sabato 17 settembre 2016

Eur for dummies

Un paio di giorni fa, passeggiavo amabilmente nei vialetti del laghetto dell'Eur, a Roma.
Ok, magari non stavo passeggiando amabilmente.
La verità è che stavo correndo a prendere la metro alla fermata PalaSport che é la più vicina a casa mia.
Davanti a me, passeggiava amabilmente (lei per davvero) Ilary con le due figlie femmine e una ragazza che deduco fosse la baby-sitter. Tutt'e quattro biondissime.
Nessuno le ha rotto le scatole, nessuno l'ha fermata.
La verità é che qui è abbastanza normale incontrare calciatori e loro famiglie (o, come in questo caso, solo le famiglie senza il calciatore).


Quando abbiamo scelto questa casa -e di conseguenza questa zona- io ho valutato i negozi che potevo raggiungere a piedi, la presenza di servizi (vedi banca e posta), la vicinanza con il lavoro (difatti a quattro giorni dal trasloco, sono andata a Milano per sette lunghi, infiniti mesi), il parco enorme perfetto per il cane, le scuole (sai mai nella vita), il poco traffico sotto casa, il tanto verde.
Ho considerato il fatto che dietro casa ho il mio bar preferito da sempre e che mi piace da morire l'architettura dell'Eur. Prima che lo diciate voi, ve lo dico io: il modello architettonico di questa zona è ispirato al modello fascista e, al di là di Mussolini, è uno stile architettonico che a me piace.


Fidanzato ha valutato positivamente il fatto che nella parallela di casa nostra abiti Totti -meglio conosciuto come Er Capitano- e che, nella stessa via, ci siano delle case dell'A.S. Roma dove, di norma, abitano i calciatori che hanno contratti brevi.
Nel frattempo, Totti e consorte si sono trasferiti in una mega villa, ma continuano a bazzicare la zona, li incontriamo spesso al cinema e facciamo ciao con la manina al Pupone.
Gli altri li incontriamo ripetutamente al ristorante o per strada, ma non riusciamo ad incontrare il grande amore della mia vita, ovvero un calciatore che a me piace da morire (ma non posso dirvi chi é, onde evitare di essere presa in giro da qui alla fine dei miei giorni).
Non eravamo convinti delle statue greche presenti nel cortile del palazzo, una roba che definire trash è dire poco, ma non possiamo abbatterle durante la notte a causa delle telecamere.
Si, abbiamo le telecamere nel palazzo, manco fossimo famosi. 
E comunque, siamo i più poveri di tutto il quartiere, secondo me.
Io faccio una quantità abnorme di figuracce quando il cane prova a scippare il Rolex ai miei vicini: loro non lo sanno, ma a lui piace rosicchiare orologi a chi lo accarezza. 
Loro probabilmente pensano che gliel'ho insegnato io a scippare orologi al malcapitato di turno.
A me comunque l'Eur piace da morire, vi dico solo che ho un gruppo Whatsapp che si chiama EurZona, all'interno del quale ci sta solo gente che abita all'Eur.

Comunque, tutta questa storia infinita per dire che ho preso la metro. E io la metro non la prendo mai, preferisco farmela a piedi o a cavallo di una scopa, ma la metro no.
Invece ho scoperto che la metro è diventata più frequente, che ci sono più controlli e che tutto sommato molto più pulita rispetto a quando l'avevo presa l'ultima volta, circa un anno fa.
E nessuno zingarello di dieci anni ha provato a rapinarmi, né é passato dietro di me quando ho aperto il tornello con il mio biglietto (si, faccio parte di quei pochi che, a Roma, fa il biglietto sui mezzi pubblici).
Ero commossa, mai vista una metro così funzionale. 
Poi sono scesa alla fermata Policlinico e diluviava, ma ecco, non si può avere tutto dalla vita. 


2 commenti:

  1. Cura Raggi?Sono curiosa.Ti verro a trovare a breve

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    1. Questo non lo so, ma effettivamente la metro è un pò migliorata. Vedremo con il tempo!

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