venerdì 1 maggio 2015

Milano a ferro e fuoco

Stamattina io e Fidanzato -appena arrivato in quel di Milano- abbiamo deciso, visto anche il maltempo che ci ha impedito di pensare anche solo lontanamente a una scampagnata, di andare in centro a fare due passi.
Milano è una città che a entrambi piace molto, almeno per quello che abbiamo visto fino adesso. Molto elegante, aria da capitale europea, così diversa da Roma da averci fatto innamorare.
Il colpo di fulmine di Fidanzato è stato lo stadio Meazza, a San Siro, ma gli piace molto anche il resto, giuro.

Nei nostri programmi c'è anche quello di andare all'Expo.
Probabilmente, se il lavoro fato non mi avesse portata a Milano, non ci avremmo nemmeno lontanamente pensato di andare, ma visto che sono qui, ci siamo detti Perchè no?.
A parte che c'è cibo e dove c'è cibo, di solito, ci siamo anche noi, dubito che mi ricapiterà a breve di trovarmi nella città dove si svolge l'Esposizione Universale, quindi si va.
Non oggi che è il primo giorno, ma si va.
Anche se costa un pò, anche se non mi sono piaciute le politiche di assunzione -l'Expo avrebbe dovuto dar lavoro a migliaia di persone, ma molte di queste persone in realtà sono volontari o hanno uno stipendio da fame- noi all'Expo ci andremo. E dopo averlo visitato, esprimeremo un parere in merito.
Magari è il posto più bello e organizzato del mondo, chi lo sa.


A qualcuno, però, l'idea dell'Expo non è piaciuta, cosa lecitissima ovviamente.

A quanto pare, molte delle persone che sono contro Expo, hanno un risentimento nei confronti delle grandi opere, contro lo sfruttamento del territorio e altre cose del genere.
Ho cercato in giro e purtroppo non ho trovato delle spiegazioni dietro a queste motivazioni, ma di solito sono molto aperta a qualsiasi pensiero altrui, quindi va bene così.
Va bene così finchè, le proprie ideologie, non creano un problema a qualcun altro.
Oggi Milano è stata distrutta. Siccome siamo contro lo sfruttamento del territorio, distruggiamolo sto benedetto territorio. Mi sembra sensato e intelligente. Un ragionamento che non fa una piega.
Se qualcuno conosce la persona a cui è venuta in mente questa cosa, vi prego, presentatemela che voglio stringergli la mano.
Io sono abbastanza intollerante nei confronti delle manifestazioni -sarà che vivo a Roma dove ci sono dieci manifestazioni al giorno che mettono a dura prova i miei nervi quando devo andare al lavoro e non posso farlo perché rischio di essere presa in pieno da una bomba carta- ma ritengo comunque sacrosanto il diritto di manifestare o di scioperare o di qualsiasi altra cosa che sia pacifica. PACIFICA, appunto.
E' un pò come quando litighi con qualcuno e invece di alzare la voce, gli spieghi le cose con calma serafica: nel 90% dei casi, in un primo momento si arrabbierà ancora di più, ma sicuramente si arriverà a una soluzione.

Che una città venga devastata, però, non lo ritengo sacrosanto.
Non ritengo un diritto di quattro scalmanati con il volto coperto quello di bruciare la macchina di qualcuno che magari, per potersela comprare ha dovuto chiedere un prestito o rinunciare a qualcos'altro. O che magari, domani, non saprà come andare a lavorare perché il posto di lavoro non è servito dai mezzi pubblici e non ha la possibilità di comprare una macchina nuova.
Non ritengo nemmeno un diritto incendiare un negozio, rischiando non solo di fare male a (o ammazzare) qualcuno, ma creando dei danni materiali non indifferenti. Magari quel negoziante domani sarà costretto a chiudere perché non ha la possibilità di far sistemare i danni o comunque perderà una buona fetta di guadagno mentre aspetta che i danni vengano riparati. E no, con me non attacca la storia del :"Se è un negozio di una grande catena, che vuoi che sia, loro sono pieni di soldi". Saranno anche pieno di soldi, non lo metto assolutamente in dubbio, ma dentro quel negozio di una grande catena, ci sono delle persone che lavorano: persone che probabilmente hanno bisogno di quello stipendio per pagare il mutuo, per mantenere dei bambini o per qualsiasi altra cosa e che, siccome il negozio è stato bruciato, potrebbero perdere il lavoro.


Ho letto su Facebook, dei commenti che dicevano che i pezzi di m***a, come sono stati definiti i distruttori, non sono loro, ma i mafiosi che ci sono dentro Expo.

Ora, premesso che, qualora fosse vero (cosa che non metto in dubbio, ma che di fatto non so), è giustissimo condannare mafiosi e compagnia bella, ma non riesco proprio e pensare che l'unico modo per contrastare eventuali mafiosi sia bruciare la macchina o il negozio di una persona comune, per bene, che ogni mattina si alza e va a lavorare.

Tra l'altro, i manifestanti, a quanto pare, erano talmente convinti di quello che stavano facendo che, nel caos generale, hanno abbandonato abiti neri, passamontagna, maschere antigas e si sono mischiati alla gente comune di modo che nessuno potesse riconoscerli.
Lo chiedo a voi manifestanti: siete talmente convinti che quello che avete fatto è giusto che non avete nemmeno il coraggio di assumervi le vostre responsabilità mischiandovi alla gente comune alla quale, un minuto prima, avete distrutto l'auto o il negozio?

4 commenti:

  1. e speriamo che a qualche potente non venga in mente di accusare i poliziotti di essersi comportati male!!!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Succederà sicuramente!
      E,secondo me,tra qualche mese,la gente dimenticherà cosa è successo e darà cmq la colpa alla polizia!

      Elimina
  2. Veramente sconvolta e schifata! Ma questi non sanno nemmeno cosa sono le ideologie ma hanno solo voglia di distruggere e sentirsi "grandi", tanto poi sanno che resteranno impuniti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pienamente d'accordo con te!
      Se avessero davvero delle ideologie farebbero di tutto per portarle avanti mettendoci la faccia..di certo non si "limiterebbero" a distruggere tutto!

      Elimina