martedì 3 maggio 2016

Ma non eravamo choosy?

Quando la mia amata azienda ha venduto il canale di punta, io, vecchia volpe, ho iniziato a mandare in giro curriculum vitae. Con calma, senza aspettative.
Ho fatto una cernita dei vari annunci presenti sul web, ho selezionato le aziende e no, non mi sono messa a mandare curriculum a casaccio. Per ogni annuncio o azienda, ho scritto una lettera di presentazione mirata perché le letterine copia incolla non hanno senso. Ho detto chi ero, cosa facevo, quale era la mia esperienza fino a quel momento.
Ho scelto di rispondere solo ad annunci che corrispondessero al mio profilo professionale perché non sono stupida e so che se da tutta la vita faccio lo stesso lavoro, difficilmente mi chiamerebbero anche solo  per un colloquio conoscitivo per un lavoro per il quale non ho né esperienza né tanto meno competenze.
Difficilmente nella vita mi è capitato di inviare un curriculum vitae ed essere ricontattata subito, anzi spesso mi hanno chiamata aziende a cui non ricordavo nemmeno di averlo mandato sto benedetto curriculum. 
Una volta, mi chiamò un'azienda che aveva ricevuto il mio curriculum tre anni e mezzo prima. Non andai nemmeno a fare il colloquio perché nel frattempo avevo cambiato città e l'offerta non era poi così allettante.
Per il resto, sono dell'idea che è sempre il caso di andare a sentire, sai mai che possano migliorare le condizioni contrattuali (si, sto parlando di soldi), che si possa fare un salto di qualità (si, sto aspettando il momento in cui mi offrano una posizione di Mega Direttore Galattico a capo di una Mega Ditta ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica) o qualsiasi altra cosa vi venga in mente.
Comunque, dicevamo: l'azienda ha venduto il canale di punta e io ho mandato svariati curriculum, sai mai questi decidano di chiudere e ci mandano per strada dall'oggi al domani e poi non so più né come comprare borse e scarpe, né come comprare i croccantini al tartufo salmonato con aroma di pollo al forno per il cane.


Qualche tempo fa mi contatta un'azienda che è in possesso del mio curriculum.
"Buongiorno Dottoressa, vorremmo invitarla per un colloquio il giorno X all'ora Y"
Diffidate sempre di quelli che vi chiamano dottoressa o dottore per invitarvi -manco fosse una festa- ad un colloquio.
Colloquio fissato alle 9.30 del mattino.
Arrivo, come sempre, con mezzora di anticipo e aspetto fuori. Cinque minuti prima dell'orario previsto, mi paleso e mi fanno accomodare in una grande stanza con altre persone.
La tizia, capa delle risorse umane che se la tira come nemmeno Madonna potrebbe fare, arriva con un'ora abbondante di ritardo.
"Adesso facciamo un gioco di ruolo". Eh? È uno scherzo, vero?
Comunque, facciamo sto gioco di ruolo.
Finito questo tristissimo gioco di ruolo senza soluzione, in cui i presenti si accingevano ad abbandonare una nave in procinto di affondare e dovevano decidere cosa portare con se, ci viene comunicato che seguiranno i colloqui individuali in ordine alfabetico.
Io odio l'ordine alfabetico. Ho un cognome che inizia con la lettera S e, da sempre, in questi casi, passo più tempo ad aspettare che a fare quello che devo fare.
Iniziano a passare le ore, arriva l'ora di pranzo, nella struttura non c'è nemmeno una macchinetta, quindi esco, insieme ad altri tre ragazzi, per cercare un posto per prendere un panino o qualcosa di simile, ma niente, probabilmente avrei avuto più possibilità di trovare un chioschetto nel deserto. Tutto chiuso e io muoio di fame. 
Quando l'incazzatura per gli stenti e le privazioni che sto subendo a causa della mancanza di un bar mi è passata, aspetto altre tre ore. No, non sto scherzando.
Finalmente, mi accomodo per questo colloquio individuale.
Ovviamente, trattandosi di quelli degli uffici non avevano la più pallida idea di quello che io stessi dicendo e quando ho fatto delle domande (me l'hanno detto loro, eh, se avevo qualche domanda) non sapevano rispondere, ma succede sempre, quindi va bene così.
"Le faremo sapere".
Mi richiamano dopo qualche tempo:"Ti assumiamo da dopodomani".
Ehm, un attimo: sono felicissima, ma ho bisogno di qualche giorno, come vi avevo detto per ovvi motivi.
"Qual'è il contratto?"
"Non lo sappiamo"
Mi richiamano. 
"Ti assumiamo con un contratto per under 30".
La firma di questo contratto, però, era prevista per dopo il mio trentesimo compleanno.
Io sono una che chiede, che deve avere sempre tutto chiaro, che deve valutare se lasciare il vecchio per il nuovo. Posso anche valutare in mezzora, ma mi devi fornire gli elementi per farlo. E poi, insomma, io compio trent'anni, quindi come fai a farmi un contratto per under 30?
E quindi viene fuori che si, in effetti non possono farlo, ma magari troviamo un altro tipo di contratto, intanto vieni con un contratto di un giorno (UN GIORNO!!!) a tre euro lorde l'ora.
Ah. Si aspettatemi, arrivo. Di corsa.

10 commenti:

  1. Proprio oggi mi hanno contattato per l'ennesima proposta di lavoro...mi sono finto interessato (si finto perchè ho cambiato lavoro da meno di due mesi e per il momento sto bene). Intanto mi sono fatto dire tutto il cucuzzaro, sai, per avere un'idea di chi si ha di fronte e per preparare una mail di risposta nella quale faccio presente il mio interessamento nella loro azienda, ma non in un futuro così prossimo...insomma sarà per la prossima!

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    1. Io ascolto sempre le proposte che hanno da fare, non mi dimentico di come si sono evolute positivamente le cose in passato, però certi non hanno proprio ritegno. Dai, tre euro lordi l'ora per un giorno di lavoro, ma di che stiamo parlando? :P

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  2. Già quando mi parli della tipa che arriva con un'ora di ritardo e se la tira... Io l'avrei aspettata solo per mandarla a quel paese. Ma come sempre ci sono, a capo di queste aziende, e vogliono solo disperati che non sappiano dove altro andare. Magari già l'ora di ritardo è voluta per far vedere chi comanda

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    1. È una delle prime cose che ho notato. Io sono molto puntuale, quanto meno sul lavoro, e odio chi arriva in ritardo, salvo casi eccezionali e indipendenti dalla propria volontà.
      Comunque, queste sono le stesse aziende che offrono un pessimo servizio e prima o poi pagano il conto. E gli sta bene!!!

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  3. Ma non si vergognano? Tre € ?
    E fanno pure i giochi di ruolo. Ma per piacere.

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    1. Secondo me, con i giochi di ruolo pensano di fare colpo sui diciottenni (ce n'erano diversi, peccato che poi li abbiano mandati via in modo molto poco carino) che si affacciano al mondo del lavoro... E' l'unica spiegazione!

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  4. Che schifo! Io però me ne sarei andata perché un direttore risorse umane nn può presentarsi con un'ora di ritardo, vergogna!

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  5. Senza parole......un contratto di un giorno...

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