domenica 13 settembre 2015

Verona: quando i giapponesi ci hanno sopraffatto

"Andiamo a Verona?"
"A vedere casa di Giulietta?"
"Si"
"Andiamo!"
È iniziata così la nostra gita a Verona.
Io c'ero già stata, avevo la coinquilina veronese e poi, l'ho già detto che mio padre è veneto?
Comunque, arrivati in Veneto ci ha accolto una scritta fatta con una bomboletta spray che recitava "Veneto libero, W Salvini". Io sono scoppiata a ridere, non ero a conoscenza del fatto che i veneti reclamassero l'indipendenza.
Prima tappa, ehm, devo proprio dirlo? Va beh, lo dico. Prima tappa: Bentegodi. No, non affaticatevi a cercare su Google cosa è il Bentegodi, ve lo dico io. E' lo stadio.
Siamo due persone problematiche io e Fidanzato e, quando andiamo da qualche parte, la prima cosa che andiamo a vedere è sempre lo stadio. Bruttino, per carità, ma fa quasi 45.000 posti, il che è significativo se si pensa che i tifosi presenti allo stadio di solito sono dieci.
Ok, ciao Bentegodi, ci hai deluso quasi quanto il Marassi, ma non ti serbiamo rancore.
A quel punto, ci siamo diretti verso l'Arena e ovviamente visto che siamo fortunati la sera era in programma la finale del Festival Show (che non so esattamente cosa sia, ma va bene così) e mentre ci aggiravamo per Piazza Brà abbiamo potuto deliziarci con le prove di Anna Tatangelo. E quando ci ricapita? Non so se ci fosse anche D'Alessio, ma abbiamo preferito non indagare.

Verona è una città bellissima, a me piace molto, sarà che era una bellissima giornata con un sole caldo e nemmeno una nuvola, ma ho l'ardire di dire che è una delle città italiane più belle.
Abbiamo passeggiato, mangiato un gelato buonissimo(non mi abituerò mai al gelato venduto a palline, ma tant'è), abbiamo trovato una ragazza gentilissima che ci ha dato una ciotola con l'acqua per Gnappo che è l'unico cane al mondo non in grado di bere dalla bottiglia e poi ci siamo diretti verso casa di Giulietta, passando per Via Mazzini, che è la via dei negozi.
Arrivati da Giulietta, io mi sono soffermata a leggere le scritte dei tanti innamorati passati da lì, mentre Fidanzato si lamentava:"Non hai portato un pennarello?"
"Ehm, no"
"Ma se non scriviamo il nome, poi magari non saremo mai come Romeo e Giulietta"
Non sono sicura che la cosa mi dispiaccia. Tanta stima per Romeo e Giulietta, sia chiaro, ma io la loro fine non la voglio fare. Si, non metto in dubbio che il loro amore era puro, sincero e forte, ma io non sono invidiosa dell'amore delle altre coppie e preferisco non emularle, sai com'è.
A quel punto, era d'obbligo la foto con la statua di Giulietta.
"Fidanzato, avvicinati alla statua e tocca una tetta che ti faccio una foto"
"Ok, amore"
Nel frattempo, però, è arrivato un giapponese che doveva/voleva fare la foto. E che fai, non lo fai passare il simpatico giapponese?
Solo che poi è arrivato un altro giapponese, poi una giapponesina, poi un altro e un altro e un altro. Cento giapponesi. No che dico, cento: saranno stati duecento. O forse di più.
Sono arrivati a poco a poco, ma si conoscevamo tutti.
"Fidanzato, infilati, manda avanti Cane Gnappo"
I giapponesi non sono si sono fatti intimorire da dieci kg di cane muccato e avanzavano più decisi che mai verso la tetta di Giulietta, armati delle loro macchine fotografiche.
Accanto a noi c'erano dei ragazzi italiani, anche loro convinti del fatto che sarebbero riusciti a battere sul tempo i giapponesi per avere sta cavolo di foto mentre palpeggiavano la cara Giulietta, ma niente. Non c'è stato verso, ci siamo dovuti arrendere all'armata nipponica. Anche perchè aumentavano a dismisura, praticamente tutti gli abitanti di Tokyo erano lì, nel cortile di casa di Giulietta a Verona.
Ed é stato a quel punto che mi sono distratta un attimo.



Sia chiaro: noi abbiamo sempre portato i nostri cani con noi, prima tutti e due e poi, quando Cane Nero se n'è andato, solo Gnappo. Sono due cani che sono stati abituati a viaggiare, ad andare in giro e a comportarsi bene nei luoghi affollati. Gnappo ha fatto il suo primo viaggio (1000 km in macchina, passando per la Salerno-Reggio Calabria) che aveva appena due mesi e lo sa che, quando si è in giro, non si raccatta cibo perchè il cibo ce l'abbiamo anche a casa, non si salta addosso alle persone per fare le feste perchè dobbiamo fare credere che siamo ferocissimi, non dobbiamo slinguazzare gli estranei perchè noi siamo cani puliti, ma gli altri chissà e soprattutto dobbiamo stare buoni.
Sentivo una vocina graziosa ripetere "So cute", ma non capivo cosa ci fosse di cute nell'avanzata degli occhi a mandorla, ma poi ho capito.
Di cute c'era lei che stava dividendo un cono gelato con Cane Gnappo che in barba a tutte le nostre regole alimentari, stava sbafando il gelato alla crema: una leccata lui, una leccata l'inglesina (o americana, non è dato sapere). Quando è finito il cono, Cane Gnappo ha iniziato a leccare la faccia dell'inglesina (che avrà avuto almeno venticinque anni, non era una bambina) che, a sua volta, ha chiamato a raccolta i presenti per mostrare quanto cute fosse quel delinquente del nostro cane. A quel punto, (quasi) nessuno fotografava più la tetta di Giulietta, ma il soggetto tanto ambito per una foto era diventato Gnappo che leccava la faccia della tizia.
"Ehm, Fidanzato forse é il caso che andiamo via"
"Gnappo, andiamo, sbrigati"
L'inglesina intanto aveva smesso di dire cute e aveva preso a dirci thank you, thank you come se le avessimo regalato un intenso momento di gioia.
Intanto io pregavo tutti i santi affinché al cane non venisse la diarrea.
Seminati i giapponesi, l'inglesina e i fan di Gnappo, ci siamo diretti a Piazza Erbe che è la piazza più antica di Verona ed è veramente stupenda. Io ho trovato la mia casa ideale che voglio assolutamente comprare un giorno (e no, non chiedetemi cosa me ne faccio di una casa a Verona, a tutti serve una casa a Verona), Fidanzato e Gnappo intanto facevano i fighi in un bar bellissimo.
Ed é stato a questo punto che una telefonata improvvisa ci ha costretti a rientrare in fretta e furia.
Io volevo salutare un'amica che abita a Verona che chissà quando avrò l'occasione di vedere una prossima volta, ma non avevamo scelta.

4 commenti:

  1. forse era meglio se ignoravi la telefonata.Era meglio quando non c'erano i cellulari

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  2. Oh mamma....la scena dell'inglese che si mangia il gelato con Cane Gnappo è memorabile!!!
    Cane Gnappo batte Giulietta: 1-0!
    :)

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    1. Che poi eh, io adoro Gnappo eh,ma dividere il gelato con lui, una leccata io e una lui, non lo farei mai... Pensa te come stava questa :P
      Sta spopolando in questo periodo,ci ferma un sacco di gente per dirci che è un cane figo... ha preso tutto da me ovviamente!

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