lunedì 7 dicembre 2015

Ma il Giubileo è a Roma?

È che abbiamo dovuto portare d'urgenza la macchina all'auto lavaggio perché, stupidi che non siamo altro, l'avevamo parcheggiata a Piazzale della Radio e, dopo quaranta minuti, l'avevamo ritrovata completamente ricoperta di cacche di piccione. 
Non so se avete presente le cacche di piccione, ma sono biancastro verdognolo e fanno molto schifo.
Con la macchina ricoperta di cacche, senza vedere un tubo, eravamo dovuti tornare a casa in fretta e furia che non si sa come abbiamo evitato incidenti a raffica a causa della visuale ridotta e io avevo avuto i conati di vomito per tutto il viaggio perchè, se è vero che non faccio una piega quando  devo raccogliere la cacca del mio cane, quel tappeto di escrementi mi aveva un attimo turbato l'intestino.
E quindi, dopo il lavaggio d'emergenza per cui abbiamo dovuto pagare anche un salato sovrapprezzo perché la cacca era davvero tanta, ci è venuta la brillante idea di andare in centro, ma non con la macchina che, si sa, sul Longo Tevere c'è l'allarme piccioni e non si può parcheggiare e una distesa di cacca ci era bastata e avanzata.
E allora abbiamo preso la metro.
O meglio, volevamo prendere l'autobus che porta alla fermata metro più vicina, ma dopo 40 minuti di attesa e l'autobus non pervenuto, abbiamo pensato di andare in macchina a questa benedetta fermata metro.
Scettica che non sono altro, pensavo che avremmo aspettato tantissimo e invece dopo soli cinque minuti eccola lì la metro, in tutto il suo splendore.
Siamo scesi a Termini che è l'unica stazione metro dove si può cambiare con l'altra linea  e arrivata alla banchina mi è venuto il freddo per la distesa di gente che c'era.
La metro è arrivata e avendo, a volte, un notevole di dietro, mi si è aperta la porta proprio davanti e ho pensato di essere civile e attendere che la gente scendesse perchè, che io sappia, si fa così, ma sbagliavo. Sbagliavo perchè nel frattempo la gente spingeva da tutte le parti e io tenevo stretta la mano di Fidanzato per paura di perderlo.
Finalmente, scesi tutti, siamo riusciti a salire o meglio sono riuscita a salire perchè la porta mi si è chiusa addosso, ho dovuto mollare la mano di Fidanzato e lui è rimasto a terra. 
E quindi, in compagnia dei militari diciottenni che devono difendere Roma dagli attentati, mi sono ritrovata alla fermata di Piazza di Spagna ad aspettare che, con molto comodo, arrivasse lui con la metro successiva. Io volevo sedermi sulla gradinata di Trinità dei Monti che tanto mi piace, ma niente: l'hanno blindata.

Giusto una passeggiata e dopo un pò abbiamo pensato di tornare a casa, prendendo la metro A stavolta da Piazzale Flaminio -praticamente a Piazza del Popolo- e quindi abbiamo iniziato a percorrere l'infinito sottopassaggio di sta benedetta metro, finchè non ci hanno cacciati perché la metro l'avevano chiusa. Così, a caso. O almeno, se c'era un motivo a noi non l'hanno detto, ma ci hanno detto che avremmo trovato tanti, tantissimi bus sostituivi.
E difatti, dopo un'ora abbondante ad aspettare il bus sostituivo che non si è mai visto, abbiamo preso l'unico autobus che portava più o meno nella direzione in cui dovevamo andare noi.

Solo che siamo rimasti abbagliati dal Vittoriano che io amo e volevamo tanto entrare dentro visto che era aperto e siamo scesi dall'autobus, tanto a quel punto, da lì, avremmo potuto prendere la metro B che ci avrebbe portati a casa.


Io guardavo l'Altare della Patria e Fidanzato fotografava i marciapiedi ricoperti di cacche di piccione visto che, a quanto pare, vedere la sua adorata macchina ricoperta di escrementi gli ha cambiato la vita in modo irrimediabile.

E dopo una romantica passeggiata ai Fori Imperiali, meglio conosciuti come cantiere di non si sa quali lavori, con tanto di vista sul Colosseo nel quale risplende, da anni, una vistosa impalcatura (e hanno pure buttato una bella colata di cemento sui sanpietrini che, si sa, sono brutti e danno fastidio se si cammina con le scarpe con i tacchi), siamo scesi in metro alla fermata Colosseo.
E lì, meraviglia della meraviglie: un dipendente cacciava due zingarelle che stavano borseggiando i turisti, invitandole non troppo cortesemente ad uscire dalla metro.
Vuoi vedere che ci tocca fare il viaggio in metro senza nemmeno una zingarella borseggiatrice?
Ovviamente no, ce n'erano ben quattro che puntavano borse e portafogli, con la gente che a momenti le ammazza di botte e io, intanto, mi chiedevo chi cavolo me lo ha fatto fare di andare in centro, di prendere la metro e di non restarmene a casa mia che Roma sarà anche la città più bella del mondo, ma abbiamo evidenti problemi logistici e forse è meglio starsene a casa fino a data da destinarsi.
Ah, tra ventiquattro ore comincia il Giubileo e noi, come vedete, siamo pronti. 
Mai stati più pronti di così.

2 commenti:

  1. Adoro Roma ma viverci mi sa che è davvero difficile eh...

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    1. Penso che il problema sia soprattutto per chi si sposta con i mezzi o abita in centro storico... noi per fortuna non rientriamo in nessuna delle due categorie!

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