martedì 29 agosto 2017

Viaggiare con il cane: quando è il caso di farlo e quando no

Io e il Marito, che ai tempi era ancora Fidanzato, durante il primo anno insieme avevamo preso un'abitudine molto simpatica.
"Partiamo?"
"Dove andiamo?"
"Parigi?"
"Ok, dai".
Lo abbiamo fatto con diverse mete, sia in Italia che all'estero, stavamo fuori quattro o cinque giorni e non pensavamo a nulla. 
Poi è arrivato Fuffi che non è un cane normale, credetemi sulla parola (qui per saperne di più).
Fuffi è un cane che è stato abbandonato in un campo in mezzo al nulla, secondo noi da qualche cacciatore visto il posto dov'è stato trovato e visto il cane che è (ma non ne abbiamo la certezza) che non aveva neanche quindici giorni di vita. Era piccolo, molto piccolo e a stento apriva gli occhi.
La prima cosa che ha visto sono io che, ai tempi, lo allattavo. No, non gli offrivo la mia poderosa tetta, ma avevamo un biberon apposta per lui. Lui ciucciava e dormiva, non faceva altro.
Credo sia stato lì che si sia convinto che io fossi sua madre e che, alla bellezza di cinque anni abbondanti, non si sia fatto una ragione del fatto che non sono un cane, né tanto meno la sua vera madre, ma tant'è.
Aveva due mesi quando ha fatto il primo viaggio, da Roma a Palermo in macchina, passando -ovviamente- per la Salerno-Reggio Calabria.
Da allora, ce lo siamo portati ovunque, ma i viaggi last minute in giro per l'Europa li abbiamo presi e messi da parte.
Poi è arrivata anche Milly e lì altro che capitali europee. Milly era grossa e anche lei, che era stata prima per strada e poi in canile, si era convinta -seguendo a ruota il fratellino a pois- che io fossi la sua mamma (per saperne di più su Milly cliccate qui, ma sappiate che tutto quello che  ho scritto su di lei fa piangere). Milly è rimasta con noi due anni, durante i quali è stata tre volte in Sicilia e siamo sempre andati in nave per comodità.
Poi, ad un certo punto,  Fuffi è tornato ad essere cane unico.

Fuffi comincia a diventare completamente scemo quando vede che tiriamo fuori la valigia (o le valigie, comincia ad entrarci dentro e, se sono troppo piene, ci si siede vicino e quando ci giriamo le svuota.


Noi abbiamo deciso che il cane viene con noi senza se e senza ma.
É una scelta, a volte costosa.
Quando andiamo in Sicilia, prendiamo la nave e o facciamo tutto il viaggio in macchina.
Per portare il cane in nave (tratta Civitavecchia-Palermo o Napoli-Palermo) ci sono due opzioni: quella più economica è indubbiamente il canile ubicato sul ponte oppure esistono le cabine amici a quattro zampe che costano più della cabina normale. 
Noi scegliamo sempre l'opzione cabina e ci barrichiamo dentro visto che il cane non può entrare in nessuno dei luoghi comuni, bar in primis. 
Se è estate, passiamo molto tempo sul ponte esterno che a volte è anche carino con tanto di sedie e tavolini (in realtà, abbiamo avuto questa fortuna una sola volta nella vita, ma tant'è).
Io sono terrorizzata all'idea che finisca in acqua, il Marito dice che sono paranoica e finisce sempre che andiamo a poppa, io lo tiro su per farlo affacciare tenendolo stretto stretto, lui poggia le zampette sul bordo -si vede sporgere solo il naso gigante che ha- e guardiamo il mare. La gente intorno a noi ci indica e ci fa le foto, ma siamo abituati.
Il grande grosso problema che abbiamo in nave è che per convincere Fuffi a fare pipì negli spazi adibiti bisogna sedersi, verbalizzare col cane (e voi che vi credevate originali a farlo coi bambini di un anno) e pregare, ma spesso e volentieri non c'è verso. Lui se non c'è erba piuttosto si fa scoppiare la vescica, quindi prima di salire in nave facciamo passeggiate infinte al porto. E quando dico infinite, intendo davvero infinite.

Se invece decidiamo di fare quei 1000 km in macchina, il costo è assolutamente identico con o senza di lui. Anche in questo caso, quando traghettiamo da Villa San Giovanni a Messina saliamo sul ponte e guardiamo il mare. So che molti cani, quando viaggiano in auto, stanno male, ma non sono esperta perché i miei due cani non hanno mai avuto problemi.

Quando sono stata per mesi a Milano, il Marito veniva spesso a trovarmi, ferie permettendo. E, ovviamente, si portava dietro Fuffi. Venivano in treno, ai tempi c'erano per altro un sacco di offerte con Italo, ma il cane pagava fisso 50€ a tratta per stare comodamente sdraiato per terra ai piedi del Marito.
Quando erano lì, turni permettendo, andavamo spesso in giro per tutto il Nord Italia e, a volte, passavamo il confine con la Svizzera. Il cane veniva ovviamente sempre con noi, tra le esperienze più esilaranti della sua vita Fuffi può vantare quella della funicolare Como-Brunate e ritorno con tanto di padroni cretini che cercavano di spiegarli che lui non poteva stare seduto sui sedili per guardare il panorama, ma doveva stare giù.  E anche il bagno nel lago di Como credo gli sia piaciuto, compresa la parte in cui io cercavo di spiegargli che con i jeans io non sarei mai entrata in acqua quindi o andava da solo e forse sarebbe annegato (seguì elenco di storie di annegamenti di cani al lago) oppure poteva mettere a mollo solo le zampette. E considerate che lui di solito odia l'acqua, almeno tanto quanto io odio il lago.

Fuffi, per scelta nostra, non viaggia in aereo. Il motivo è semplice: per viaggiare in cabina con noi dovrebbe pesare massimo 10 kg (in questi 10 kg deve essere compreso, per altro, anche il peso del trasportino), oltre questo peso il cane viene imbarcato in stiva insieme ai bagagli.
Molti padroni dicono che per i loro cani non è un problema, ma io conosco molto bene il mio amato quadrupede e mai e poi mai lo mettetei in stiva con le valigie, chiuso in un trasportino , al buio. Morirebbe di crepacuore per la paura o per la disperazione. Ognuno fa poi le scelte che ritiene più opportune per se e per il proprio cane, ma questa è la scelta giusta per il mio.

Infine, bisogna dire ch le strutture alberghiere che accettano cani sono parecchie, ma una telefonata prima io la farei sempre. Spesso è applicato un sovrapprezzo, ma non è una regola fissa.

Qual è il bagaglio del cane quando viaggia?
Prima di tutto, noi ci portiamo sempre dietro il suo libretto sanitario con tutte le vaccinazioni in regola, ovviamente guinzaglio (due, quello più lungo e quello più corto, quest'ultimo utile da attaccare alle sedie quando ci si ferma al bar o al ristorante), pettorina (ho il cane nobile che vuole solo la Tre Ponti) e collare di scorta che non si sa mai. Alla pettorina è attaccata la medaglietta con nome e numeri di telefono che, secondo alcuni, non è necessaria, ma io temo sempre che se mai si dovesse perdere chi lo trova non porti a leggere il microchip. Inoltre, fuori regione non possono risalire alla banca dati con i nostri recapiti.
Sempre alla pettorina è attaccato un osso con dentro le bustine per raccogliere la cacca: un tempo era rosa, ma Fuffi lo ha fatto fuori e adesso è azzurro, abbinato a tutto il resto (io ci tengo a queste cose, è più forte di me).
Infine, ci portiamo dietro una ciotolina da viaggio che diventa piatta quando si chiude e una ciabatta che gli ha regalato la zia Ary e che lui trova meravigliosa, oltre ad acqua e cibo.
In macchina, abbiamo la sua cintura di sicurezza. 
Sarebbe bello se il mio cane entrasse nel trasportino, ma chi sostiene che tutti i cani lo fanno se abituati probabilmente non ha mai avuto un cane da caccia abbandonato quando non aveva neanche quindici giorni. Senza trasportino, in macchina serve la rete tra i posti anteriori e quelli posteriori.

É sempre il caso di portare il cane con se?
La risposta che ci siamo dati noi è no.
In alcuni posti Fuffi non viene perché non è il caso (ad esempio quando io vado a fare i controlli semestrali in ospedale e poi ci fermiamo in Costiera Amalfitana) o quando andiamo al mare perché soffre il caldo, ha paura delle onde e non gli piace la sabbia. In questi casi, se ne occupa -se manchiamo qualche ora- mia cognata.

E se invece stiamo via qualche giorno?
Fuffi non va in pensione, ci è rimasto una sola volta con Milly per meno di ventiquattro ore e non sono più riuscita a scollarmeli di dosso per un mese, mi seguivano ovunque (non che di norma non lo facessero) ed entrambi avevano la forfora, quindi per scelta non è una soluzione che adottiamo.
Come facciamo? Ehm, ecco: Fuffi ha due bellissimi nonni che lo amano e lo viziano: i miei genitori.
Se siamo a Palermo e decidiamo di andare via per qualche giorno (ma anche se stiamo via un solo giorno) se ne occupano loro: lo portano fuori, lo nutrono, lo coccolano e lo viziano. Mia madre sostiene che il cane preferisca mangiare pesce fresco che non i croccantini e credo che questo basti.
Se invece decidiamo di andare via qualche giorno partendo da Roma, i miei santi genitori fanno le valigie, vengono a casa nostra e si occupano del nipotino a quattro zampe.
Di solito, in realtà, vengono qualche giorno prima della nostra partenza e restano qualche giorno dopo il nostro ritorno. 
Mia madre e mio padre sono le uniche persone al mondo a cui non sento neanche la necessità di mandare un messaggio per sapere se è tutto ok (in realtà lo faccio lo stesso) perché mi fido ciecamente.
L'unico grande problema è che dopo due giorni con i miei, Fuffi vuole mangiare solo pesce spada e gamberi, ma ci stiamo lavorando. O almeno ci proviamo che con mia madre non è facile.
"Mamma, ma ti sembra il caso di dare il pesce fresco al cane?"
"Si"
"Ma..."
"Si"
"Io sono povera, poi non posso comprarglielo quando tu te ne vai"
"Ti mando io i soldi, povero Fuffino, ha dei pessimi genitori".

16 commenti:

  1. Anche noi abbiamo una cucciola abbandonata al canile da piccolina e a cui hanno anche tagliato la codina. Abbiamo provato a lasciarla in una pensione casalinga ma mi è tornata traumatizzata. Se rimaniamo via pochi giorni se ne occupano i genitori ma ormai sono anziani e acciaccati e non ce la fanno. Soluzione la portiamo con noi ma purtroppo la mia esperienza non è molto positiva perchè i posti che accettano gli animali non sono molti e sono cari. Poi comunque ci sono moltiposti in cui il cane non può entrare anche se ammesso nella struttura ad esempio piscina, bar e ristorante degli hotel ecc ecc e lei in camera senza di noi non ci sta quindi dobbiamo fare vacanze divise...è uno stress e infatti quest'anno siamo rimasti a casa e abbiamo risolto così.

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    1. Quando andiamo a Palermo andiamo dai miei, quindi il problema in quel caso non si pone. Poi da lì ci spostiamo per girare e non lo portiamo perchè, appunto, ci pensano i miei :)

      Concordo sul fatto che molte strutture, in generale, che ammettono cani più cari della media e che, in alcuni casi, ci sono dei problemi per portarli negli spazi comuni, quindi cerchiamo finchè non troviamo quello che ci piace e dove Fuffi può stare bene...ammetto però che non è sempre facile :(

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  2. Passo. É un impegno che non riesco a concedermi per ora. Distribuisco solo coccole ai gatti del quartiere (paraculi, sanno che si mangia...)

    Ciao :)

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    1. Un cane è un impegno enorme e, contrariamente a quanto molti dicono, anche abbastanza impegnativo a livello economico!

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    2. In compenso sono zia affezionata del cocker di una mia cara amica
      E' tonto, ma adorabile

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    3. I cocker che conosco sono quasi tutti tonti... che sia la razza?

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  3. Che tremendo! Peggio di un bambino. I cani ti inteneriscono, soprattutto quando sono tanto tonti.

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  4. Io ho grandi difficoltà con i cani. Ci provo a non trasmettere le mie paure ai miei figli ma devo proprio farmi violenza perché nonostante la mia voce dica "dai accarezzalo, guarda che bello, non fa niente", io divento rigida come un bastone. Mi piacciono tanto i cani ma devono stare almeno a un metro e mezzo da me.

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    1. Se posso: ma è successo qualcosa che ti ha "traumatizzata"?

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    2. Non lo so proprio. Da piccola ricordo che un cane si è attaccato ai miei pantaloni però non credo sia quello, mah

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    3. Non che sia proprio piacevole se un cane ti si attacca ai pantaloni 😁

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  5. Fuffi è proprio un bel nome per un cane!

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    1. Dici? Io mi pento e mi dolgo ogni giorno per avergli dato questo nome 😁

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  6. vivo in simbiosi con RDog, la mia vita, la luce dei miei occhi, quindi vacanza non è tale se non c'è lui.
    ammetto di averlo lasciato a casa con "i nonni" qualche volta, ma non è mai stata cosa semplice... anzi... spero che, presto, viaggiare in aereo con lui possa diventare fattibile!

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    1. Anche io spero prima o poi di poterlo portare in aereo senza problemi, ma ho il timore che non ci riusciremo mai (non per scelta ovviamente, ma perché in stiva non ce lo metto e in cabina non ci può venire) :(

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