giovedì 7 novembre 2019

Storia di un cellulare defunto (e della tragedia che ne è seguita)

Una settimana fa è morto il mio cellulare.
Morto definitivamente a causa di una brutta caduta: schermo completamente distrutto e touch rotto.
Farlo riparare costava più di comprarne un altro, quindi alla fine -dopo ben dodici ore senza cellulare- ne ho comprato uno nuovo.
Ho ricevuto in regalo il mio primo cellulare a Giugno del 1999, un meraviglioso Nokia 5110 con le cover intercambiabili, e da allora non sono mai stata senza cellulare. Mai, neanche un giorno.
Credo di non essermi mai sentita così tanto fuori dal mondo in vita.
Sono arrivata al lavoro, ho chiamato mia madre -il suo è, insieme a quello di mio padre, l'unico numero che conosco a memoria- e l'ho informata del fattaccio, informandola che in serata ne avrei comprato uno nuovo, ma che per almeno dodici ore non ci saremmo potute sentire. Dopodiché il nulla cosmico.
Niente Whatsapp, niente Facebook, niente telefonate, niente ricerche randomiche su Google su qualsiasi cavolata possibile e immaginabile. Nessun contatto con nessun essere umano, fatta eccezione per i colleghi. Che poi, a volerla dire tutta, noi utilizziamo Whatsapp pure per scriverci "caffè?" da un ufficio all'altro, quindi potete immaginare la tragedia.
Ho dato, per la prima volta dopo anni, un appuntamento in un determinato posto ad un determinato orario, senza poter avvisare o essere avvisata in caso di ritardo o -nella peggiore delle ipotesi- di non potersi più vedere. E si che io sono una che ti scrive pure per dirti "sto arrivando" o "c'è traffico, ritardo dieci minuti" o "sono già arrivata, ti aspetto". 
Eppure, in una vita precedente, io la mia amica Claudia (qui per saperne di più sulla nostra amicizia ventennale) facevamo una cosa che solo a pensarci mi fa venire l'ansia: lei mi faceva uno squillo dal numero fisso di casa sua quando stava per uscire di casa, andava a prendere l'autobus -non sapendo a che ora sarebbe passato- e io, dopo un calcolo matematico degno di Pitagora (scusate, è più o meno l'unico matematico che conosco), uscivo di casa, mi piazzavo alla fermata dell'autobus, lei cercava di farsi vedere e io prendevo lo stesso autobus di modo che potessimo fare insieme il resto del tragitto per andare poi in giro per negozi o chissà dove. Tra casa mia e casa sua c'erano sei km e non so quante fermate dell'autobus.
Dodici ore senza cellulare mi sono sembrate interminabili, meno male che ero al lavoro, anche piuttosto oberata di cose da fare, se no probabilmente non sarei sopravvissuta. Ed ecco, non sono convinta che questa sia una cosa positiva.


La sera, con in mano il mio meraviglioso cellulare nuovo, costato più o meno mezzo stipendio (ma gli indistruttibili Nokia costavano così tanto?), mi sono resa conto che non avevo più numeri di telefono, non avevo più le mie amate foto di cui non avevo fatto un backup (perché sono un'idiota lo so) e non avevo più neanche gli ultimi sms che mi aveva mandato mio padre che custodivo gelosamente. E no, con il touch non funzionante, non sono riuscita a dare il consenso per accedere ai dati di modo da importarli sul nuovo cellulare o sul pc. Praticamente una tragedia.
I numero di telefono in qualche modo li ho recuperati (non tutti, ma si fa quel che si può), tutto il resto no. Mi hanno detto che ci sono posti in cui riescono comunque a recuperare i dati in qualche modo, ma ammetto di non essermi ancora informata.
Non avevo mai pensato -forse perché non mi era mai successo- a quanto il mio cellulare fosse custode di cose a cui tengo, non avevo mai pensato quanto è fondamentale il mio cellulare nella mia vita. E niente, ve l'ho detto, non so se essere felice di questo.

28 commenti:

  1. Cara Gilda, come vedi tutto è bello quando finisce bene!!! Auguri per il nuovo cellulare.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. Non saprei proprio come poter fare a recuperare dati, in queste condizioni...
    Mi dispiace per quel che hai perso, ma magari è stato come staccartene fisiologicamente.
    Per il resto, ricordo quando mi si rompeva il tel tipo nel 2013-14 e dovevo passare per un periodo a quelli vecchi, senza manco internet XD

    Moz-

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    1. Io quello non l'ho mai fatto, ma perché in effetti non mi si è mai rotto il telefono se non in questa occasione!

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  3. Sicuramente qualcuno che è capace di recuperare i dati esiste, per me non sono persi per sempre. Io scarico le foto in una chiavetta ogni tot.

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  4. a febbraio mi è successo di andare a Cagliari in aereo. anzichè mettere in modalità aereo spengo il cellulare e..... dimentico il pin....faccio i tre tentativi e ovviamente si blocca (che poi me lo sono sempre ricordato il pin)...morale della favola, dalle 11 alle 21 senza cellulare, dieci ore di seguito. una sensazione stranissima credimi....

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    1. Esatto, una sensazione stranissima, praticamente si è fuori dal mondo!

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  5. io comunque ogni 3x2 scarico le foto

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  6. Io ricevetti il mio primo cellulare un mese dopo di te, un bel Nec DB2000 che ho conservato! Buona parte delle foto, se non le faccio nell'ambito di Whatsapp, mi vengono salvate su Google Foto, ma se dovessi spaccare il cell sarebbe sempre una bella rogna... io non sentendo che faccio senza Wapp e i sms?

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  7. Partendo dal presupposto che nulla accade per caso secondo me in qualche modo avevi bisogno di staccarti da alcune cose per qualche ora. E poi definitivamente da altre. È un po' come un lasciare andare forse terapeutico, magari necessario. E magari è anche il motivo per il quale non ti è venuto subito di informarti su come recuperare i dati. Ci sono cose che non riusciamo a fare volontariamente e allora il caso ci mette lo zampino e decide per noi. Non è sempre negativi, anzi. Ciao buona serata (ti seguo da un po' di tempo anche se mi pare di non aver mai commentato. Mi piace come scrivi e ti racconti!)

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    1. Forse si, staccarsi per qualche ora da alcune cose può essere terapeutico. Mi spiace solo per alcune cose da cui mi sono dovuta staccare per sempre :)

      Ps. Grazie per i complimenti!

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  8. D'ora in poi backuppa sempre tutto così anche se si rompe ci pensi di meno.
    ma sì, secondo me i dati li recuperi. Per dire, si possono recuperare i dati da un hard disk anche dopo che è stato formattato 7 volte.
    Certo, se c'è una rottura le cose diventano più difficili, ma non demordere.

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    1. Si, devo assolutamente fare il backup di tutto sempre 😘

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  9. Che peccato, ora però non farti trovare impreparata, non si sa mai ;)

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  10. Ecco ip mio incubo soprattutto per le foto...ti capisco spero che riesca a recuperare il più possibile

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  11. A me è morto l'anno scorso e ho perso i numeri di gente che non sentivo da una vita (e di cui mi fregasega), qualche foto (poche, grazie al backup), la registrazione di qualche canzone dal vivo (perse per sempre, peccato). Insomma tutte cose per cui non ho avuto rimpianto.
    Ma il fatto è che non sono molto teledipendente.
    Tra l'altro ho avuto per esattamente 10 anni un Nokia 3310: quello sì che era indistruttibile. Se a inizio secolo ci fosse stato un olocausto nucleare, si sarebbero visti tra i sopravvissuti scarafaggi e Nokia 3310.

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    1. Io il 3310 non l'ho mai avuto, ma neanche il 5110 e il 3210 (che ho avuto) scherzavano 😂

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  12. hai preso un salvaschermo protettivo stavolta?

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  13. E' successo anche a me! Perso tutto, che rabbia!
    La consolazione è che il cell aveva meno di un anno e, avendo fatto l'estensione di garanzia, me lo hanno sostituito gratis.
    30 euro bene spesi!!

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    1. Il mio aveva qualche anno fa, sta botta cmq ho fatto pure io l'estensione di garanzia!

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  14. conservo - e ogni tanto accendo - il mio vecchio Nokia (chi si ricorda il modello!); ci ho messo una Sim di riserva che non si sa mai....

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    1. I vecchi Nokia li ho anche io a casa di mia madre, però non li accendo da oltre un decennio!

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