giovedì 22 febbraio 2018

Fare minchiate a diciotto anni

Estate 2004.
Avevo diciotto anni, era l'estate della maturità, non avevo la patente.
Avevo un orecchino pendente con il simbolo della pace che portavo in un buco a metà orecchio che adesso si è chiuso con mia somma disperazione.
Il pezzo forte del mio guardaroba era un coprispalle verde mela.

Me la ricordo come fosse ieri quell'estate, mi ricordo ogni singolo attimo.
Mio cugino aveva una Smart e ci andavamo in giro per il paese, quello dove è nata mia madre, si chiama Campofelice di Roccella e non c'è assolutamente nulla. 
O forse adesso si, ai tempi c'era poco, ma noi andavamo in giro con la Smart per il lungomare, poi magari ci mettevamo seduti sul muretto e andava bene così.
Io -ve l'ho detto- la patente non ce l'avevo, l'unica macchina disponibile era la Smart e l'unica patente disponibile era quella di mio cugino che di anni ne aveva 19, poi c'era l'altro cugino che di anni ne aveva 16, quindi sulla Smart ci andavamo in tre che se ci penso adesso mi chiedo come potessimo essere così incoscienti.
Andavamo a dormire alle 6 di mattina e ci svegliavamo ad ora di pranzo, al mare non ci andavamo mai eppure tra il villino e la spiaggia c'è solo una strada da attraversare, saranno tre o quattro metri a dire tanto.
Poi magari qualche sera ci spingevamo fino a Lascari, alle Salinelle, oppure a Cefalù che da Campofelice dista poco più di dieci km, ma è pieno di locali, turisti, negozi.


Cefalù a diciotto anni, nel 2004, per me voleva dire solo una cosa: potere entrare al Club Med.
Me la ricordo bene la mia prima volta, ero con due mie amiche, avevamo preso il taxi dalla casetta in piazza dei genitori di una di loro e io avevo dimenticato lì la carta d'identità. Eravamo dovute tornare a prenderla, altrimenti non ci avrebbero fatte entrare.
Diciotto anni e il Club Med che adesso non esiste neanche più: se non soggiornavi lì, oltre a dovere essere maggiorenne, dovevi anche essere donna perché se eri uomo non ti facevano entrare pure se di anni ne avevi trenta. Per equilibrare le cose dicevano, quali cose non è dato saperlo, valli a capire questi francesi.

Ero l'unica dei miei amici a non avere la patente, però andavo in giro con il mio Scarabeo 50, abbiamo fatto grandi cose io e lui.
Ero ingenua, avevo un sacco di capelli, non avevo mai avuto un fidanzato, ma la cosa che volevo più di tutte era la patente.
Fu un'estate lunghissima: avevo finito gli esami il 25 Giugno e l'università era iniziata il 25 Ottobre per uno sciopero, quattro mesi di ozio, quella è stata l'ultima vera estate della mia vita.

In macchina, su e giù per il lungomare di Campofelice, io e mio cugino ascoltavamo sempre Toxicity dei Sistem of a Down, la canzone più difficile da cantare della storia. La ascoltavamo a tutto volume.
Una notte l'avevamo ascoltata a ripetizione davanti il portone d'ingresso del cimitero del paese, quella era la prima estate senza mia nonna ed eravamo rimasti lì a parlare che detta così suona tanto macabra.
Eravamo tornati a casa all'alba, suo padre usciva per andare al lavoro, doveva guidare fino a Palermo, saranno poco più di cinquanta km, e noi dovevamo ancora andare al letto. Ci eravamo svegliati quando lui era tornato dal lavoro.

Ieri sera ero in mezzo al traffico e all'improvviso l'ho sentita, Toxicity.
E ho ripensato a quelle serate a non fare nulla che in realtà erano serate bellissime e spensierate.
Mio cugino non ha più la Smart, ha una bimba meravigliosa che si chiama Clara e che è il mio amore grande, entrambi ci siamo sposati senza dire niente a nessuno, cosa di cui andiamo molto fieri.
E adesso vi svelo un segreto: l'ispirazione a sposarmi organizzando un matrimonio diverso dal solito, in soli venti giorni, senza praticamente dire niente a nessuno, l'ho presa proprio da mio cugino e da quella che oggi risponde al nome di sua moglie (e a cui voglio un bene dell'anima).
Continuiamo a fare le 6 di mattina, o meglio le 5 dai, con la differenza che adesso a lavorare alle 6 ci va lui, ma dice che non ha problemi di sonno. Dice, eh.



La patente l'ho presa poi il 18 Ottobre 2004, quindi giusto un paio di mesi dopo e avevo ancora diciotto anni.
Per motivi che non ricordo assolutamente, quell'inverno provai a guidare la Smart di mio cugino (si, sempre quella): la leggenda narra che, abituata alla mia (o meglio, di mia madre) macchina con il cambio manuale, non ero riuscita neanche ad accenderla e farla partire.

In ogni caso, qualora ve lo stiate chiedendo, a Campofelice ci andiamo ancora.
Giusto per darvi un'idea, i primi due posti che il Marito -all'epoca Fidanzato da un mese e mezzo- ha visto in Sicilia durante la sua prima volta lì, Palermo esclusa (che non conta visto che è la mia città natale dove tuttora abitano i miei genitori), sono stati Campofelice e Cefalù.

Nella prima foto, la spiaggia delle Salinelle a Lascari: noi in realtà ci andavamo a bere la sera, non credo di avere mai visto, ai tempi, la spiaggia, nonostante fosse distante un metro dai tavolini.
Nella seconda foto, la spiaggia di Campofelice di Roccella.
Entrambe le foto le ho scattate la scorsa estate.

19 commenti:

  1. Toxicity...vado a risentirla perché non me la ricordo bene, ma so che mi piaceva un casino. Comunque io faccio più minchiate adesso che a 18 anni, vado peggiorando!

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    1. Io ho il Marito che mi tiene sulla retta via, mica per altro 😂

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  2. Nel 2004 avevo 15 anni, e ricordo che i Sistem of a Down li ascoltava mia sorella un po' più grande. Devo dire che non capivo cosa ci fosse di bello, ho imparato col tempo XD

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    1. A 15 anni io non sapevo manco della loro esistenza, quindi tu eri comunque un gradino sopra di me 😂

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  3. Bellissimi questi ricordi, che fondono passato e presente. Tutto torna, dai luoghi alle decisioni...^^

    Moz-

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  4. la cosa brutta, bruttissima di questo post, che mi fa odiare la tua persona è: avevo 18 anni nel 2004. maledetta! :-)

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  5. condivido con Francesco. io nel 2004 mi sono sposata, e di anni ne avevo 30 (cioè no, quando mi sono sposata ne avevo ancora 29, mica come il Traspamarito che ne avevà già trenta eh!)
    e 18 li avevo nel 1992 (l'anno dell'europa unita)

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    1. Sai che a me il 1992 mi fa pensare alle stragi di mafia di Palermo e non all'Europa unita? :(

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  6. Ok, sempre lì a rimarcare che sono 10 anni più vecchia di te! Ma ti sembra il modo?? :)

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    1. Scusa Simo, non lo faccio più...e poi tu sembri una ventenne 😅

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  7. Ah ah sono riuscita ad immaginarvi in quella smart Con la musica a palla.. Che cosa meravigliosa quell'età e I bei ricordi. Bellissimo. Post mi hai riportato ai miei 18...many years ago

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    1. Era un'età stupenda e spensierata... sembra ieri, ma era mezza vita fa :(

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  8. Pensa che nel 2004 io stavo proprio soggiornando a quell Club Med, che era la cosa piu' promiscua e insensata che abbia poi mai visto nella mia vita! Non capisco perche lo abbiamo chiuso visto che credo sia stato il club con piu' alto margine di tutta la compagnia! ci credo che non facevano entrare gli uomini... c'e' un solo motivo per andare a quell Club Med e ti assicuro e' sempre QUELLA cosa!!! :-)
    cmq dal titolo mi aspettavo qualche pazzia di giovinezza... invece e' stata proprio una bella semplice estate!

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    1. Effettivamente anche io ho il ricordo di un posto promiscuo, noi ci siamo tenuta a distanza dalla calca (ed eravamo anche sobrie, a differenza della quasi totalità dei presenti), ma hai ragione.

      Però devo confessarti che ad oggi ritengo essere da incoscienti l'andare in tre in una macchina da due posti, ma io sono una paranoica incredibile su queste cose!

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  9. Ciao, che bello leggere questi ricordi. Qualcuno ricorda il nome del locale difronte al lido salinelle? In stile afro mi sembra. Accanto a la voce del mare.

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