domenica 12 febbraio 2017

Swedish for dummies

Il mio cellulare squilla continuamente, arrivano decine e decine di messaggi ogni giorno, molti dicono la stessa cosa ovvero che faccio venire voglia di visitare Stoccolma.
Il più bel messaggio che ho ricevuto oggi diceva qualcosa tipo: "Ok, bella Skansen, bello l' ufficio, bello questo e quest'altro, ma torna presto che mi manchi". Ho sorriso, mi ha fatto così tanto piacere leggere quel messaggio che ho cominciato a pensare.
Sto documentando tutto quello che mi succede e tutto quello che vedo, probabilmente sto anche un po' esagerando.
La verità é che vorrei riuscire a ricordarmi ogni singola emozione provata, ma mi conosco e so che non sarà facile.
Stoccolma è una città meravigliosa, mi vergogno a dire che ero convinta fosse una città noiosa. Mi vergogno da morire.
Ero anche convinta che gli svedesi fossero freddi.
Oh so cosa state pensando: "Sei lì solo da una settimana". È vero, verissimo. Una settimana non é niente, proprio niente. 
Servono anni per capire davvero un posto, lo so.
Ho incontrato persone di ogni nazionalità. Molte di queste persone sono nate in Svezia, vivono da sempre in Svezia, ma se gli dici che sono svedesi potrebbero ucciderti. Qui sono tutti molto orgogliosi delle proprie origini, qualsiasi esse siano.
Sono molto critici nei confronti di questo paese, odiano il fatto che l' inverno sia così lungo e buio.
Il  loro vero problema è il buio ripetono sempre: "winter is so dark". E non esagero quando dico che lo ripetono sempre, credetemi. 
Diverse persone mi hanno spiegato che il corpo ha bisogno di luce e sole, è una cosa molto importante per loro.
Si lamentano spesso del freddo, lo soffrono in modo clamoroso, addirittura più di quanto possa soffrirlo io che sono felicissima del fatto che qui l' umidità non esista. -10° sono -10° reali, non -10° sulla carta e -50° percepiti.
Si lamentano parecchio del costo della vita e del fatto che le tasse siano molto alte. In realtà, la tassazione é più bassa che in Italia (si sono la solita curiosa che fa domande invadenti),  ho persino cercato di spiegare il discorso delle aliquote, ma ecco, non è stato facile. In ogni caso, una volta pagate le tasse (che paga l'azienda per i lavoratori dipendenti, esattamente come in Italia), loro non pagano più nulla. Ma siccome tutto il mondo è paese, in molti si lamentano del fatto che devono pagare l' affitto (che è costoso da morire) senza avere aiuti dal governo per farlo.
La prima cosa che mi è venuta in mente è stata di cercare di spiegare la questione ticket sanitari, ma non è stato facile nemmeno questo. L' ho fatto perché volevo fargli capire che loro si lamentano, ma c' è chi sta peggio. 
In ogni caso, quando si parla di queste cose, alla fine tornano sempre sullo stesso argomento: "winter is so dark", così a caso.
Ad un certo punto ho iniziato a dirlo anche io, ho anche insegnato a qualcuno a dirlo in italiano così possono ripeterlo in più  lingue che magari il Dio del clima non parla svedese, ma italiano e se li sente può fare qualcosa.
Gli svedesi che ho incontrato sono tutti molto disponibili e aperti, ho fatto un paio di gaffes facendo domande inopportune (involontariamente, giuro), ma sono appunto molto open mind  e non hanno nessun problema a raccontarti i cavoli loro, anche quelli che un buon italico non racconterebbe ad un quasi estraneo manco sotto tortura.
Lo svedese é una lingua germanica, quindi anche loro sembrano sempre incazzati quando parlano. Non so come sia possibile, ma è da venerdì che quando sento parlare in svedese i miei colleghi, rispondo in inglese. Qualcuno ha pensato che la storia che non capisco lo svedese sia un bluff e me l'ha pure detto, ma ecco, devo dire che come lingua è abbastanza intuitiva (negherò per sempre di aver scritto questa cosa).
La verità é che io continuo a non capire nulla, ogni tanto capto qualche parola e dico cose a caso. 
In molti mi hanno chiesto di parlare italiano e di insegnargli qualcosa perché trovano la nostra lingua molto musicale, ho beccato anche un mio collega che provava a tradurre le frasi più disparate con Google traduttore, per poi riferirmele. Ad oggi, quasi tutti dicono "cazzo", sono molto fiera di questo.
Loro, per ricambiare il favore, mi fanno ripetere parole a loro scelta in svedese, quindi adesso so dire ciao, via, metropolitana e qualcos'altro. Certo, mi correggono continuamente la pronuncia, ma c'è sempre tempo per imparare.
E infine: Stoccolma è una città molto ordinata e pulita, ma non é perfetta.
A parte il fatto che passano con il rosso (a piedi fa freddo per aspettare il verde, mi hanno spiegato), buttano ovunque i mozziconi di sigarette e non sempre rispettano i divieti.
Oggi ho anche avuto il piacere di fare amicizia con un topo morto, probabilmente di freddo.


Ho anche avuto il piacere di incappare nella mia prima manifestazione in Svezia, estremamente ordinata. Mi hanno anche dato un depliant, ma l'unica parola che ho capito era Kurdistan. 

16 commenti:

  1. Mi hai sfatato un mito, pensavo fosse un'abitudine italica attraversare con il rosso.

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    1. Anche io (e la cosa divertente è che io sono terrorizzata all' idea di farlo e ho bisogno che mi tengano per mano 😂)

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  2. ...il nord Europa mi ispira moltissimo, e la Svezia non fa minimamente eccezione...
    invidio la tua permanenza in quel posto bellissimo

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    1. Invidierò anche io me stessa a breve :D
      Io comunque a differenza tua non avevo mai considerato granchè i Nordics, ma mi sto ricredendo eccome :)

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  3. E' abbastanza normale che le prime parole che impari in una lingua straniera siano le parolacce; il guaio è che spesso vengono ripetute in circostanze sbagliate! Immagino che Stoccolma dev'essere molto bella, magari d'estate (io soffro quando fa freddo o c'è poca luce). Un abbraccio

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    1. Vero a sedici anni, mica a trenta e più in un ufficio 😂
      Comunque si, è molto bella, fa freddo, ma è sopportabile in realtà.
      Il problema luce è più a Dicembre/Gennaio quando hanno cinque ore scarse di luce al giorno...

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  4. Ogni mondo è paese.....anche li passano con il rosso, mozziconi di sigaretta per terra..........chissà se lasciano per terra anche la cacca dei cani.
    Non parlare di topi, un topo mi è entrato nel motore dell'automobile e mi ha rosicchiato i fili, ora la macchina è dal meccanico vediamo il costo.

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    1. Sai che ho pensato anche io "chissà se lasciano per terra la cacca dei cani" e ho iniziato a farci caso? Per il momento l'ho sempre vista raccogliere, ma chissà: probabilmente ci sarà anche qui qualcuno che se ne frega :)
      Mi sa che è un bel danno, sei già la terza in pochissimo che sento con lo stesso problema.

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  5. Freddo e buio non fanno per me, io mi teasferirei prima di subito in un paese col sole e caldo tutto l'anno.
    Quello che non sopporto di chi fuma è proprio il fatto che buttano ovunque i mozziconi, se li portassero a casa loro...li buttassero per terra in casa loro.

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    1. Io fumo, ma cerco di essere civile perché come dici tu non butterei mai le cicche sul pavimento di casa mia, quindi non vedo perchè devo farlo per strada :)
      A me il freddo piace, il problema mi sa che qui è più il buio..

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  6. Io purtroppo su Stoccolma non riesco ad essere obiettiva. Lunghissimi e freddissimi i tre anni che ho trascorso lì.
    Ha però tantissime cose positive e gli svedesi come popolo anche. Cose risapute, ma che finché io non ho toccato con mano mi sembravano impensabili: il rispetto del lavoratore, il rispetto della parità e dell'uguaglianza dei sessi, la gentilezza nei confronti dello straniero.
    Certo, come giustamente osservi tu, stare una settimana non è starci per anni, e neanch'io che ci sono stata più di tre anni sento di aver capito l'essenza della Svezia.
    Con la distanza sto iniziando a fare pace con tante cose che mi avevano fatto male quando abitavo lì (il silenzio è una di queste, quando fai il passaggio da "turista" a "residente" ti rendi anche conto che la cordialità difficilmente si trasforma in amicizia e che il tempo climatico è veramente il boss supremo! Molti mi avevano detto -ma io non ci credevo- che gli amici che ti fai ti chiameranno per uscire solo da maggio a settembre. Ho dovuto scoprire che era proprio vero!). Detto questo, spero che tu continui a fare quest'esperienza bellissima.
    E' davvero illuminante provare a vedere cose che si sono vissute dagli occhi di un altro e scoprire come cambiano.

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    1. Stoccolma è bellissima, ma indubbiamente molto complessa.
      Io ho ricevuto una fantastica accoglienza, ma io ho anche un carattere molto particolare, sono molto "amicona" (a meno che non mi stai sulle palle a pelle) ed è sicuramente più semplice per me.
      I miei colleghi escono insieme di norma e, in generale, ognuno ha il loro gruppo di amici, escono anche d'inverno, ma sia mai uscire da lunedì a giovedì. E comunque, tutti mi hanno detto che ok uscire, ma per stare in posti chiusi o in casa di qualcuno, in giro a caso non esiste proprio d'inverno(ed effettivamente ha senso).
      Considera comunque che qui mi aspettavano da quasi due mesi, praticamente sono stata annunciata come manco Gesù alla Madonna e questo ha influito tantissimo.

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  7. Ho recuperato tutti i tuoi post precedenti per capire come ci eri finita in Svezia. Dico solo una cosa: Beata te, ti stò invidiano un sacco, sappilo! :)

    the smell of friday ☕

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    1. Non sei la prima che me lo dice 😂
      Direi che si, ho avuto una gran botta di fortuna!

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  8. Gli inverni lunghi non fanno per me. Sopporto poco quello sardo.
    E ho detto tutto

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