domenica 17 maggio 2015

Da grande voglio fare la giornalista #2

Ieri non ci avevo pensato.
È un capitolo della mia vita che avevo rimosso.
E poco importa se me l'avevano ricordato poco tempo fa . Io l'avevo rimosso di nuovo.
Ebbene si, sono stata giornalista. Del giornalino del liceo per essere precisi.
Quando andavo a scuola, a me piaceva studiare.
Mi piaceva un pò meno recarmi fisicamente a scuola, la mattina presto per giunta, ma ero comunque uno che non faceva assenze e che tutto sommato la scuola la sopportava.
La mia scuola era una scuoletta, intesa non come una scuola di serie B, ma come una scuola piccola dove, bene o male, ci conoscevamo tutti.


Ad un certo punto, abbiamo avuto la brillante idea di fondare un giornale della scuola. Correva l'anno 2003.
Aveva un sacco di rubriche fighe e ce le eravamo divise: c'erano  rubriche che parlava di sport, di pettegolezzi, di musica, di film e sicuramente di qualcos'altro che adesso, a distanza di dodici anno ho rimosso.
Riunione di redazione, sapere per conoscersi bene, poi ognuno ha scritto il proprio pezzo e siamo passati alla fase impaginazione e stampa.
Orgogliosissimi del nostro lavoro, abbiamo distribuito le copie che sono state molto apprezzate da tutti, soprattutto dai professori e dal preside il consiglio dei professori riuniti, il preside, il WWF, i vigili del fuoco e la polizia penitenziaria hanno ordinato di ritirare immediatamente perché, ecco, diciamo che non avevano gradito la rubrica dei pettegolezzi.

Ma guarda te: studenti volenterosi (vi assicuro che in quella redazione improvvisata c'erano delle belle teste, gente che comunque adesso non è in giro per le strade a spacciare cocaina, ma anzi di strada ne ha fatta) creano giornalino e loro che fanno? Censurano.
E non solo censurano, ma vietano anche qualsiasi altra uscita del giornalino, il ritiro immediato di tutte le copie (roba che nel frattempo erano arrivate pure alle scuole vicine e ce le siamo dovute fare ridare).
Fine ingloriosa del giornalino della scuola e, inconsciamente, anche della mia carriera di giornalista. Sarà stato per quello.
E se vi state chiedendo come faccio ad essere in possesso della copertina se tutte le copie sono state ritirate... Beh, evidentemente non sono state ritirare tutte.
Evidentemente ce n'è ancora una giro. Toccherebbe fotocopiarla e distribuirla davanti la scuola. Chissà come la prenderebbero.

6 commenti:

  1. Anch'io ho bei ricordi di un progetto simile a scuola, ma a noi la censura per queste cose la operarono a monte quindi visse per tutto l'anno scolastico

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    1. Anche voi censurati?? Chissà perchè c' era tutta questa censura,a distanza di anni non me lo spiego!

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  2. Ma dai, non è giusto! Ma cosa avevate scritto di così scabroso per essere censurati?

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    1. Pettegolezzi su dei debiti formativi,niente di particolarmente eclatante in realtà.
      Un' altra cosa che diede fastidio fu la versione originale della copertina: la signorina che vedi aveva in mano una foglia di maijuana.

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    2. non ricordi bene. Quella era una scuola molto democratica. Il motto del preside era:"Le cose si devono fare come dico io,altrimenti non si fanno" Più democrazia di così.......

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