venerdì 18 agosto 2017

Isola di Ortigia: quel posto da vedere assolutamente almeno una volta nella vita

Ortigia, o meglio l'isola di Ortigia, è la parte più antica della città di Siracusa.
Ci avevano detto fosse bella, grazie anche al fatto che si tratta di un'isoletta piccolina collegata alla terraferma grazie a due ponti e al mare spettacolare, ma noi volevamo saltarla.
Dico sul serio, eh: avevamo deciso di non andarci.
Adesso dico che se non fossimo andati, saremmo stati due scemi.


Eravamo molto stanchi, complice la grande sfacchinata di un paio di giorni prima (qui per saperne di più), e dovevamo tornare a Palermo entro sera per un evento molto importante, ovvero il secondo compleanno della figlia di mio cugino che è una delle bimbe più fighe che abbia mai conosciuto. E la sua festa non me la sarei presa per nulla al mondo.

Ortigia, da quello che ho capito, è in buona parte ztl e i parcheggio per strada sono -giustamente- quasi tutti riservati ai residenti. In ogni caso, noi abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio al porto, pagando 1€ l'ora.
Non avevamo la più pallida idea di dove andare, di cosa fare, di cosa vedere. Però sapevamo dove mangiare, almeno quello.
Mi è caduto l'occhio su un banchetto di escursioni in barca che prometteva meraviglie facendoti circumnavigare l'isola con tanto di sosta alle grotte. Occhio, il mio, che è diventato subito a forma di onda del mare.



Lì è sorto il dubbio: giriamo Ortigia a piedi con il caldo, con le vesciche, con la stanchezza o facciamo il giro in barca?
La cosa bella sarebbe stata, ovviamente, non dovere fare una scelta, ma il compleanno della micro cuginetta figa veniva prima di tutto.
E così giro in barca è stato. Avevamo a disposizione mezzora abbondante prima che partisse la spedizione marittima, quindi ci siamo concessi un caffè in un bar del porto (2€ due caffè seduti al tavolo, con tanto di servizio) e abbiamo aspettato l'ora X.
Il giro in barca dura circa un'ora e venti minuti e costa 15€ a persona, c'è il fondo trasparente per ammirare il fondale e il comandante ti racconta un sacco di cose interessanti e risponde alle domande di tutti. Vediamo se indovinate chi è la passeggera che ha fatto più domande di tutti, provateci, così a caso.

La prima cosa bella, mare a parte, che abbiamo visto è il Castello di Ortigia, vicino al quale c'è un faro verde, di fronte al quale ce n'è uno rosso. I due fari, posti appunto in due punte opposte, segnano l'ingresso del porto grande.









Poco prima di uscire dal porto, però, la mia attenzione era stata attirata da una sorgente d'acqua dolce da cui sgorgano 400 litri di acqua al secondo, con tanto di papiri. La fonte si chiama Fonte Aretusa ed è una delle tante che ci sono nell'isola di Ortigia.





Proseguendo il giro, abbiamo avuto modo di ammirare un ex caserma dei carabinieri, la Caserma Abela, che adesso ospita la sede della facoltà di architettura.



Dal mare, abbiamo potuto osservare Ortigia in tutto il suo splendore, oltre ad ammirare anche le tante chiese che, secondo me, meritano tutte una visita approfondita.





Ad attirare in modo particolare la mia attenzione è stato il Santuario della Madonna delle Lacrime, ma pare che il comandante non fosse particolarmente d'accordo con me considerandola una Chiesa troppo moderna (cosa che in effetti è).



Se vi interessa, c'è un'ex prigione borbonica che è stata recentemente messa in vendita dal Comune di Siracusa. Per due milioni di euro, che sono certa che avanzino praticamente a tutti, potete portarvi a casa quello che potrebbe diventare un mega hotel di lusso da settanta stanze. Il comandante era dell'idea che due milioni siano una cifra ridicola per una costruzione del genere, per giunta vista mare, ma purtroppo a me non avanzano, quindi il progetto diventare milionari aprendo un hotel di lusso devo rimandarlo a data da destinarsi.



Un po' ovunque sulla costa dell'isola di Ortigia ci sono degli stabilimenti balneari, piattaforme sugli scogli e l'acqua devo dire che merita, è davvero pulitissima e limpidissima.





Noi, a quel punto, ci siamo diretti verso le grotte e, ragazzi miei, è stato meraviglioso: io ero incantata a guardarmi intorno come una bambina. Incantata, estasiata e meravigliata.





La più bella, secondo me, è la grotta dei fiorellini di corallo, uno spettacolo della natura dove avrei passato ore e ore a fissare, appunto, questi fiorellini di corallo.






Ci sono anche la grotta a forma di cuore e la grotta chiamata Orecchio di Dioniso a mare, entrambe bellissime.





Dopo aver visitato le grotte, il comandante ha detto che se volevamo, potevamo fare il bagno.
L'unico piccolo e non trascurabile dettaglio è stato che il Marito la mattina aveva ritenuto scema la mia idea di mettere il costume da bagno, tanto dovevamo solo fare un giro della città, poi diventato giro in barca, ma figurati se ti fai il bagno durante il giro in barca, quindi, a malincuore, abbiamo detto che noi non lo avremmo fatto.
In barca con noi c'era una coppia di inglesi non giovanissimi che hanno rinunciato al bagno e una coppia di Milano che invece si sono tuffati felici e contenti in quel mare azzurrissimo, dicendoci subito quanto bella fosse l'acqua.
E lì, lo ammetto, non ho resistito: mi sono spogliata, invitando anche il Marito a farlo, e ci siamo buttati in acqua in mutande.
Io sono una che di norma utilizza mutande che potrebbero sembrare tranquillamente costumi da bagno, ma chiaramente quel giorno avevo scelto una brasiliana di pizzo lilla che se non fossi certa di averlo comprato io perché mi piaceva da morire, si sarebbe tranquillamente potuto pensare che fosse di qualcun altro e che fosse nel mio cassetto per errore, ma ecco: chi se ne frega.
Il bagno nel mare del di Ortigia è uno dei più bei bagni che io abbia mai fatto in vita mia: acqua non troppo fredda, trasparente, bellissima, tanto che non volevo più uscire.
Il comandante ci ha raccontato che molti turisti -per lo più tedeschi- il bagno alle grotte se lo fanno anche a Dicembre. Per dire, eh.

Dopo il bagno, abbiamo proseguito la circumnavigazione dell'isola, per poi rientrare dal porto piccolo.



E qui è necessaria una premessa: l'isola di Ortigia è collegata alla terraferma da due ponti, uno è il Ponte Santa Lucia, più moderno e l'altro è il Ponte Umbertino, quello storico. Per rientrare in porto, è stato necessario, smontare la copertura della barca, mettersi in punti strategici per bilanciare non so bene cosa e abbassare la testa, stando ben attenti a non alzarla durante il passaggio sotto, appunto, il Ponte Umbertino.



Io ammetto di avere alzato gli occhi -solo quelli, perché se alzavo anche la testa non sarei qui a raccontarlo- e mi sono impressionata, però mi è piaciuto anche quello. Molto.
E devo dire che la simpatia e la professionalità del comandante (che chiamo comandante solo perché non so il nome, eh, non è una presa in giro) erano davvero tanta roba.

Insomma, io Ortigia la consiglio eccome, ci siamo ripromessi di tornarci per vederla meglio e per fare un altro giro in barca, però magari la prossima volta ci mettiamo il costume da bagno.


10 commenti:

  1. L'isola di Ortigia è meravigliosa! Noi l'abbiamo girata a piedi ma solo di sera, il giro in barca dev'essere ancora più affascinante.

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    1. Ci siamo ripromessi di tornare per girarla a piedi, quindi il paragone non so farlo al momento, ma in barca è stato davvero uno spettacolo!

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  2. Dire bellissima è dire poco.
    Anch'io mi sarei buttata in reggiseno e mutande, mai avrei rinunciato a un bagno in acque così belle.

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  3. Beh sicuramente stupendo questo tour in barca! Posto meraviglioso, dalle foto che vedo, sia per il mare e la grotta, sia per le costruzioni umane^^

    Moz-

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  4. Un ex carcere borbonico mi potrebbe servire, grazie per l'avviso! :D Poi per così poco è un affare.
    Bellissimo giro, e non te l'ho ancora detto, ma complimenti per le foto!

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    1. Grazie Pier, ultimamente mi sto impegnando un po' a fare delle foto decenti e, quando mi dicono che sono belle, mi emoziono 😍😍😍

      Comunque eh, se ti avanza almemo in milione dividiamo la spesa e facciamo 35 stanze a testa 😂

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  5. Mi piace un sacco come racconti le cose, la risata poi, con te è sempre assicurata. Che belle le foto, ogni volta che guardo il mare mi incanto, come si può non amarlo!
    Avete fatto bene a buttarvi lo stesso, poi meglio che avevi quelle, così alle pizzate di rientro con gli amici sai già cosa raccontare. Un piccolo inconveniente in vacanza ci vuole sempre, almeno ti resta il ricordo! :D

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    1. Se riesco a fare ridere qualcuno che legge quello che scrive, posso ritenermi soddisfatta. E giuro che non lo dico tanto per dire 😘😘😘

      Comunque ovviamente la storia del bagno in mutande ha già fatto il giro del mondo 😂

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