Quando ho deciso di farmi promotrice del mio amore per la ginnastica artistica, ho sempre gridato al mondo che è uno sport pulito. L'ho proprio detto a gran voce.
LA GINNASTICA ARTISTICA È UNO SPORT PULITO.
Oggi, mi scuso per quello che ho sempre affermato.
È di ieri la notizia che Simone Biles -la super medagliata di Rio 2016 che ormai tutti conoscono- è risultata positiva al doping perché, da anni assume sostanze dopanti, la cui assunzione è giustificata da un TUE.
Il TUE, altro non è che una sorta di permesso ad utilizzare determinati farmaci dietro presentazione di certificati medici. E' un pò più complesso di così, ma ve lo spiego con termini facili facili, anche perché -con termini difficili difficili- non sarei in grado di farlo. E' già tanto che lo abbia capito io.
Il TUE, altro non è che una sorta di permesso ad utilizzare determinati farmaci dietro presentazione di certificati medici. E' un pò più complesso di così, ma ve lo spiego con termini facili facili, anche perché -con termini difficili difficili- non sarei in grado di farlo. E' già tanto che lo abbia capito io.
Mi sono cadute le braccia. Ci sono rimasta malissimo. Poi mi sono arrabbiata.
Pare che Simone sia malata e abbia bisogno di questi farmaci -per lo più anfetamine- che alterano la sua condizione fisica. La avvantaggiano? Probabilmente non in gara, ma in allenamento.
Lei si allena sette ore ed è come se si allenasse per quindici, a quanto pare.
Lei si allena sette ore ed è come se si allenasse per quindici, a quanto pare.
Se é davvero malata, mi dispiace. Umanamente, almeno.
A livello sportivo, non mi dispiace per niente.
Se sei malata e devi assumere farmaci dopanti -che ti mettono in una condizione differente rispetto alle altre atlete- non può gareggiare a quei livelli.
Poi oh, di solito gli Usa ci marciano tantissimo su queste cose, è curioso che non ci abbiano marciato su nemmeno un pò per intenerire le giurie e il pubblico. Lo fanno eh, eccome se lo fanno.
E non ne avrebbero mica bisogno di farlo.
Che poi eh, la notizia l'hanno tirata fuori degli hacker russi che probabilmente sono arrabbiati perché a loro hanno squalificato mezza squadra olimpica, mentre altri atleti (la Biles non è l'unica) gareggiavano belli tranquilli con in corpo chissà che.
La squadra italiana è andata alle Olimpiadi -e non solo- mezza rotta.
Non ditemi che sono italiota, sono solo molto patriottica.
Vanessa -visto che ormai ne ho parlato talmente tanto che è come se fosse la vostra vicina di casa- è partita con un tendine che viveva di vita propria. E ha quasi 26 anni, mica 18.
Si si, lo so che a 26 anni non si è vecchi, ma ecco, il fisico non è quello di una quindicenne. E un aiutino avrebbe giovato anche a lei, che vi credete?
Se in tutti questi anni, avesse assunto sostanze illecite per non sentire il dolore e la fatica, avrebbe vinto il triplo di quello che ha vinto. E mica ha vinto -da pulita- solo il campionato dell'oratorio, eh.
Voi non lo sapete, ma negli anni, noi abbiamo rinunciato a delle finali per dei problemini fisici dell'ultimo minuto.
Si, nella ginnastica (immagino anche in altri sport) si può rinunciare alla finale ed entra la riserva.
Praticamente non ci siamo neppure potuti giocare la medaglia perché sentivamo dolore e fatica.
A me Simone Biles non ha mai fatto particolare simpatia perché da quando gareggia, le gare hanno perso quel sapore di competizione che hanno sempre avuto. Gareggia e vince. Mi ha tolto l'adrenalina di non sapere fino all'ultimo cosa succederà.
Oh, è forte -magari avrebbe vinto lo stesso- ma ecco, così non mi piace. Per niente.
Perdere una medaglia perché non posso competere con una ginnasta che assume farmaci dopanti, mi fa arrabbiare moltissimo. Poi, che questo doping sia stato autorizzato, è un'altra storia.
Ho scoperto solo ieri (a proposito, grazie Rossana) che, nello sport, ci sono tantissimi atleti diabetici, cardiopatici, asmatici -almeno sulla carta- che grazie a questi certificati possono assumere sostanze che altrimenti sarebbero illecite.
E io che non ho velleità di Olimpiade, non posso manco fare sport a livello agonistico (l'ho fatto anche io, mica penserete che sono sempre stata un'atleta da divano, vero?) perché assumo cortisone regolarmente. E il cortisone -che tutto fa tranne che aumentare le prestazioni fisiche- è doping.
C'è scritto nella scatola, non serve un medico per saperlo.
Fatemi essere delusa e arrabbiata. Solo per oggi, domani smetto.
Oddio sono una dopata!!! Io non ho seguito le Olimpiadi ma da quel che leggo grazie a questa Simone le gare erano simili al campionato di calcio italiano degli ultimi anni (noioso e prevedibile).
RispondiEliminaEcco si, più o meno si (che poi io sono romanista quindi immagina).
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