mercoledì 30 marzo 2016

Di Mtv, anniversari, segni del destino e Ginnaste Vite Parallele

Esattamente un anno fa a quest'ora mettevo piede, per la prima volta, nella messa in onda di Mtv Italia.
Non so se è un caso -mi piace pensare che sia stato un segno del destino- ma la prima cosa che ho sentito appena entrata lì dentro è stata Spinning di Alyssa Atherthon, una canzone che probabilmente il 90% del mondo non conosce, ma che io -e non solo io- conosco benissimo.
Mi sono girata e su tutti i monitor di quello che tutti chiamano Mtv, ma che per me resterà nei secoli Italia o al massimo One c'era Ginnaste.
Non c'è voluto molto perchè venisse fuori che a me piaceva la ginnastica artistica.
Non c'è voluto molto perché dicessi che a me piaceva la ginnastica, ma che Ginnaste era tutta un'altra cosa. 
Durante il colloquio, mi chiesero se conoscevo Mtv, è una domanda normale, viene sempre fatta ovunque. Risposi di si, io Mtv lo conoscevo per altri programmi che ormai non esistono più da un pezzo, ma che Ginnaste lo guardavo.
Non vi dico cosa ho detto dopo, ma si insomma, se mi hanno assunta, è evidente che devon oaver apprezzato la sincerità.
Ho rivisto le quattro serie di Ginnaste talmente tante volte che potrei recitarle a memoria, visto che -per altro- da quel momento, tutti i controlli qualità sono toccati a me  e mi pare pure giusto, io mi guardo Ginnaste e voi i film horror che io ho paura e poi non dormo la notte.
Non ho mai amato particolarmente Ginnaste perché dava una visione un po' distorta della ginnastica e poi insomma, la tv -l'ho sempre detto- inganna. Se volete lasciarvi ingannare.
Ma una cosa devo dirla: senza Ginnaste i palazzetti sarebbero ancora vuoti, non si saprebbe un tubo -come era anni fa- e forse tante cose non sarebbero accadute.
D'altro canto, ho passato serate intere a spiegare ai miei colleghi -e non solo a loro- che c'era tanto altro, li ho costretti a vedere gare su gare.
Senza Ginnaste non ci sarebbero le Carlottiter, le Ferrariter e un altro mezzo milione di gruppi di fan sfegatate che, quando superano lo scoglio dei dodici anni durante i quali sono particolarmente moleste, sono comunque una mano santa per uno sport che da sempre -ma non per sempre- è considerato uno sport minore.
Non ci sarebbero state il boom di iscrizioni ai corsi di ginnastica artistica che, in qualche modo, hanno un minimo rimpinguato le casse della Federazione che non sarà certo diventata ricca, ma è pur sempre meglio di niente.


Nella sede centrale di Milano di Mtv è pieno di cartonati giganti di Ginnaste, c'è  Ginnaste ovunque, ho sempre bramato quei cartonati, volevo appenderli in salotto, a dimostrazione che in certe cose sono un po' idiota anche io, ma giustamente non me li hanno mai dati.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa quando ho notato che un'intervista ad una ginnasta -che mi piaceva anche tanto, ma che adesso si è ritirata- era stata fatta nella terrazza della serra di Mtv che è un posto magnifico, mi è sempre piaciuto molto ed è forse l'unico motivo per cui non mi dispiace -quelle rare, rarissime volte, andare in sede centrale che mi ha sempre fatto un po' antipatia, forse perché sono una comodista e lì non potevo arrivarci con la macchina.
Quindi si, insomma, Ginnaste non è stata poi un'idea così malvagia, anzi.
Non mi sono mai espressa al riguardo, ma stavolta -sarà che ricorre questo anniversario un pòo' malinconico, tocca dirlo. E lo dico.

Adesso la ginnastica è possibile vederla grazie alla Federazione Ginnastica d'Italia e poi presto arriverà una grande cosa che si chiama RTT2020. Una grande idea portata avanti da persone che stimo (e a cui voglio bene, ma questo non diteglielo eh, che devo mantenere il mio ruolo da cattivona).
E arriverà un giorno in cui di ginnastica si parlerà ovunque, lo so, lo sento.


La foto del post è di Mtv.


0 commenti:

Posta un commento