lunedì 19 ottobre 2015

Quattro cose di Milano che non ho capito

Sono passati mesi, sono tornata a casa, ma ci sono dei dubbi su Milano che non sono riuscita a togliermi e che sono lì che fanno capolino nella mia mente.

-Il traffico pazzesco.  Ora, non è che io scenda dalla montagna del sapone. Al traffico sono abituata.
Poi, che io sia una donna fortunata e che nella mia vita abbia (quasi) sempre avuto la fortuna di andare contro traffico è un'altra storia, ma  sto traffico pazzesco a Milano proprio non l'ho capito.
Milano ha una rete di mezzi pubblici efficientissima, personalmente ho avuto un solo piccolo inconveniente quando -causa lavori- hanno soppresso un linea e si sono dimenticati di metterne una sostituiva, ma era tarda serata e ci può anche stare. Per il resto, come dicevo, mezzi efficientissimi, a tutte le ore. Ma ciò nonostante, io non ho mai visto così tanto traffico in vita mia.
La distanza tra la casa dove abitavo e il lavoro era di circa sette chilometri che nella mia concezione romana delle distanze significa che praticamente lavoravo sotto casa. Eppure, traffico a tutte le ore, anche la mattina alle 6. Sempre tutto bloccato, sono riuscita a impiegare tre e ore e mezza una mattina per rientrare a casa con somma disperazione. Tre ore e mezza per sette chilometri.
Al che, la mia concezione romana del mondo mi ha fatto pensare che fosse successo qualcosa -d'altronde una volta mi era capitato anche a Roma di impiegarci quattro ore per farne venti- ma in quel caso era franato non so cosa e materialmente non c'era da dove passare, almeno finchè non è stato risolto il problema.
Di norma, per quei sette chilometri, in orari non di punta, ci voleva almeno un'ora. ALMENO.
Io, giuro, i primi giorni chiamavo Fidanzato e gli dicevo:"Ma è pazzesco!!".
Non oso immaginare cosa fosse successo se mi fossi trovata ad attraversare quei sette chilometri ad ora di punta, davvero. Magari in una curiosa congiunzione astrale fatta di uscita delle scuole e rientro dal lavoro.
Quindi, non capisco: perchè con dei mezzi che funzionano così bene, c'è questo traffico allucinante?

-La raccolta dei rifiuti. Anche in questo caso: Milano è una città pulita, l'odioso camion della pulizia stradale passava ogni sera (non facendomi dormire, ma tant'è), eppure (almeno nella zona dove abitavo e in quella dove lavoravo) la raccolta dei rifiuti non viene fatta con i semplici bidoni piccoli e discreti lasciati davanti i cancelli e i portoni dei palazzi in base al giorno. Che ne so, qui a casa mia, per esempio il Mercoledì e il Sabato ritirano la carta (è l'unico che so con certezza, gli altri devo leggerli). Lì no. Sacchi enormi, giganti, stracolmi di immondizia lasciati sui marciapiedi, a partire dalle sei del mattino, finchè gli omini dell'immondizia non passano a ritirarla. 
Eppure, i bidoncini carini ci sono in ogni condominio, quindi davvero, non ho capito.

-La lotta tra Roma e Milano perenne. Ogni volta che qualcuno mi sentiva parlare per la prima volta aveva la necessità di ricordarmi che Milano è più bella di Roma. Al che io ho sempre risposto che a me sembrano due città molto diverse e che comunque, frega niente, io sono palermitana.
Milano è una bellissima città, con pregi e difetti. Al pari di Roma, bellissima anche lei, con pregi e difetti. Due città estremamente differenti, non ho trovato grandi cose in comune. Quindi io proprio questo voler a tutti costi metterle a confronto, non l'ho capito.
Un giorno stavo chiacchierando con una persona, si parlava dei Fori Imperiali.
"Pure a Milano abbiamo le rovine romane e sono più belle di quelle di Roma, vai a vederle e poi non vorrai mai più vedere il Colosseo". Ah.
Un po' come se un romano dicesse: "Pure a Roma abbiamo una chiesetta carina con una statuetta in cima, vieni a vederla e il Duomo, beh, lo schiferai". A questo punto, autorizzerei il milanese a dare un destro in faccia al romano. Sui denti. Fino a fargli sanguinare.
Quindi, anche qui, non ho capito. Ma perchè mettere a paragone continuamente due città che sono entrambe belle, ognuna a modo loro? Non è che se ci sono due città belle in Italia(oserei dire anche qualcuna in più), la mia vita finisce, eh.



-La concezione delle distanze. Un giorno mi hanno detto che un posto dove sarei dovuta andare era lontanissimo. Ma proprio tanto lontano. A quel punto, ho cercato su Maps e ho scoperto che il posto lontanissimo in questione era a 12 km. Io capisco il traffico pazzesco di cui sopra, ma 12 km è vicino, non lontano
Un altro giorno mi hanno detto che la distanza casa-lavoro era enorme. ENORME. I sette km di cui sopra una distanza enorme?
Ora, noi abbiamo festeggiato per giorni quando Fidanzato ha cambiato sede di lavoro e dai 45 km di prima (no, non lavorava fuori Roma e no, non abitiamo fuori Roma, io sono una di quelle che pensa che fuori il Raccordo sia Ciociaria) ai 17 di adesso, andando a raccontare in giro che lavora dietro casa (tempo di percorrenza: meno di 15 minuti che a noi sembra un successo enorme). 
Abbiamo festeggiato anche quando io sono passata dai 46 di prima ai 14 di dopo. Enorme festa. 
Champagne, ostriche, fuochi d'artificio. Abbiamo messo il papillon al cane. 
Quindi, per l'ennesima volta, non ho capito. Perchè distanze normali sono considerate enormi? 

Ditemi cosa mi sfugge, vi prego. Aiutatemi. E vi sarà grata per sempre.

8 commenti:

  1. Sono considerate enormi perché Milano è piccola. Anche a Palermo se ci pensi sette km sono troppi. Perché Palermo è lunga tutt'a circa 10 km XD ma Roma è immensa e quello che ti sembrava tanto prima diviene niente.

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    1. Ma è come se io, da casa nostra, dicessi che andare alla Stazione Centrale è lontanissimo XD
      Comunque, loro dicono che Milano è grande quanto Roma :P

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  2. Tutto è relativo...a parte i sette chilometri. Quelli proprio no! Sono pochi e non si discute!!!

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    1. Sette chilometri, volendo, potrei farli anche a piedi (non alle sei del mattino ovviamente) :P

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  3. Se capisci la cosa delle distanze la spieghi anche a me?

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  4. Ciao sei stata nominata in un tag: https://scrittora.wordpress.com/2015/10/21/fantasy-and-creativity-tag/

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