mercoledì 26 agosto 2015

Imprenditoria femminile: la storia di Marta e del suo B&B


Conosco Marta da un'infinità di tempo. 
Era il 19 Settembre 1999, quando entrai nell'aula che ospitava la 1° D, che poi è diventata 2°D, 3°D e via dicendo. Abbiamo fatto insieme tutti e cinque gli anni del liceo, fino a quando il 25 Giugno 2004 mi sono liberata definitivamente di quell'enorme agonia che era diventata la scuola.
Lei ha studiato arabo, l'ha anche imparato e poi ha deciso, con l'aiuto della famiglia, di diventare un'imprenditrice. Lei non ama questo termine, quando le ho proposto questa intervista mi ha detto che, secondo lei, avrei trovato gente molto più interessante da intervistare. Ma io, avevo già deciso che volevo lei, che rappresenta un esempio da imitare.
Marta, difatti, ha aperto un B&B a Palermo. L'intervista è lunga, ma merita di essere letta: se è così lunga è anche perché mi ha detto in modo gentile e garbato, che accettava l'intervista solo se non l'avessi censurata (cosa che comunque, ammetto, ma non diteglielo, non avrei fatto comunque).

-Ciao Marta, tu sei titolare di un B&B a Palermo. Posso chiederti com'è nata l'idea di aprire un B&B?
-Certo che si! Anzi ti ringrazio per avermi dato la possibilità di parlartene.
L'idea è nata un pomeriggio di fine estate del 2008, da una "consultazione familiare". Eravamo seduti nel salotto di casa, piuttosto piuttosto demoralizzati nel constatare la desolante situazione occupazionale palermitana, e frustrati dai miei reiterati tentativi di trovare un impiego. I miei genitori possedevano una grande casa in cui intendevano ritirarsi dopo la pensione. Iniziammo a cercare un modo di sfruttarla, invece, per creare un'occupazione, ed in un pomeriggio abbiamo vagliato tutte le possibili destinazioni d'uso, dell'alloggio per anziani al Bed&Breakfast appunto. Alla fine, quest'ultima opzione ci parve quella più "semplice e di immediata attuazione".


-Quanto tempo ci avete messo per realizzare il B&B e per ottenere tutti i permessi necessari?
-Praticamente il giorno successivo, mio padre cominciò a muoversi per avviare i lavori di ristrutturazione della casa, un'antica palazzina risalente agli ultimi anni dell'ottocento, ed iniziammo ad informarci sulla legislazione relativa all'attività di Bed&Breakfast. Comincio subito col dire che non sarei arrivata lontano senza l'aiuto dei miei genitori: la struttura è stata interamente messa a nuovo (con lavori di ristrutturazione massicci partiti dalle fondamenta), e per far ciò sono stati utilizzati i loro risparmi di una vita, che hanno generosamente messo in gioco senza pensarci due volte; inoltre mio padre, geometra e tecnico di grande esperienza, si è fatto carico della parte burocratica. Ben presto ci siamo resi conto di quanto poco "semplice ed immediato" fosse aprire un b&b, almeno per chi vuole rispettare la legge: agibilità, abitabilità, planimetria dettagliata della casa con indicazione degli spazi comuni e quelli ad uso esclusivo degli ospiti; conformità di tutti gli impianti e tanta altra documentazione ancora. Posso dire con fierezza che il nostro è uno dei pochissimi B&B a Palermo con TUTTE LE CARTE IN REGOLA. I lavori di ristrutturazione sono durati poco meno di un anno, nel frattempo io seguivo mio padre su e giù per uffici nel fantozziano tentativo di stabilire una comunicazione con i vari addetti alle attività produttive. Gli impegni nei quali li trovavamo affaccendarsi erano fra i più disparati: andava per la maggiore la briscola a mazze con i fascioni di buoni pasto erogati dalla regione.
Una nota di merito alla totale imbecillita' di alcuni fra loro: una su tutte, cito quella volta in cui ci siamo sentiti dire che l'abitazione non poteva essere adibita a b&b perché il bagno del proprietario si trovava a piano terra mentre le camere degli ospiti a primo piano, ed essendo il B&B fondato sullo spirito della condivisione degli spazi questa separazione inficiava il tutto. Ricordo mio padre, fresco di studio approfondito sulla legislazione in merito, argomentare qualcosa circa il fatto che, se voleva, il bagno del proprietario poteva metterlo pure nel bel mezzo del giardino. Il mio compito consisteva per lo più nel mediare le sue posizioni: "mio padre intendeva dire che", "quello che cercavamo di argomentare è che". In realtà mio padre cercava di insegnare a molti il proprio lavoro. E aveva ragione. Ad ogni modo, tra stop vari e solleciti reiterati (perché è facile fare impresa in Sicilia), abbiamo ottenuto tutti i permessi esattamente nel giugno del 2009.


-Hai usufruito dei prestiti o delle agevolazioni destinate all'imprenditoria femminile?
-Agevolazioni? Prestiti?? (Disse Marta esplodendo in una grassa risata. E qui Gilda ti risparmio la parentesi che avresti dovuto mettere tu ).
Non abbiamo visto un centesimo né dalla regione, né dal comune, né dalla provincia. Un tempo, di cui forse gli antichi serbano il ricordo, esistevano dei bandi per il rimborso delle spese relative alla creazione di attività come la mia; ma, come disse madre citando gli antichi siculi: "dove arriviamo noi, seccano pure le pietre".
Noi poveri fessi stiamo ancora aspettando che esca il bando per usufruire delle agevolazioni. Dal 2009. Certo c'è di peggio: ci sono regioni d'Italia dove è obbligo per gli aspiranti gestori di B&B seguire dei corsi a pagamento (interamente a spese loro) sulla conservazione dei cibi, il che a mio parere è un futile pretesto per giustificare ulteriori esborsi, in specie considerando che il B&B è un attività ricettiva di stampo familiare; o addirittura dove è obbligatorio pagare dei controlli stile Gestapo sulla qualità dei prodotti utilizzati per la pulizia. In Sicilia ancora non esistono obblighi simili. In compenso sei solo contro gli allegri addetti di cui sopra.

-Com'è organizzato il tuo B&B? Quante ospiti può contenere? Come son organizzati gli spazi?
-Il B&B si snoda su tre piani: il piano terra/zona giorno, dove offro la colazione ai miei ospiti e dove si trovano anche le mie stanze private, il primo piano con le stanze degli ospiti, ed il terrazzo attrezzato con gazebo e angolo cottura in condivisione. Può ospitare un massimo di 8 persone.


-Ci racconti una tua giornata tipo all'interno del B&B?
-La mia giornata tipo inizia all'incirca alle 7:30 del mattino, quando mi alzo per apparecchiare la tavola e attendo l'arrivo del domicilio dal bar o dalle pasticcerie locali. La colazione si basa sulle richieste e abitudini degli ospiti, a meno che non venga richiesto del Kopi Louak. Ma ciò che devi sapere è che, da nord a sud, ogni ospite può diventare un divoratore seriale di cannoli, se debitamente incoraggiato. Finite le colazioni mi dedico alla pulizia delle stanze e dei locali comuni, operazione non velocissima, dato che si tratta di pulire e riordinare ogni giorno una casa di tre piani.Il pomeriggio, quando serve, mi aggiro furtivamente fra super mercati e centri commerciali per procacciare tutto il necessario per l'attività, e alla sera innaffio le piante. Tante piante. Tranne i cactus, che annaffio poco. Ma tanto non muoiono mai.

-Chi ti ha aiutato o ti aiuta nella gestione del B&B?

-Spesso, soprattutto nelle ore diurne, vengo aiutata da mia madre e da mia sorella, altre volte devo cavarmela da sola e non è facile.

-So che quando si ha un B&B è necessario che il proprietario viva all'interno dello stesso. E' un problema per te o per i tuoi ospiti questa cosa?
-Per i miei ospiti non è affatto un problema che io viva nella stessa casa di cui affitto le stanze. È necessario per prima cosa specificare che questo è un obbligo di legge: un gestore di b&b che non sia domiciliato nel luogo in cui lavora non è in regola. In secondo luogo, gli spazi sono ben concepiti, così che ospiti e proprietari convivano tranquillamente. Infine, ho notato che alla gente fa piacere sapere che ci sia qualcuno sempre presente in casa, disponibile ad offrire consigli e indicazioni e ad aiutarli in caso di necessità.

-In questo periodo di crisi, come vanno le cose? Hai periodi morti o ci sono sempre degli ospiti?
-Il B&B ha conosciuto momenti di alterna fortuna. È già tanto se in congiunture durissime come queste riusciamo a tenerci a galla. Si tratta di un'attività prevalentemente primaverile ed estiva. Ciò non vuol dire che il B&B non sia aperto tutto l'anno: a parte i novanta giorni di chiusura obbligatoria imposti per legge è sempre possibile prenotare, ma è ovvio che la maggior parte del lavoro si concentri nei momenti in cui la gente va in ferie e cioè bella stagione e festività. È per questo che bisogna tentare di sfruttare al massimo il periodo estivo: per quanto sia dura lavorare a ritmi sostenuti con il caldo l'estate è il momento in cui si mette da parte per affrontare almeno in parte l'inverno. In pratica sono una formica in un mondo di cicale.


-È difficile per te che lavori ogni giorno, soprattutto in quelli che per altri sono festivi o comunque periodi di ferie, conciliare il lavoro con la vita privata?
-Non è facile. Lavorare mentre tutti postano foto di località meravigliose è frustrante, ma c'è di buono che in Sicilia l'estate generalmente dura un po di più e quindi posso recuperare in parte a Settembre, nei buchi che si creano qua e là.
Ad ogni modo io amo il mio lavoro, e non mi pesa più di tanto (disse Marta mentre grosse lacrime le solcavano il viso. Anche qui ti risparmio la parentesi).

-Che idee hai per il futuro? Cambierai qualcosa?
-Per il futuro l'impegno è quello di cercare di migliorarsi e crescere sempre. Da quando ho cominciato questo lavoro ho imparato in prima persona a conoscere ed amare di più la mia terra, ricchissima e martoriata, mentre cercavo di tracciare un quadro esaustivo di tutte le attrattive che ha da offrire ai visitatori. In particolare nel sito del B&B c'è un intera sezione dedicata alle bellezze naturalistiche ed al folklore di Sferracavallo, realizzato e tradotto da me personalmente, come ogni testo del sito. Quello a cui aspiro e' far conoscere sempre più al turista le bellezze del territorio e dargli la possibilità di fruirne pienamente cercando di colmare dove possibile le lacune e i disservizi locali. Ora possiamo ad esempio offrire ai nostri ospiti un servizio navetta da/per la città e da/per l'aeroporto a prezzi veramente stracciati. Nel medio/breve periodo cercheremo, insieme ad altri giovani (e preparati) impegnati nel territorio di creare una rete di servizi che permetta ai nostri ospiti di vivere palermo a 360 gradi; guidati, coccolati, e non derubati da gente che ama il proprio territorio e che desidera principalmente farlo conoscere ed apprezzare

Sono palermitana e amo la mia città.
La maggior parte delle persone della mia età, da Palermo se n'è andata cercando altrove un futuro migliore e questo è uno dei più grandi rammarichi della mia vita.
Marta è rimasta e a lei va tutta la mia stima, oltre che i miei più sentiti ringraziamenti per essersi resa disponibile per questa intervista.
Conosco la sua famiglia da anni e non posso che non rivolgere un pensiero a suo padre, che a quattordici anni ho ribattezzato affettuosamente Uomo Pipa perché non ricordo di averlo mai visto senza la sua amata pipa, a sua madre e sua sorella, che insieme a lei hanno permesso tutto questo.


Il B&B di Marta si chiama Il Golfo e si trova a Sferracavallo, una borgata di Palermo molto affascinante, a due passi dalla Riserva di Capo Gallo.




Tutte le foto del post sono di Marta.


5 commenti:

  1. Solo a guardare la foto della colazione mi è venuta voglia di andarci! XD
    Comunque non pensavo fosse così complicato aprire e gestire un b&b, ma a quanto pare la tua amica fa un ottimo lavoro! *^*

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    1. Lei è una gran rompiscatole (adesso mi minacerrà di morte XD),ma si fa oggettivamente un ottimo lavoro e il B&B è molto bello!
      Quella colazione fa venire fame anche a me, ogni volta che vedo le foto!

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    2. andiamo a fare colazione da lei allora XDD

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  2. La Sicilia è tutta bella e vedere che c'è gente che cerca di promuoverla così è una grande cosa!
    PS: io il nome del B&B me lo segno se capito a Palermo qualche volta! :)

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