giovedì 3 dicembre 2015

Lettera aperta ai venditori telefonici

Cari venditori telefonici,
io capisco che il vostro è un lavoro. So anche che molti di voi preferirebbero fare altro -e come darvi torto- e che magari hanno studiato tanto e fatto sacrifici, ma di meglio non hanno trovato.
È per questo che rispondo alle vostre telefonate, vi sto a sentire e con estrema educazione vi dico che non mi interessa. Quindi io mi chiedo: perchè mi richiamate il giorno dopo, quello dopo dopo e quello dopo ancora? 
Quando vi dico che ho già una linea telefonica con internet, la luce elettrica, il gas, Sky mi dite che volete i dati della mia bolletta? Perché mi dite che mi farete risparmiare quando, credetemi, io pago di luce e gas praticamente solo le tasse perchè in casa non c'è mai nessuno?
Pago bollette delle luce da 20 euro a bimestre e bollette del gas che se superano i 30 euro mi sento una sprecona, di cui rispettivamente 19,99 euro e 29,99 euro sono tasse. Cos'altro c'è da risparmiare?
E poi, vi dirò: io i gestori di luce e gas me li sono scelta con attenzione, ci ho perso le giornate. Lo stesso vale per il gestore telefonico che è lo stesso da sempre e che non intendiamo cambiare visto che internet fotonico che trasferisce i file su Marte alla velocità del suono alla modifica cifra di un milione di euro al mese non ci interessa. E comunque a noi piace il nostro gestore telefonico, sia quello del telefono di casa, sia quello dei cellulari che, per altro, è lo stesso.
Voi mi chiamate a ora di pranzo quando o sto lavorando -e capirete bene che quando si è lavoro non si può stare al telefono- o sono a casa che cucino il pranzo, quindi con una mano tengo il cucchiaio di legno, con l'altra tengo a bada il cane che regolarmente si frega il cibo dal ripiano della cottura, con l'altra ancora -quella immaginaria- parlo al telefono (quello con cui non sto parlando con voi) per rassicurare mia madre che non ho la febbre, non ho finito i soldi, non ho preso un'incazzatura di dimensioni epiche a lavoro. 
Oppure mi chiamate alle 9 di sera quando o sto lavorando -per cui vale come sopra- o sto cucinando -sempre come sopra- o sto facendo una delle milioni di cose che disgraziatamente devo fare ogni giorno per mandare avanti baracca e burattini. O sono sul divano moribonda.


Non mi interessa il trading online, che non so nemmeno cosa sia, non mi serve il Folletto, non mi serve il Bimby, non voglio Mediaset Premium in abbinamento a Sky che se fosse per me leverei anche quello, non voglio comprare vini, né tanto meno formaggi. 
Non mi servono nemmeno le creme anti cellulite e antirughe che comunque devo sniffare, toccare, spalmare prima di comprare. 
Non mi serve un'enciclopedia né un dizionario. Se mi servissero, vi garantisco che andrei in negozio e me li comprerei.
Quando poi vi arrabbiate perché vi dico che non mi serve nulla, ringraziandovi per il pensiero manco mi aveste regalato una fornitura di palette di ombretti per i prossimi dodici anni e mi insultate, è inutile che mi richiamate il giorno dopo perché a quel punto difficilmente vi risponderò.
Se poi mi chiamate dieci, quindici volte di fila, anche se vi ho detto "no, grazie" io penserò che siete scemi, anche perché, credetemi, non sono bipolare e non cambio idea dalla sera alla mattina.
E ripeto: io capisco che è il vostro lavoro. Lo capisco davvero e vi stimo perché io non so se riuscirei a fare un lavoro a provvigione dove per guadagnare due soldi dovrei chiamare ininterrottamente persone che nella migliore delle ipotesi dicono no e nella peggiore mandano a fanculo, ma capirete bene che siete troppi e chiamate troppo spesso.

Tanti cari saluti
Con affetto
Una che si è rotta le scatole

10 commenti:

  1. Sono quattro mesi che vivo lontano dall'Italia e sono quattro mesi che ogni due giorni ricevo una telefonata di offerte di ogni tipo e non riesco proprio a capire quando si decideranno a smettere visto che non rispondo mai!

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    1. A me avevano detto che non rispondere è peggio perchè continuano finchè qualcuno non risponde. Non so ovviamente dirti se è vero, ma posso dire che, in effetti, quando non rispondo, trovo decine e decine di telefonate dallo stesso numero (che poi, puntualmente cerco su Google e che è sempre contrassegnato come "pubblicità aggressiva"), mentre se rispondo mi danno un giorno o due di tregua (il che, però, non è una soluzione al problema).

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  2. Il telefono fisso in casa non ce l'ho più ed è finita la tortura. Al lavoro invece continua. Il peggio è quando si qualificano come "Sono la dottoressa Tal dei tali" e ogni volta è uno spavento e penso sia successo qualcosa. Mi verrebbe voglia di mandarla a quel paese, poi mi trattengo.

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    1. Anzi a te dicono chi sono, a me difficilmente danno una qualsiasi qualifica... Di solito è "Salve la chiamo da nome compagnia"...

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  3. Grandissima!!!! Avrei potuto scriver le stesse cose..ma con meno ironia! :)

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  4. I più antipatici? Quelli che a tutti i costi ti devono vendere un'assicurazione sulla vita che ti dicono che telefonano per conto della banca. E' successo qualche tempo fa, hanno chiamato in ufficio mentre ero a fare una commissione e mi sono fiondata in banca credendo ci fossero problemi con qualche assegno... che stress!

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    1. Questi, fortunatamente, mi mancano.
      Se mi chiamano per conto della banca come minimo mi prende un colpo!
      L'ultima volta che ho ricevuto una chiamata di questo tipo era perchè ci era arrivato da pagare un IPhone sulla carta di credito che non avevamo mai comprato.... O_o

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