lunedì 7 novembre 2016

Lasciarsi. E poi distruggersi.

Conosco una coppia che si è separata.
Ecco sto mentendo: in realtà, non conosco una sola coppia che si è separata, ma ne conosco decine e decine. Non azzardo di conoscerne centinaia, ma giusto perché sono prudente con le affermazioni.
Comunque, conosco questa coppia che si è separata. Separazione con addebito. Si dice così, no?
Io pensavo si chiamasse separazione per colpa che suona un tantino più chiara come cosa, ma tant'è.
Effettivamente, la colpa in questo caso c'è e la definizione sarebbe calzata a pennello. 
C'è ed è di lui che tanto bene non si è comportato.
Ha sbagliato, ha chiesto scusa, si è assunto tutte le responsabilità del caso, sono passati anni. Tanti anni.
Succede di lasciarsi. È brutto, è doloroso, ma succede.


Comunque, tornando ai due: la coppia ha un figlio che era un bambino e che adesso è un bell'adolescente (o almeno credo, a che età comincia l'adolescenza?), proprio un bel ragazzetto. Simpatico, studioso, educato, sportivo, anche se ecco avrei qualcosa da ridire sull'abbigliamento, ma mi sa che sto invecchiando e che non capisco un tubo di mode giovanili.
E poi magari anche i trentenni di sedici anni fa rabbrividivano di fronte alle magliette Onyx con le bamboline (che, per la cronaca, trovo stupende anche adesso quando ci ripenso) e alle scarpe con la zeppa Fornarina che mi provocano dei conati di vomito abbastanza violenti.
Comunque, dopo tanti anni di separazione lui si è rifatto una vita, lei no e, in tutti questi anni, è stato un buon padre. Il figlio lo adora e -da non mamma- credo che questo sia un grande successo per un genitore.
In tutti questi anni, la ex moglie ha fatto la guerra all'ex marito, ma proprio una grande guerra.
Dispetti, scaramucce, cattiverie. Molte cattiverie.
Potrei partire da quando guidava una macchina a lui intestata e commetteva infrazioni di proposito per fare arrivare multe salate e far togliere punti dalla patente. A me non verrebbe neppure in mente una cosa del genere.
O di quando non faceva trovare il figlio agli appuntamenti concordati. Spariva, spegneva il cellulare, introvabili. 
O di quando ha cercato di mandare in rovina colui che un tempo amava chiedendo di raddoppiare il già cospicuo assegno di mantenimento. Un giudice intelligente le ha fatto una pernacchia e gliel'ha ridotto, per la cronaca, che già prendeva un'infinita di soldi.
No, l'ex marito in questione non è Berlusconi, giuro. Ha meno soldi, è un po' più giovane ed anche un po' più carino. Giusto un po', eh.
Sono passati anni da questa separazione, io mi ricordo bene tutto quello che è successo, ogni tanto capita di parlarne a tavola quando siamo tutti insieme e adesso ci ridiamo su che tanto piangersi addosso non serve a nulla.
Lui è una persona che conosco bene, alla quale sono molto affezionata, ma proprio tanto, tantissimo.
Che ha sbagliato gliel'abbiamo detto. Non posso riportare fedelmente quello che negli anni gli abbiamo detto perché mi censurerebbero il blog, quindi lavorate di fantasia. In ogni caso, la vostra fantasia probabilmente sarà più educata di amici e parenti.
Poi abbiamo visto che, negli anni, era un padre presente, che non si è mai dimenticato di occuparsi del figlio e che non ha mai fatto mancare nulla nemmeno alla ex moglie.
Eppure lei ha fatto di tutto non solo per rovinargli la vita, ma per ostacolare il rapporto padre-figlio.
Eppure, il figlio è anche suo e dovrebbe amarlo.
E se lo amasse, immagino che sarebbe felice di avere un figlio felice. Più felicità per tutti insomma.
Eppure lei denunciava il padre di suo figlio per i motivi più svariati e indicava come testimone il figlio che puntualmente smentiva la sua versione. 
Mi sono chiesta spesso perchè. Spessissimo.
Mi sono chiesta cosa scatta nella testa di una ex moglie che vuole a tutti costi rovinare l'ex marito ed è disposta a distruggere anche il proprio figlio per farlo.
Perchè si può desiderare di distruggere qualcuno che abbiamo tanto amato?
Me lo chiedevo così, eh. Sono anni che me lo chiedo. Magari qualcuno di voi ha la risposta.

18 commenti:

  1. Cara Gilda, ho letto con molto interesse il tuo post, ahimè ce una realtà molto tragica!!!
    Ciao e buona notte cara amica, con un abbraccio e un sorriso:)
    Tomaso

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    1. Già, esiste una brutta realtà che purtroppo spesso ignoriamo.
      Un abbraccio!!!

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  2. "Ricorda, una donna può portare rancore per sempre!" Cit.
    Da figlia cresciuta in una situazione simile posso dire che i genitori sono umani e possono diventare molto egoisti, tanto da non vedere quanto potrebbero ferire i propri figli con questi comportamenti.

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    1. È vero, una donna può portare rancore per sempre, anche se starebbe meglio lei stessa a rifarsi una vita invece di farsi il sangue marcio per una storia finita anni fa :(

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  3. di solito siamo noi donne quelle che si comportano peggio, anche quando il torto e` femminile, ho alcuni esempi a proposito...

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  4. Cara Gilda, hai proprio ragione, spesso gli strascichi e le ripicche post separazione sono più dolorosi della separazione stessa. Penso a tutti i casi di femminicidio o ai tanti padri ridotti sul lastrico dalle ex. Secondo me cosa spinge a questa vendetta crudele è un mix di egoismo, orgoglio, narcisismo ferito,smania di possesso, un'inclinazione naturale alla violenza che trova sfogo in queste situazioni. Col risultato che tutti stanno male: chi lascia perché è tormentato, chi è lasciato perché non si dà pace, i figli perché subiscono la situazione senza avere colpe.

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    1. Ottima analisi la tua Elisa, grazie :)
      Comunque confermo che alla fine tutti stanno male ed è assurdo.

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  5. In genere, lo dico per esperienza, nelle separazioni uomini e donne non sono tanto diversi.
    Sul primo momento, quando c'è uno che tira (almeno un po' di più) e l'altro che segue, i ruoli sono abbastanza interscambiabili.
    L'addebito no, quello lo invocano quasi sempre le donne, è un dato culturale credo, o almeno me lo spiego così, e sempre più residuale.
    Dopo no, dopo le donne sono peggio.
    Capiamoci gli uomini non sono meravigliosi, molti si dimenticano di contribuire alla vita dei figli (sulle ex mogli il discorso è molto più complesso), alcuni semplicemente spariscono e riappaiono quando ne hanno voglia.
    Sono comportamenti disgustosi, ingiustificabili e inaccettabili.
    Gli aspetti economici in qualche modo, spesso (non sempre), si risolvono, anche se è una guerra di nervi.
    Gli altri no, non puoi avere un padre attento e presente se non vuole, non c'è coercizione che tenga.
    Se dovessi definire gli uomini al loro peggio, dopo una separazione, direi che tendono a sparire, a rimuovere.
    Detto questo, le donne possono rendere la vita di un uomo separato con figli un inferno, perchè non spariscono mai, anzi.
    Anche qui il dato è culturale, non ci vuole un genio a capire che la donna, in questo paese ha saldamente in mano il potere familiare, e spesso non ha nessuna intenzione di mollarlo nemmeno quando se ne cruccia con lamenti ed alti lai.
    I figli sono affidati alle madri, sempre, anche quando sarebbe meglio di no e ci sono relazioni mediche a dirlo.
    La comunità non ha grandi dubbi sul fatto che, se c'è un inetto, è il padre.
    In questo contesto, negare un figlio con la scusa che non sta bene, gioca a pallone, è con un amico, è fin troppo facile.
    Addebitare (provare a...) spese straordinarie inconsistenti, non concordate, non in linea con la situazione economica, brandendo ogni eccezione come un "non ami tuo figlio" anche.
    I ricatti psicologici all'ex ed ai figli sono all'ordine del giorno in certe situazioni e non solo quelli.
    Personalmente ho dovuto consigliare a più di un padre di chiamare i carabinieri per potere trascorrere del tempo con i figli e, ti assicuro che ho dovuto convincerli, quei padri, perchè temevano di causare un trauma ai bambini.
    Non è mai facile far capire che non sono loro la causa di quell'eventuale trauma.
    La ragione per cui certe donne si comportano così non la so.
    Posso azzardare un'incapacità di elaborare la fine della relazione (anche se l'hanno cercata loro), la perdita di un ruolo, l'incapacità di fronteggiare le difficoltà pratiche, il narcisismo, l'avere perso la cosa su cui avevano focalizzato l'intera esistenza, senza la quale non sanno e non vogliono più definirsi, il perverso piacere di provocare dolore perchè si soffre.
    Di sicuro però gratta gratta, viene sempre fuori l'immaturità.

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    1. Posso chiederti che lavoro fai, per curiosità?
      Comunque hai fatto una riflessione perfetta, niente da obiettare.
      Anche io ho conosciuto padri che per paura di ferire involontariamente i figli, alla fine se la prendevano in quel posto. E questo mi fa riflettere sul fatto che, appunto, in Italia un figlio di genitori separati viva tendenzialmente sempre con la mamma e quasi mai con il papà anche quando quest'ultimo si dimostri un genitore più responsabile e attento dell'altro genitore.
      Lo trovo davvero inconcepibile.

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    2. E non sono i padri a prenderselo in quel posto quando rinunciano ai figli

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    3. Ecco, allora avevo immagino bene sul lavoro :)
      Che siano i figli a soffrire sono d'accordo, io devo dire che ho conosciuto solo padri che amavano in modo immenso i loro figli e mai e poi mai se ne sarebbero fregati di esserci sia fisicamente ed emotivamente, sia economicamente :)

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  6. Forse perché quella persona ha distrutto te e tutto il bene che c'è stato non lo riesci più a vedere...sai, non lo so, e non dico e penso che il comportamento di lei sia accettabile soprattutto visto che va a discapito di suoi figlio e della sua felicità, ma bho tu ti fidi, ci dai cuore e anima e corpox costruisci una vita ci fai anche un figlio, gli pulisci la biancheria, prepari la cena, lo ami e lui arriva a farti male e poi ad amare qualcun'altro che magari fa la metà delle cose per lui che hai fatto te o che semplicemente non ha bisogno di fare tutti i sacrifici fatti da te per essete amata...è straziante...lasciarsi è straziante, non andare avanti letale!

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    1. E' vero che si soffre, quello non mi permetterei mai di metterlo in dubbio, ma dopo anni -soprattutto se è per il bene dei figli- credo sarebbe giusto metterci una pietra sopra.
      Magari mi sbaglio, non so :)

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  7. La cosa che non comprendo è che anche tutto il male che ti ha fatto quell'uomo, il rancore, il non amarlo più è sempre il padre dei tuoi figli e se lui è un buon padre e ami i tuoi figli (e soprattutto non lo vuoi più vedere ne averci a che fare) lo dovresti lasciare in pace. Nel rispetto dei tuoi figli.

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  8. Credo che questa donna sia imprigionata dal rancore. La sta facendo pagare a lui senza rendersi conto che danneggia se stessa (oltre al figlio). Sono avvocato e qualche separazione burrascosa mi è capitata..cerco sempre di mediare e di tener calmo il cliente soprattutto con figli di mezzo..e mi è capitato di essere stata "liquidata" per questo..

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    1. Immagino ci siano molti clienti che vorrebbero un avvocato che fa la guerra all'ex coniuge e magari anche qualche dispettuccio :D
      Che bruttissime cose comunque :(

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