martedì 27 giugno 2017

Perché Anzio è famosa? E perché io consiglio di andarci?

"Perché Anzio è famosa?" è una domanda che vi siete fatti anche voi, vero?
Magari l'avete sentita nominare per caso e vi siete chiesti quando ne avevate già sentito parlare.
Avete presente quelle cose che sapete -perché fidatevi lo sapete- ma sono sepolte da qualche parte nei cassettini della memoria? 
In ogni caso, per chi non lo sapesse, Anzio è famosa per lo sbarco degli alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Si, è per questo che il nome vi era familiare.
Se siete poco poco meno colti, ci passava le vacanze uno tra Babi e Step -scusate, ma non ricordo chi- anche se, ecco, la Seconda Guerra Mondiale fa parte degli argomenti dell'istruzione di base.

Io comunque amo Anzio: mi piace da morire, è uno dei posti più belli del litorale romano.
Il mare è quello del litorale romano, appunto, quindi ecco, non vi aspettate chissà che cosa, però l'acqua è più pulita che altrove, la sabbia non è particolarmente scura, la spiaggia pullula di simpatici granchi pronti ad azzannarvi le dita dei piedi, si mangia dell'ottimo pesce fresco (alla faccia del marito vegetariano) e ci sono tante bellissime bancarelle (che io adoro).
Tutto questo d'estate, d'inverno dubito ci sia qualcosa, a parte il mare che dovrebbe rimanere lì, ma sai mai.

Mettici quindi una domenica pomeriggio e un'amica storica che ti conosce come le sue tasche e la malsana idea (di entrambe, eh) di voler fare una gita a Civita di Bagnoreggio sotto al sole cocente che già, detta così, provoca svenimenti e cali di pressione.
"Ma se andassimo ad Anzio?"
Considerate che lei a Roma ci è venuta a vivere da poco, eh. É venuta per me, anche se non lo dice. Erano anni che le rompevo le palle: "Ti prego, ti prego, ti prego, vieni a vivere a Roma". E alla fine, mi ha accontentata.
Comunque, alla fine Anzio fu. Mi sono giocata la carta del pesce fresco.

Io di solito vado in spiaggia, ci sono tantissimi stabilimenti uno più carino dell'altro, per due lettini e un ombrellone siamo sui 30€ che a me prende malissimo pagare queste cifre, ma tant'è.


 Se per caso non avete voglia di andare in spiaggia (sappiate che io vi capisco, fa caldo, si suda e c'è la sabbia che si infila ovunque), una buona idea può essere quella di camminare sulla spiaggia al tramonto quando non c'è praticamente più nessuno.







Se proprio non vi piace camminare sulla sabbia, una cosa da vedere c'è ed è il cimitero americano.
É davvero curatissimo, fa quasi impressione: ci sono le tombe di tutti coloro i quali sono morti lì tra il 1939 e il 1945, anche se in realtà sarà anche il cimitero americano, ma di americano non c'è seppellito praticamente nessuno, sono quasi tutti inglesi (ma questo è un dettaglio).
C'è anche un libro con le firme di tutti i visitatori, io e la mia amica ci siamo perse a leggere i commenti perché proprio prima di trovare il libro pensavamo a come -per i parenti di questo soldati- dovesse essere stato difficile venire fino ad Anzio sulla tomba dei loro cari.
E invece ci sono tanti commenti di nipoti, figli, parenti a vario titolo. Fa riflettere, ma non metto bocca sulle riflessioni di ognuno perché siamo tutti diversi. Per fortuna.


É curioso che dopo aver visitato il cimitero, arrivate in spiaggia, ci siamo trovate davanti questo soldatino abbandonato a riva.


Se avete voglia c'è anche il Museo dello Sbarco, noi però non ci siamo andate perché ci siamo lasciate distrarre dalle bancarelle piene di collane bellissime.

Il cibo merita tantissimo.
Se andate al porticciolo, ovunque vi giriate ci sono ottimi ristorantini di pesce. E il pesce merita, oh se merita.


Noi abbiamo scelto l'Asticiotto perché a me piaceva il nome. Cibo ottimo e prezzi bassissimi che per dirlo io che sono abituata a mangiare pesce in Sicilia dove praticamente te lo tirano dietro, vuol dire che si paga proprio poco.





Su circa venti portate di antipasto e due primi, sono riuscita a fotografare solo questi perché avevo troppa fame.
L'ho già detto che il pesce era buonissimo? E freschissimo? E che si paga pochissimo?

Quello che non ho detto è che il personale di sala non si è perso d'animo quando sono stati informati delle mie allergie e anzi, hanno sistemato alcune portate degli antipasti per permettere anche a me di mangiare. E credetemi che non è da tutti.

Da non sottovalutare il fatto che andando ad Anzio il fine settimana potrete anche passare il tempo  seduti sul muretto del lungomare guardando flora e fauna del luogo: le risate, in molti casi, sono assicurate.
(Lo so, sono una persona orribile, vado a mettermi faccia il muro per venti minuti).



10 commenti:

  1. Grazie per questa bella guida su Anzio! Città di una mia carissima amica,in cui però non sono mai stato (ancora). Proprio carina :)

    RispondiElimina
  2. È verooooo, era un nome sepolto nella memoria senza sapere il perché, ora ricordo.
    Bella al tramonto.

    RispondiElimina
  3. Cara Gilda, il mio difetto è che credo quasi sempre, intanto ti ringrazio di averci illustrato tanto bene la spiaggia di Anzio, le foto poi documentano il vero valore di questa bella località.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te per aver letto questo post.
      Un grande abbraccio 😚

      Elimina
  4. Grazie per la tua insolita simpatica di Anzio. Mi piace molto il tuo Blog, e' effervescente e ricco di stimoli! Mi piacerebbe aggiungere un po' del tuo colore al mio.... ma lo so che e' un'impresa titanica. Complimenti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille!!
      E comunque mica è un'impresa titanica, se può servire qualche idea scrivimi :)

      Elimina
  5. Ups... insolita e simpatica guida di...

    RispondiElimina