domenica 11 ottobre 2015

"Arrivare" ovvero la Novara Cup da un altro punto di vista

Caro lettore,
so che farai fatica a capirmi, ma ti chiedo di provarci, di leggere fino in fondo e provare a immedesimarti. Se non riuscirò a farti capire anche solo una piccolissima parte di quello che provo, avrò fallito.
Vorrei tu immaginassi quanto mi emoziona ogni volta varcare l'ingresso di un palazzetto. E' difficile da spiegare, ma sai, non è solo una gara. A me piace l'atmosfera da grande famiglia, mi piace arrivare al palazzetto e tuffarmi in quell'atmosfera da grande famiglia (no, non la fiction in onda su Rai Uno) che solo la ginnastica può darti. No, non è come andare allo stadio, non ci sono poliziotti che ti perquisiscono, non ci sono tornelli da oltrepassare. C'è la gioia di arrivare e trovare volti noti, persone a cui vuoi bene, che stimi, ma che vivono sparse per l'Italia e che non puoi vedere quando vuoi. Vorrei dirti di venire almeno una volta nella vita ad una gara di ginnastica e vedere quanta gente riesce a muovere questo sport che ancora non mi rassegno al fatto che sia uno sport minore, che mi piaccia o meno. Scoprirai che di minore non ha nulla e capirai perché ci sono tutti questi squilibrati.
Vorrei dirti che non importa se non capisci nulla di punteggi e di difficoltà perché il punto non è questo. Io ci ho messo anni a capire il codice dei punteggi (che comunque cambia ogni quattro anni quindi nell'eventualità potresti pure dire che ti sei confuso con i codici precedenti), ma mi emoziono comunque ogni volta. E le emozioni, si sa, non hanno prezzo.
Adesso prova a guardare con i miei occhi. A me piace arrivare, abbracciare, salutare, prendere in giro qualcuno, sentirmi chiedere come sto e chiederlo a mia volta. Mi piace fare avanti e indietro tanto che i guardiani, come li chiamo io, ogni volta mi dicono:"ah, ma sei sempre te". Mi piace sentire un accento fiorentino che imita il mio mezzo romano, si mi piace davvero.
Vorrei che vedessi quanto è grande la macchina ginnastica, vorrei che ascoltassi i nostri discorsi.
Sai, a Novara, eravamo tutti un pò tesi, mancano quindici giorni al Mondiale e penso che fossimo tutti pronti a buttarci sotto ad un treno se qualcuna delle nostre ragazze si fosse fatta male. E invece è andato tutto bene, abbiamo delle ragazze splendide.
Gli esercizi, se vuoi vederli giusto per farti un'idea, li trovi su YouTube. Quello che non troverai da nessuna parte è altro.
Ho visto le nostre ragazze urlare tutte insieme alla fine dell'esercizio al corpo libero di Lara.


Le ho viste darsi una mano a vicenda in ogni momento.


Ho visto Vanessa abbracciare un'amica alla fine del suo esercizio. Un abbraccio bello, sincero. E quest'amica non è un'amica qualunque, è una persona che c'è sempre, che le segue, che non si perde una gara, che alla fine della giornata è stanca, ma felice. Un pò come tutti quelli che seguono la ginnastica. Squilibrati e stanchi, ma felici.


Ho visto Lara tirare fuori la grinta, quella grinta che sappiamo tutti che ha, ma che oggi serviva più che ogni altro giorno.


Ho visto Enus fare l'esercizio che aspettavamo. E vorrei dire che sono contenta. Gliel'avevo detto alla fine degli Assoluti: "C'è ancora Novara". E così è stato.


Ho visto Carlotta fare le smorfie. Perché, ecco, Carlotta è una di cui molti parlano male, magari avrà anche tanti difetti, io questo non lo so, ma osservandola da vicino potrai vedere tante cose belle.


Ho visto Erika fare un sorriso quando davanti a lei, mentre era sul podio, c'era la sua nipotina.
Ho visto due delle nostre ragazze, Elisa e Carlotta, sul podio individuale e quando le segui, giorno dopo giorno, e poi le vedi lì, dietro solo alla vice campionessa del mondo, non puoi che essere felice.


E mi sono quasi commossa quando sul podio è arrivata Martina che oggi non gareggiava. Sul podio ci è arrivata saltellando perchè ha un piede ingessato, ma la squadra è squadra è anche se non ha gareggiato, quel secondo posto è anche suo. Vederla lì sorridente, nonostante tutto, è una cosa che non si può spiegare.


Ho visto le ragazze della nazionale rumena farsi forza a vicenda, sostenersi. Vorrei aver saputo un pò il rumeno per capire cosa si dicevano.



Ho visto tanti abbracci tra atlete di nazionali differenti.


Mi sono emozionata perchè, per la prima volta, in Italia c'era Larisa.  E vederla lì a un passo da me è stato un mix di emozioni inspiegabile.


Caro lettore, so che ti ho confuso dicendoti dei nomi che non sai di chi sono. Lo capisco.
La ginnastica è fatta di persone prima che di atlete. C'è un mondo dietro agli esercizi. Ed è proprio quel mondo che fa si che quegli esercizi esistano. Una grande macchina che si muove. Un sorriso, un incoraggiamento, un abbraccio. Non so se altrove si trovano queste cose.
Io la ginnastica non l'ho scelta. E lei che ha scelto me. E' arrivata nella mia vita in modo prepotente. Ed è nato un grande amore. Un amore intenso, inspiegabile.
Ogni gara è una grande emozione.
La ginnastica è corrersi incontro quando si arriva, un abbraccio veloce alla fine della gara perchè c'è un papà che aspetta per prendere il treno.  E' incontrarsi in bagno per caso e sorridere. E' essersi accorti che mancava qualcuno e chiedersi cosa è successo. E' scattare una foto a qualcun altro senza che se ne accorga e mandargliela subito dopo sul cellulare anche se siete seduti vicini. E' una mamma che esulta.
E' sole, cuore, amore. Arrivare e non volersene mai andare. 
No, non mi aspetto che qualcuno capisca. Dovete vederlo con i vostri occhi.


Le foto del post sono di Aryanna Lanzi.

8 commenti:

  1. Sai che anche a me piace la ginnastica? Non sono così fedele e appassionata come te, ma è uno di quei pochissimi sport di cui amo guardare le gare. Mi piace l'armonia e mi piace la disciplina. Ma questa tua passione com'è nata?

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    1. Assolutamente per caso, ormai qualche anno fa... e negli anni è aumentata a dismisura!

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  2. Non ho mai avuto la fortuna di vedere una gara dal vivo, abito a Narnia, quindi amo tantissimo leggere i post degli appassionati, è come guardare la gara attraverso i loro occhi!
    Il bello di questo post è che te ne sei fregata di scrivere di punteggi, cadute, ricorsi e quant'altro... hai voluto raccontare le emozioni e, mio Dio, ora ho gli occhi lucidi!
    Grazie grazie grazie

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    1. Grazie :)
      I punteggi (che sono ovviamente importanti) si trovano ovunque, ma la ginnastica è anche altro,ci sono emozioni enormi ed è bello che se ne parli.
      Sono contentissima di aver centrato il mio obiettivo.

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  3. Mi hai commossa...le uniche nozioni che ho di ginnastica derivano dal programma ginnaste che mi ha solo permesso di riconoscere i volti nelle foto,ma ho idea che sia un decimo di quello che è la ginnastica...
    Maddy

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    1. Ginnaste (che ho cmq seguito) non da una visione completa e reale del mondo ginnastica artistica,com' è normale che sia.
      C' è tanto tanto tanto altro dietro e il mio scopo è proprio far conoscere, per quanto possibile, questo aspetto :)

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  4. Non ci credo,sarà un anno che tento di commentare un tuo post!!!!ce l'ho fatta!!!
    Mi spiace non tornare indietro a commentare tutti i precedenti,ma da oggi (se sta magia mi risulta ancora) sarò una fedelissima
    Maddy

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