lunedì 5 ottobre 2015

Tutte le domande da (non) fare a chi lavora in televisione

Mi fa sempre un po' sorridere, a volte mi arrabbio, altre mi lamento come se non esistesse un domani.
Ho un lavoro full time che mi impegna parecchio, ma quando esco dal lavoro, smetto di indossare i panni del tecnico di messa in onda (qui per saperne di più) e mi limito e essere una persona apparentemente normale. Tra le due persone, probabilmente, ci sono in comune solo i piercing e i tatuaggi, ma questi ultimi solo perché non posso toglierli e metterli a piacimento.
Non guardo la tv, tanto sono certa di essere tra le persone che ne guardano più al mondo, anche se a casa non la accendo mai. Sono intellettuale io e leggo i libri, vado alle mostre e, ebbene si, vado anche al museo. Oppure non faccio un tubo, il che non guasta mai.

Eppure succede sempre.
Mi chiamano e mi chiedono i biglietti per gli eventi.
"Hai i biglietti per gli EMA 2015?".
"Hai quelli per gli Mtv Music Awards?".
No, non li ho perché non lavoro per Ticket One e comunque, gli Mtv Music Awards sono gratuiti con accesso libero. Andate, sopportate un po' di calca e tac, sarete tra il pubblico.
"Mio cugino ha girato un videoclip amatoriale, puoi mandarlo in onda?"
 Certo, come no. Posso anche farlo passare tutti i giorni tutto il giorno.
"Non riusciamo a rintracciare mia nonna, è andata a fare la spesa e adesso non risponde al cellulare da ore, puoi mandare in onda la sua foto?". Certo come no.
A parte che io mi sto ancora chiedendo -e tormento tutti con questo dubbio esistenziale- in base a cosa scelgono i servizi da mandare in onda. Perché alcuni delitti hanno 483928 servizi dedicati in tutti i tg nazionali e altri non vengono neppure mai nominati? Perché il servizio sugli anziani e il caldo va in onda a loop per tutta l' estate, anche se piove e fa freddo, e altre notizie te le devi cercare con il lanternino nei meandri del web? Mistero. 
"Mi puoi fare incontrare Mentana, la Della Chiesa, Maria De Filippi o, udite udire, Barbara D'Urso?". Certo come no. Solo che io non li conosco, al massimo qualcuno l' ho incontrato nei corridoi oppure l' ho visto in video. Certo, magari su più monitor, ma sempre in video. Quindi magari poi se li incontro per strada non li riconosco nemmeno perché si sa che la tv ingrassa e magari in realtà sono tutti magrissimi.
"Puoi farmi diventare famoso?". Certo, ma anche io voglio diventare famosa, quindi mi sa che sarebbe un po conflitto d' interesse.
"Puoi svelarmi in anteprima questo o quel programma così ci ricavo dei soldi?". Certo come no, poi però quando l' amministratore delegato si presenta alla mi porta con la frusta chiodata mi difendi tu. Mai sentito parlare di riservatezza? Oltre al fatto che no, non ve lo direi comunque.
"Ci regali i prodotti che vengono venduti nelle televendite?".Certo come no, d'altronde tutti abbiamo un' amica commessa e ci vestiamo gratis.
Sono disposto a pagare per sapere, fare, andare in onda. E io, da anni, firmo clausole che dicono che se solo accetto una caramella per qualsiasi motivo legato anche lontanamente al mio lavoro vengo lasciata sotto il pavimento (che ha le piastrelle che si alzano) per un mese senza cibo né acqua.
E comunque, manco fossi una prostituta che prendo soldi e posso essere importunata per strada. Che poi dai, manco le prostitute si importunano per strada se no arriva il pappone e vi accoltella.

Lavorare in televisione non è una missione finalizzata al fare diventare famoso qualcuno. È un mestiere. Come qualsiasi altro.
E dopo il Carosello, io vado a letto e non ci sono più per nessuno.


6 commenti:

  1. Ma davvero ti fanno richieste del genere? ?

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    1. Ovviamente sono richieste ricevute nel corso degli anni,ma comunque si :)
      E ho dimenticato che molti mi chiedevano l' abbonamento a Sky gratis O_o

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  2. Sono sconvolta, non c'è limite alla stupidità della gente!

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    1. Da quanto mi dicono, succede per qualsiasi professione :)

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