Io c'ero quando i tifosi del Feyenoord hanno distrutto Roma.
Non vado mai in centro -se ci vado è solo per motivi di lavoro- ma quel giorno c'ero.
Ero seduta sui gradini del Palazzo delle Esposizioni in Via Nazionale e stavo mangiando un panino, in attesa che arrivasse l'ora del mio appuntamento di lavoro.
E sono arrivati loro: i tifosi del Feyenoord.
Saranno stati un centinaio e facevano casino. Erano ubriachi. E non era necessario essere una maestra di sbronze per rendersene conto.
Poi un genio ha detto Forza Roma e si sono picchiati. Sarà durato dieci minuti, non lo so, ma io mi sono data alla velocità della luce come mi ha insegnato Fidanzato: "Se si picchiano, tu vattene. Chiama la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco, le SS, ma vattene. SUBITO".
Me l'ha insegnato quando dopo Roma - Cagliari 2-4 i tifosi hanno contestato Zeman e noi eravamo lì in mezzo perché stavamo uscendo dallo stadio per tornarcene a casa. E anche in quel caso, ci eravamo dati.
Sono andata al mio appuntamento e poi ho percorso a piedi tutta Via Nazionale fino ad arrivare ai Fori Imperiali. Era una bella giornata di sole e a me piace camminare a piedi.
Di fronte ai Mercati di Traiano ho tremato. C'è un pub e lì davanti decine e decine di tifosi olandesi bevevano birra come se non esistesse un domani. Io non sono troppo sveglia, ma che fossero molesti e che stessero facendo casino l'ho capito subito.
Volevo arrivare fino a Piazza del Popolo, passando per Via del Corso, ma ho deciso di prendere l'autobus e tornarmene a casa e, col senno di poi, per una volta il mio istinto ha avuto ragione.
Le immagini di Piazza di Spagna le ho viste al tg, su internet, sui giornali.
E sono rimasta sgomenta.
Roma è la mia seconda casa, la città che mi ha dato l'amore, i miei due cani, delle amiche stupende.
E amo perdermi per le sue vie, per i suoi parchi.
Mi piace sentire i profumi di Trastevere e di Campo dè Fiori.
Ma no, non mi piace l'odore di piscio olandese.
La Barcaccia ha danni permanenti. PERMANENTI. Che non potranno essere recuperati.
A me quella fontana non è mai piaciuta particolarmente -a Roma ce ne sono di molto più belle- ma fa parte dei nostri tesori. Quei tesori che, se non ci fossero più, nessuno potrebbe ridarci.
E quattro tulipanari imbecilli hanno provocato dei danni permanenti. Perché si annoiavano. Non sapevano cosa fare aspettando le 19 -l'ora di inizio della partita- e hanno pensato bene di prendere a mazzate la nostra fontana.
Forse, fare la fila ai Musei Vaticani come fanno tutti gli stranieri del mondo che vengono a Roma pareva brutto.
Farsi la foto col centurione davanti al Colosseo una noia mortale, che ve lo dico a fare.
Molto meglio prendere a mazzate la fontana che, casomai qualcuno non lo sapesse, Bernini ha realizzato nel 1629.
Io comprendo che forse a Rotterdam non si studia la storia dell'arte italiana, d'altronde non reggerebbero il confronto e i complessi di inferiorità li ucciderebbero, ma, miei cari tulipanari, se io domani vengo lì e vi squarcio i quadri di Zio Vincent come la mettiamo?
E se poi, dopo avere squarciato i quadri, faccio la pipì nei marciapiedi perché non ho voglia di cercare un bagno e pare brutto tenersela e aspettare, che ne so, di entrare in un bar?
Che poi, i pub dove siete andati a sfondarvi di birra, un bagno non ce l'avevano?
Ma non è finita qui. Perché i danni non li hanno fatto solo a Piazza di Spagna.
Avevano iniziato a Campo dè Fiori la sera prima.
E hanno distrutto cassonetti, macchine, motorini. Hanno imbrattato muri.
Danni per milioni di euro. I nostri milioni di euro perché gli olandesi ci hanno fatto sapere che non è colpa loro. Siamo noi che dovevamo vigilare sui barbari.
Perché, dai, noi vi abbiamo mandato i nostri teppisti quelli che se da noi si azzardano a buttare una carta per terra, li chiudiamo in una cella fredda e buia, buttiamo via la chiave e i tulipani li rivedono, se tutto va bene, quando saranno vecchi e rugosi. Voi arrangiatevi. Che ce frega a noi di Bernini? I quadri di Zio Vincent stanno bene, noi stiamo a posto così.
Ok, la colpa non è di sicuro del primo ministro olandese (ce l'avranno un primo ministro immagino, se non ce l'hanno chi per lui), ma a me hanno insegnato che chi rompe paga.
Roma non era preparata ad accogliere questi delinquenti, ma chi vive a Roma sa che la città sta vivendo uno dei suoi momenti peggiori, in cui quasi tutto è lasciato allo sbando. Non è una giustificazione, assolutamente. La cosa andava gestita meglio.
Io avrei mandato l'esercito ad accoglierli all'aeroporto e li avrei portati direttamente allo stadio e lì li avrei lasciati. Alla fine della partita, li avrei riportati a Fiumicino e tanti cari saluti.
Salutate zio Vincent, la prossima volta portate un mazzo di tulipani. O, se potete, evitate di tornare una prossima volta. Niente di personale eh, è che noi di delinquenti ne abbiamo già tanti, ci mancano solo quelli degli altri che vengono qui a sfogarsi perchè a casa loro non possono nemmeno parlare troppo forte pena la pubblica gogna.
E no, io non penso che sia colpa del calcio. Il calcio è una scusa.
Sono una tifosa anche io. Mi piace andare allo stadio, mi piace l'atmosfera della curva, mi piace cantare l'inno della Roma, mi piacciono i cori. Mi piace il Caffè Borghetti e mi piaceva Carlo Zampa, prima che lo facessero fuori.
Mi piace andare allo stadio a Palermo perché, vi assicuro, è una delle esperienze più divertenti del mondo. Ancora ricordo un Palermo - Milan in cui ho imparato che Ibra prima di giocare a calcio montava lampadine all'Ikea e Allegri pascolava le pecore in Sardegna.
Le partite non le voglio vedere solo in televisione, voglio andare allo stadio. E voglio essere libera di farlo senza prendere le mazzate solo perché mi trovo nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Le squadre che hanno una tifoseria violenta, che crea danni in casa e fuori casa, fuori dalle competizioni europee. Che vi faccio vedere come i club stringono il loro culetto profumato.
E Marino, se posso, la prossima volta organizzati un pò meglio. Dite che vi state preparando per difenderci dagli attacchi dell'Isis, ma ci siamo fatti mettere in ginocchio da quattro ubriaconi.
Bernini mi dispiace, davvero. Le tasse che mi decurtano dallo stipendio - e ti assicuro che non sono poche- te le regalo volentieri. Spero vadano alla tua fontana.
credimi, non avevo pensato a Van Gogh.
RispondiEliminaMa sei sicura che questi tulipanari, come tu li chiami, conoscano Van Gogh?
Ho i miei dubbi,ma,si sa, la speranza è l'ultima a morire!
EliminaFinalmente qualcuno che non dà colpa al calcio! Perchè questi delinquenti non sono tifosi....sono delinquenti e basta!!!!
RispondiEliminaAssolutamente! Sono convinta che le stesse persone avrebbero fatto la stessa cosa anche se si fosse trattato di un concerto o di qualsiasi altro evento del genere!
RispondiEliminaPost eccellente! Condivido totalmente tutto!! E cmq da ora in avanti il tulipano sarà il fiore che meno mi piace al mondo! Tanya
RispondiEliminaA me i tulipani piacevano tanto, quasi quanto i girasoli.
EliminaAdesso speriamo che gli si secchino tutti. Tra qualche mese.
Perchè la vendetta è un piatto che va gustato freddo XD
Esaaaatto! La morìa dei tulipani! Tutti gli devono marcire! Tanya
EliminaPerò se io fossi un olandese per bene, mi romperebbe parecchio che le mie tasse servissero per riparare i danni di questi dementi. Sarò impopolare, ma se i tifosi di una squadra devono essere scortati e guardati a vista, paga la squadra. Il calcio è un gioco, mica una questione di Stato.
RispondiEliminaHai ragione, questo è un lato che non avevo considerato..
EliminaProbabilmente, in casi come questo, bisognerebbe trovare una soluzione in grado di accontentare tutti,tipo una multa da far pagare ai colpevoli che poi viene usata per risarcire i danni al paese che li ha subiti o qualcosa del genere...