venerdì 14 ottobre 2016

Bastava un attimo: affrontare la morte di qualcuno

Succede che qualcuno che conosciamo muoia. Succede.
Ieri è morto un mio ex collega. Era una persona a cui ero affezionata e che nonostante non lavorassimo più insieme da anni, continuavo a sentire. Non era il mio migliore amico, è stata però una persona che negli anni era sempre stata presente in qualche modo nella mia vita.
Si chiamava Roberto. Roberto Senesi.
Mi era stato di conforto nel periodo milanese, mi aveva consigliata quando l'azienda dove ci eravamo conosciuti mi aveva contattata un paio di volte per chiedermi di tornare a lavorare lì.
Lui sapeva che Milano mi faceva stare male e sapeva anche perché e una parola di conforto non mancava mai.


Quel posto lì, era stata la mia prima messa in onda, dopo un paio d'anni di regia. Non è la messa in onda a cui sono più legata a dire il vero, ma è cominciato tutto lì e quindi un piccolo spazietto nel mio cuore quel posto ce l' ha. 
Aveva dieci anni più di me ed era un bravo ragazzo. Lo so che quando qualcuno muore si dice sempre così, ma giuro che è vero.
È la prima volta che succede che qualcuno che conosco muoia così, in un incidente stradale.
Quando avevo 13 anni, pensavo che un quarantenne fosse vecchio. A trent'anni l'unica cosa che mi viene da pensare è che a quarant'anni si ha tutta la vita davanti.
Ho letto tutti gli articoli che ho trovato, Fidanzato guardava la mia faccia bianca.
"Amò, qui ci sta scritto che era un cameraman"
Quando sono stravolta per qualcosa, mi infastidisco per le stronzate io.
"Ma quale cameraman, era un messainondaro, come noi, scrivono cose a caso".
Un messainondaro che mi ha insegnato ad appendere un playlist. 
Mia madre mi ha detto che si ricordava di avermi sentito nominare questo ragazzo.
Un ubriaco ha fatto una manovra azzardata, molto azzardata, e ha travolto a chissà che velocità folle la macchina di questo ragazzo. Bastava che passasse di là un minuto prima o un minuto dopo e non sarebbe successo niente. Bastava un attimo. Un attimo che non c'è stato.
Ho letto che lui è morto sul colpo, l'ubriaco e il suo amico, anche lui ubriaco a sua volta, sono vivi. Malconci, ma vivi.
Quello che mi è uscito dalla bocca a caldo, non lo ripeterò. Ma è stato un attimo. 
Un attimo, capite?
Ho visto le foto della macchina, completamente distrutta. Mi sono chiesta cosa ci vuole per ridurre in quel modo una macchina, mi sono venuti i brividi.
Mi sono chiesta cosa si prova quando vedi che qualcuno ti sta travolgendo. 
Che l'ubriaco stesse facendo una cazzata immagino se ne sia accorto, anche se spero di no.
Mi auguro sia stato tutto velocissimo, indolore. 
Mi chiedo cosa si provi a sapere di aver tolto la vita a qualcuno per una propria cazzata.
Mi chiedo anche cosa si provi a sapere di essere rimasti vivi mentre qualcun altro non c'è più.
Mi chiedo con che diritto qualcuno si metta alla guida ubriaco fradicio ed effettui un sorpasso azzardato, per poi scaraventarsi su una macchina che passa di là.
Lui stava tornando a casa, dove non è mai arrivato. Aveva un fratello e una mamma che lo aspettavano. 
Mi chiedo come si possa sentire una madre quando ti chiamano per dirti quello che è successo.
Mi chiedo un sacco di cose, ma non avrò mai le risposte.
So solo che bastava un attimo, un minuscolo, piccolissimo attimo. Che non c'è stato.

14 commenti:

  1. Poveretto.... terribile davvero. La vita è quasi sempre una questione di attimi che fanno la differenza, nel bene e nel male.

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  2. In un attimo, ho perso mio papà.
    Stesse domande, senza risposte...
    ...e vivo col pensiero che basta "un attimo".....
    Mica

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  3. Una ragazza che conosco è morta questa estate in un incidente causato da uno ubriaco e strafatto....una ragazza giovane, troppo giovane! Erano 4 in macchina...solo lei è stata sbalzata fuori dal sedile posteriore e dopo qualche giorno di coma se n'è andata....
    Non ci sono parole di fronte a fatti del genere!

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    1. Sono cattiva se dico che è allucinante che gli ubriachi matti restano sempre vivi ed è assurdo?

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  4. Tanti anni fa, quello che in quel periodo era l'amore della mia vita, è stato falciato via dalla moto da un neopatentato ubriaco. È morto dopo mesi di agonia, l'altro credo che sia tutt'ora vivo e vegeto, non ne ho voluto sapere più nulla. Ma sono sicura che la sua coscienza ogni tanto glielo ricordi.
    Un abbraccio, mi dispiace tantissimo per il tuo amico e per la sua famiglia.

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    1. Simo non oso nemmeno immaginare il dolore che puoi avere provato. Un bacio grande.

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  5. Mi dispiace immensamente. Non vi sono parole di conforto per chi ha voluto bene a questo ragazzo.

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