mercoledì 12 ottobre 2016

Alle donne di domani

Questa è per voi: bambine, ragazze, giovanissime donne.
A voi auguro tanti sorrisi e tante lacrime.
Vi auguro anche di giocare giocare e ancora giocare, di sbucciarvi le ginocchia, di fare lunghe passeggiate in bicicletta, di tagliare i capelli alla Barbie per poi pentirvi subito dopo di averlo fatto, di costruire città enormi con i Lego.
Vi auguro di scegliere la scuola che più vi piace, di innamorarvi follemente di un compagno che non vi ricambia e di avere delle amiche con cui piangere, di provare l'emozione enorme del primo viaggio con gli amici, di trovare qualcuno che vi baci in una sera d'estate e vi dica che siete bellissime. 
Vi auguro di presentarvi a scuola impreparate e prendervi un 2 e vi auguro di rispondere così bene ad un'interrogazione da lasciare senza parole il professore. E pure i compagni, giusto per non farsi mancare nulla.
Vi auguro di litigare con i genitori perché non vogliono farvi salire sul motorino o non vogliono farvi dormire a casa dell'amica. Quando finalmente vi diranno si -credetemi che accadrà- sarà ancora più bello.
Vi auguro di avere un'amica stronza che vi rubi il ragazzo che vi piace perché vi farà capire tante cose. 
E vi auguro di avere un'amica che ci sarà per sempre perchè quando avrete trent'anni e penserete alle cagate che facevate a quindici, non smetterete di ridere neanche per un secondo.
Vi auguro di poter scegliere se studiare o lavorare dopo la scuola (quest'ultima non vi posso augurare di scegliere se farla o non farla perchè è "dell'obbligo").
Vi auguro di scegliere la facoltà universitaria adatta a voi o il lavoro che vi piace.
Vi auguro di non dovervi mai accontentare.
Vi auguro di non passare un esame e di prendere 30 e lode la volta dopo. Vi auguro anche di avere le palle di alzare il dito medio al professore che vi ha mandato la volta prima, accertatevi prima di non doverlo mai più incontrare nel corso della carriera universitaria.
Vi auguro di passare nottate a studiare con i colleghi di università, di ridere, di sclerare.
Vi auguro di sbronzarvi fino al (quasi) coma etilico il giorno della laurea.


Vi auguro di essere sempre fiere di voi stesse quando guarderete la vostra corona d'alloro appesa da qualche parte (mia madre usa le foglia per condirci il pollo al forno, ma tant'è), anche se la laurea non vi servirà a nulla.
Vi auguro di trovare un lavoro che vi piaccia e vi soddisfi, che sia retribuito in modo giusto.
Vi auguro di non trovare mai colleghi di merda o di trovarli e saperli trattare come meritano.
Vi auguro che i vostri meriti vengano riconosciuti e che nessuno vi consideri in quanto donna e  quindi potenziale grana, ma in quanto informatico, medico, ingegnere, architetto, giornalista.
Vi auguro di veder considerato il vostro cervello prima del vostro culo e delle vostre tette.
Vi auguro comunque di avere delle belle tette che quelle fanno bene all'autostima, anche se qualcuno vi dirà che non è femminista sostenere una cosa del genere.
Vi auguro anche di avere giornate storte, di discutere con il capo, di avere una promozione inaspettata e di non avercela quando pensavate di meritarla.
Vi auguro di trovare l'amore, quello vero, quello che prima sono farfalle nello stomaco e poi è serenità, rutti sul divano guardando una serie televisiva, risate fino a sentirvi male, baci, abbracci, un lettone pieno di cuscini in cui passare una giornata d'inverno mentre fuori piove.
Vi auguro di poter scegliere con chi stare e che nessuno vi giudichi per le vostre scelte.
Vi auguro di non incontrare mai nessuno che vi ferisca, nella mente e nel corpo.
Vi auguro di avere tante amiche e tanti amici, con cui piangere, con cui fare cagate clamorose da rinnegare la mattina dopo, che vi accompagnino in ospedale e vi tengano la mano quando state male e che gioiscano con voi quando state bene e siete felici.
Vi auguro di godervi la spensieratezza dei vent'anni, il rodimento di culo dei trenta e la saggezza -dicono- dei quaranta.
Vi auguro di diventare madri, se lo desiderate.
Vi auguro di avere un figlio che sia il vostro orgoglio, che stia bene e che sia sempre vicino a voi.
Vi auguro di non subire mai violenza, di non incontrare mai un mostro, di non avere mai paura, di uscire di casa senza timore.
Vi auguro tanta felicità, ma proprio tanta: una felicità che vi faccia dire ogni giorno che è bello crescere e diventare grandi.


La foto è di Samira El Bouchtaoui.

4 commenti:

  1. Cara Gilda, tutti questi auguri, basterebbero la metà per fare contenta una donna!!!
    Ciao e buona giornata, con un abbraccio e un sorriso:) sorridere fa bene!
    Tomaso

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