che il comportamento di chi la deride o non la prende seriamente sia semplicemente stupido e talvolta pericoloso.
    Dani

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    1. Esatto Dani, proprio quello.
      Poi eh, non capita solo a me: è un comportamento frequente verso gli allergici (per ovvi motivi ne conosco parecchi, esistono gruppi vari che ci "riuniscono").

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  9. "Dai, vediamo se succede se ti sparo, magari non muori": questa modalità succede, queste minacce, che siano dette da chi ha in mano la pistola, o un coltello, o ti prenda minacciando di lanciarti dal balcone, che sia con in mano una pesca o qualunque tipologia di arma per poter minacciare, beh, esistono: si chiamano bulli, o teste di c...o o delinquenti in modo elegante. Insomma se hai in mente che la vita degli altri non valga nulla sì, probabilmente, minaccerai in questa maniera. E sinceramente bisognerebbe non solo far capire che la vita degli altri vale quanto la propria ma che per le minacce si viene puniti penalmente. Quindi dillo a quelle teste di cavolo che si credono spiritosi.

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    1. Mi sono resa conto che non vengono percepite come minacce, ma solo come scherzo. E credo sia quello il problema: la non percezione della gravità delle cose.

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  10. Ma quale scherzo, mica per ipotesi e per scherzo una persona sana di mente ti minaccia con pistola, no? Lo hai scritto tu di ipotizzarlo no? beh è una cosa assurda solo pensarlo, per cui chi lo fa ugualmente col cibo, sapendo bene a cosa va incontro, è allo stesso modo un'infame cretino. Magari la gente non si rende conto della gravità della patologia in prima fase, ma se si viene avvisati come si fa a scherzarci su, dai. Bisogna che te ne rendi conto tu per prima, quelle persone sono veramente degli infami a parlare così. E vanno giustamente "bastonati"

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    1. Eh Barbara, il problema degli allergici è proprio la difficoltà nel fare percepire la gravità della patologia. Capisco davvero che se ne parli poco, ma di recente ci sono state tante morti ed è una cosa che si sa...

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  11. Sicuramente c'è troppa disinformazione. Ma quando si fanno battute ignoranti, a fronte di un chiaro comportamento, si deve subito bloccare lo "scherzo".

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  12. Fai comunque bene a scrivere a chiare lettere "attenzione le vostre stupide battutine minacciose non sono solo battute scherzose - come se mio marito minacciasse di spalmarmi l'aglio in faccia - ma sono un reale pericolo per me" quindi NON si devono più sentire"

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  13. Letteralmente senza parole, parole che purtroppo abbondano sulla bocca degli imbecilli.

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  14. Non voglio crederci che esista gente così. Se veramente ci hai a che fare, perché non inizi a soffocarli con un cuscino (previo allontanamento dall'allergene) così capiscono come ci si sente?
    Personalmente, la paura mia sarebbe di contaminare accidentalmente o comunque omettere una qualsiasi misura di sicurezza...

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    1. In realtà questa è la prassi di un po' tutti gli allergici.
      Le allergie alimentari sono una delle cose più sottovalutate di sempre, quindi innescano dinamiche strane, tra cui anche queste...

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  15. la gente sta male ed e' spesso supponente. in classe di mio figlio c'e' una bambina celiaca, celiaca sul serio. per dire, una delle conseguenze della celiachia e' stata la perdita totale dei capelli, a nove anni. bene, esistono mamme che mandano torte o dolcetti dicendo che sono gluten free, anche se non e' vero e che la prendono in giro perche' "non credono a queste cagate di moda", perche' "e' grassa, di sicuro mangia un sacco di pane" (no, care, e' gonfia di cortisone spesso). che disperazione. (tranquilli, non le mangia, a meno di diei anni ha capito come va il mondo e non si fida facilmente)
    anna

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    1. Ammetto di essere totalmente ignorante sulla celiachia, non avevo idea che potessero esserci conseguenze simili!

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  16. Ma mandare questa gente direttamente a fanculo senza passare per il via? Non è contemplabile?

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    1. In generale tutti noi allergici lo facciamo, sia dal vivo sia ad esempio sul web (tipo Facebook), però il problema esiste purtroppo.

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  17. Sono mamma di un bambino gravemente allergico al latte e questa cosa mi terrorizza ....ma convivo anche io con l'ignoranza della gente

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  18. Quello che hai raccontato è terribile... cioè è terribile che ci sia gente così idiota da poter fare del sarcasmo su una cosa così grave. C'è molta gente che non mangia determinati alimenti per scelta (etica, dietetica o di moda) che in ogni caso andrebbe rispettata; se poi la motivazione è un problema di salute c'è ancora meno da riderci su.

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    1. Eppure paradossalmente si rispetta più chi fa una scelta (sacrosanta ci mancherebbe, non voglio assolutamente dire che chi fa una scelta non debba essere rispettato) che non chi ha un problema!

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  19. Avevo in classe, anni fa, un bambino gravemente allergico alle nocciole e ai kiwi. La mamma, a inizio anno, ci spiegò che anche il contatto con una superficie su cui erano stati appoggiati dei kiwi avrebbe potuto causargli una reazione allergica e ci procurò la siringa di adrenalina da tenere in classe in caso di bisogno. Poiché la merenda era fornita dalla scuola (e di solito era un frutto) chiedemmo di evitare categoricamente il kiwi, spiegando le motivazioni. Inutile dire che frutto ci diedero a neanche un mese dalla richiesta, vero? Chiesi una merenda alternativa per l'intera classe, non portai i bambini a giocare in salone con gli altri per il dubbio che non si fossero lavati adeguatamente le mani e rimasi con l'ansia tutta la giornata. Per fortuna andò tutto bene, ma ricordo quei momenti con una certa agitazione. E qualcuno ha pure il coraggio di scherzarci?

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    1. Purtroppo non solo qualcuno, sono in tanti a scherzare e prendere sottogamba la questione :(

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