venerdì 24 agosto 2018

Complesso Vulcanico dell'Etna: e tu ci sei mai stato sulla Luna?

L'Etna è un vulcano e questo credo lo sappiano tutti.
È anche il vulcano più grande d'Europa ed è attivo: praticamente ogni tanto si sveglia, butta fuori un po' di lava incandescente e poi si rasserena fino all'eruzione successiva.
Il caso vuole che questo vulcano più grande d'Europa, nonché molto attivo si trovi in Sicilia, quindi non potevamo non andarci.
A voler essere sinceri, io c'ero già stata a dodici anni e di quella gita ricordo solo sabbia e cenereivulcaniche di differenti colori in base ai materiali in essa contenuti. Non so se questo ricordo è reale o una distorsione della mia mente, ma tant'è.
Il Marito invece non c'era mai stato e, ovviamente, voleva assolutamente andarci. Credo che lo abbia detto per almeno cinque anni e, ogni anno, è stato amabilmente rimbalzato perché il vulcano è sicuramente bellissimo, ma il mare -almeno per me- lo è di più. 
Quest'anno, magnanima come sono, mi sono lasciata convincere.


L'Etna si trova a ridosso di Catania e dista da Palermo, il nostro campo base, circa 250 km, poco più di tre ore di macchina. Ci si arriva percorrendo l'autostrada A19, noi abbiamo preso l'uscita per Misterbianco e seguito le indicazioni: ad un certo punto comincia una salita di poco meno di 30 km che termina in bocca al vulcano (o quasi). 
All'inizio della salita c'è la fabbrica Condorelli, quella di torroni e torroncini che oserei dire è famosa ovunque, e io non ho potuto fare a meno di immaginare un'eruzione gusto torroncino con mandorle e pistacchi ovunque (si, ho molta fantasia).
Ad un certo punto si entra all'interno del Parco dell'Etna, ma non illudetevi: ci saranno ancora diversi km da fare prima di arrivare a destinazione.

Man mano che si sale, la temperatura scende: in autostrada c'erano circa 32° e, quando siamo arrivati al parcheggio dell'Etna, ce n'erano 21°.
Il parcheggio è in parte a pagamento e in parte gratuito, se non erro la tariffa giornaliera è di 6€, ma noi -per una volta- siamo stati fortunati e abbiamo parcheggiato senza pagare.
Dove c'è il parcheggio (quota 1900 metri), ci sono anche parecchi negozietti, l'ingresso ai crateri Silvestri, il famoso Rifugio Sapienza che costituisce la base della stazione sciistica  (si, sull'Etna si scia) e infine c'è -appunto- l'ingresso alla funivia dell'Etna.
Considerate che tutte queste cose, piste da sci comprese, sono state distrutte dalla lava almeno una volta.




È necessario fare una doverosa premessa: se siete allenati, avete delle buone scarpe da trekking e magari anche i bastoni, non avete problemi con il dislivello e siete in grado di camminare su sabbia  e ceneri vulcaniche potete anche farvela a piedi.
Io non avevo previsto di andare sull'Etna, quindi il meglio che ho trovato erano le Air Max che restano le scarpe più comode della storia secondo me, ma di sicuro non sono scarpe da trekking.
Sono discretamente allenata e lo stesso vale per il Marito, ma ecco: camminare con il dislivello sulla cenere vulcanica non ci è sembrata un'idea geniale, quindi abbiamo optato per la funivia.
La funivia ha un costo a/r di 30€ a persona, è aperta dalle 9 alle 16.15 e non si ferma mai (durante l'orario di apertura ovviamente). Con la funivia si arriva ad un rifugio (quota 2500 metri) con bar e terrazza panoramica. Ci sono dei monitor che in tempo reale mostrano le condizioni meteorologiche della cima dove si trovano i crateri Sommitali ed è possibile noleggiare giacche a vento e scarponi (me ne sono accorta al ritorno ovviamente).
Per la cronaca, io sulla funivia -mentre salivamo- me la sono fatta sotto.











Uscendo dal rifugio ci sono delle jeep per continuare a salire e, anche in questo caso, siete liberi di scegliere se prendere la jeep o andare a piedi.
Il costo della jeep è di 15€ a/r a cui si aggiunge il costo della guida (che è obbligatoria) di 9€.
Con la jeep si arriva alla Torre del Filosofo (quota 2900 metri) e si prosegue a piedi per esplorare i crateri Sommitali, fino ad un altezza massima di 2950 metri.


La temperatura percepita a quell'altezza era di circa 12° e vi assicuro che passare da 32° a 12° con un paio di shorts non è esattamente una cosa simpatica. La fortuna ha voluto che mia madre, santa donna, ci avesse obbligato a portare felpe e quant'altro per proteggerci dal freddo, io probabilmente non ci avrei mai pensato (e infatti non ci avevo pensato).


Noi abbiamo trovato una guida uguale a Messner, forse aveva giusto i capelli un po' più chiari.
Il paesaggio che si trova davanti è pazzesco, se vi piace il genere: sembrava di stare sulla Luna.
Non che io sia mai stata sulla Luna sia chiaro, ma la sensazione è quella, non chiedetemi perché.










Cosa abbiamo imparato visitando l'Etna?
Che a 2900 metri ci sono circa quattro crateri attivi e trecento inattivi: i crateri inattivi non si riaprono, semmai se ne apriranno di nuovi.
L'ultima eruzione, quando siamo andati noi, era avvenuta nell'Aprile 2017, ma è notizia fresca fresca di un'eruzione di Agosto 2018 che, a saperlo prima, ci saremmo organizzati per andarla a vedere visto che il Marito era tremendamente entusiasta all'idea di un'eruzione (io no, ma credo sia superfluo sottolinearlo).
La lava contiene ferro, tant'è che il colore rossastro della sabbia vulcanica è dato dal ferro che, esposto all'aria umida, si arrugginisce. Io ho riso mezzora pensando fosse uno scherzo della guida, ma pare sia vero, eh.
Toccando in alcuni punti, quelli da cui esce un po' di fumo, la sabbia è caldissima, quindi -se siete scemi come me- vi gaserete un sacco.
L'Etna cambia continuamente altezza e dimensione in base alle eruzioni e alle conseguenti colate di lava, l'ultima volta che lo hanno misurato era 3350 metri. Viene da se che viene misurato di continuo ed è anche monitorato costantemente, sapete com'è.




Volendo, si può arrivare anche a quota 3300 metri con un'escursione organizzata che dura circa cinque ore, di cui quattro ore e mezza di cammino, per la quale è obbligatoria (ovviamente) una guida esperta, scarpe da trekking, bastoni e un minimo di esperienza che noi, ad esempio, non abbiamo.
È assolutamente fatto divieto andare in alcune zone da soli, ci sono tantissimi cartelli che lo dicono, anche se ovviamente le guide oltre a fare, appunto, da guida, facevano anche da cani da guardia visto che è evidente che non tutti sono in grado di leggere i cartelli.
Sarebbe anche vietato spostare sassi -piccoli o grandi che siano- di lava, ma abbiamo avuto il piacere di osservare un piccolo selvaggio biondo che lanciava i sopra citati sassi sulla gente e infilava quelli che gli piacevano di più sui Tupperware che mamma e papà si erano portati da casa. Che fai non te la porti a casa un po' di lava come ricordo della gita sull'Etna?
Mamma e papà del selvaggio biondo erano entusiasti e emettevano gridolini ad ogni lancio del pargolo prodigio, ma sono bambini e vanno assecondati, eh.

Ricapitolando: per fare un'escursione di questo tipo noi abbiamo impiegato, da quando abbiamo parcheggiato l'auto, circa cinque ore.
Il costo totale a persona è di 54€ per funivia, jeep e guida.
Vale la pena visitare l'Etna? Secondo me si, merita davvero tantissimo, in fondo non capita tutti i giorni di avere la Luna a portata di mano.

L'Etna è un posto da vedere, scoprire e amare, c'è anche dell'altro oltre a questo come ad esempio il parco avventura per i più piccoli, il bosco di betulle bianche e l'hotel sepolto dalla colata di lava, ma sarà per la prossima volta.

16 commenti:

  1. Cara Gilda, immagino che sia veramente un paesaggio lunare, io sono passato molti anni fa in macchina, ho che la strada passava tra la lava diventata nera dove gia crescevano dei frutteti.
    Chi non vede non crede, vedere l'immenso strato di lava è stato per me sorprendente.
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso.:-)
    Tomaso

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    1. È davvero sorprendente vedere quel paesaggio, hai proprio ragione!

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  2. L'idea di andare a camminare sull'Etna mi attira non poco lo ammetto

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  3. Sembra la location di un film di fantascienza, davvero suggestivo ;)

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    1. un film di fantascienza ambientato sulla Luna ovviamente :D

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  4. Ci andai anche io da ragazzino anche se non mi pare abbiano fatto la scalata. In ogni caso è sicuramente suggestivo e almeno una volta ci si dovrebbe andare. Ah ed anche io ho preso un pezzo di lava che, casualmente, ha la forma della Sicilia 😁

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    1. Ma veramente ha la forma della Sicilia? Che figata!
      Comunque dal quel che so, prima non era vietato e tuttora si pu prendere un ricordino dai crateri Silvestri, ma non dai Sommitali... di sicuro non si possono lanciare ai passanti :P

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  5. Ci siamo stati 8 anni fa non siamo saliti così in alto perché siamo andati tardi, ma toccare il terreno e sentirlo caldo il fumo che sale...E poi il baracchino del miele...Manu sloggata

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    1. Qual è il baracchino del miele? Sai che forse me lo sono persa?

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  6. A dir la verità nei fumi di alcuni crateri è contenuto zolfo e in zona si dice che respirarlo "faccia stuppare il naso" (decongestionarlo) :D Sinceramente non ho mai voluto provare, ma c'è sempre qualche buontempone che inala a pieni polmoni quei fumi mefitici :D
    Sono comunque contenta che l'Etna sia piaciuta sia a te che a tuo Marito! E' un posto magico sotto diversi punti di vista, sia con la neve che durante le eruzioni.
    Poi quando c'è la combo neve+colata lavica è sfavillante!

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    1. Anche da me a Palermo si dice stuppare il naso (ma anche le orecchie)😁

      Io stavo pensando di passarci il Capodanno sull'Etna, ma da qui a Dicembre cambierò idea centomila volta 😅

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  7. Prima o poi riuscirò a visitare la Sicilia, e una capatina sul vulcano va fatta per forza!

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