Stavo parlando con un collega, che è tanto un caro ragazzo, ma è milanese. Si lo so, non è colpa sua e vi assicuro che non lo maltratto per questo.
Però, ecco, non si può negare che il nostro italiano non sempre combaci.
Da qui è nata una discussione infinita, che ammetto mi fa un sacco ridere, sull'italiano, su cosa sia giusto e su cosa no e non siamo mai d'accordo.
Ovviamente ho sempre ragione io, ma non diteglielo che poi ci rimane male e mi mette il muso.
Tutte le volte che conosco qualcuno, la prima domanda che mi viene fatta è: "sei romana?".
Poi parlano con me per un pò e si accorgono che no, non sono romana. Saranno le vocali un tantino aperte, ma poco eh.
Io ho un problema con i verbi transitivi e intransitivi, non che a scuola non me li abbiano spiegati sia chiaro. Solo che entrare e uscire sono due verbi così belli che proprio non riesco a non usarli sempre, anche nel modo sbagliato se è il caso.
Sali la spesa. Entra la macchina. Scendi il cane.
Scendi il cane che lo piscio, invece, vi giuro che è un'invenzione di quelli che stanno sopra il Po. Io non l'ho mai detto e, a onor del vero, non l'ho nemmeno mai sentito dire a nessuno che conosco.
E nemmeno scendi il bambino che lo gioco. Al massimo lo faccio giocare. Ovviamente dopo che lo hai sceso, quello mi pare il minimo.
Ho un problema anche con nel e sul: faccio un sacco di confusione. E, se ascoltate bene un palermitano quando parla, vi accorgerete che non sono la sola.
Adesso che ho quasi trent'anni ci faccio caso e riesco a usarli nel modo giusto, ma non sapete che mal di testa mi provoca la questione.
Poi c'è il problema dell'articolo davanti ai nomi.
Sempre il sopra detto collega, che ripeto è tanto carino, ma non sempre ce la fa, un giorno ha detto "Il Vale". IL VALE. Questo Il Vale sarebbe Valentino Rossi che è davvero un bravissimo pilota, ma Il Vale non si può sentire. E in generale, dai, l'articolo davanti al nome no.
La conclusione a cui "siamo arrivati" è che al maschile non va bene, invece al femminile si.
Io non sono d'accordo. Nel senso, va benissimo se volete mettere l'articolo davanti ai nomi femminili -possibilmente non davanti al mio- ma che una cosa del genere faccia parte delle regole della grammatica italiana no. Non è vero. E se è vero, fa schifo. Quindi preferisco credere che non sia vero.
Ci sarebbe anche la questione degli intercalare.
A Milano dicono figa ogni tre parole e quando glielo fai notare ti dicono:"eh ma voi dite minchia".
Mai usato minchia come intercalare. Ma riconosco che, in effetti, qualcuno che lo usa c'è.
E infine, l'annosa questione di brioche e cornetti.
Per me i cornetti sono cornetti. Possibilmente integrali al miele, che sono i miei preferiti e che non sono ancora riuscita a trovare a Milano.
A Milano i cornetti sono le brioche, mentre i cornetti sono i fagiolini. Per me i fagiolini sono femmine e, per di più, singolare: la fagiolina (che comunque non mangio perchè sono allergica).
Mi sono adattata a dire fagiolini solo perchè per Fidanzato si chiamano così e in casa nostra abbiamo scelto alcune parole che usava lui e altre che usavo io.
La mollica ad esempio. Per me la mollica è il pangrattato. E a casa mia, si dice mollica senza se e senza ma. Poi, ogni volta è un problema parlare con la gente perchè quando parli di mollica (e una palermitana la mollica la mette ovunque. OVUNQUE) pensa che vuoi usare la mollica del pane nelle cose che cucini e, in alcuni casi, ti guarda pure male. La mollica ammuttunata invece non va mai nominata. MAI. Potrebbero chiamare la polizia, sia a Roma che a Milano. Non sanno cosa si perdono evidentemente.
Di quando ho scoperto che il sivo in italiano non esiste, invece, ve lo racconto un'altra volta.
Anche perchè l'unico sinonimo che ho trovato nel tempo, il babbio, beh non esiste nemmeno quello.
Nb. Garantisco che nessun milanese è stato maltrattato per questo post.
Garantisco anche che i milanesi, in fondo, mi sono simpatici. E credetemi. so quello che dico perchè ne sono circondata.
stupendo....ahhhh mi ci ritrovo un sacco, i verbi intransitivi che diventano transitivi, che tormento.
RispondiEliminaMa no... sono così musicali ahahahahaha
EliminaNon dimentichiamo il "mottino" nessuno capisce che cosa sia! Tanya
RispondiEliminaAl mottino non ci penso mai perchè io ne mangio pochissimi,ma è vero!!
EliminaGrazie Tanya :P
AHAHAH, credo che nessuno dopo Giulio Cesare abbia più messo in discussione lo status delle terre al di là del Rubicone,( per qualcuno che viene dal sud). Con tutte le critiche che fanno a noi del sud per la nostra cadenza, credo che tu sia la prima (o no), a mettere in discussione il loro modo di parlare.E vogliamo parlare dell'ortografia......simpatico questo post.Ma i tuoi colleghi apprezzano?...
RispondiEliminaIl collega ha detto che il post è simpatico...e che cmq non se la sarebbe presa xchè non è permaloso, a differenza mia ;)
EliminaOh, giusto un paio di precisazioni: figa non è una brutta parola se usata come intercalare, è come dire "ecco". Esempio: "perché, figa, avevo davvero voglia di un gelato" = "perché, ecco/insomma, avevo proprio voglia di un gelato". E la brioche è la brioche, se dico al bar un cornetto con la marmellata pensano che io non sia del posto hihihihihihi!
RispondiEliminaAh, e io uso "aver bisogno di" in modo transitivo: ho bisogno una penna. Da insegnate mi cospargo il capo di cenere ma finché non me l'ha fatto notare un'amica non ci avevo mai fatto caso :-)
In ogni caso, l'uso dell'italiano ovviamente è diverso da zona a zona e anche da persona a persona, l'importante è essere sempre consapevoli di cosa è corretto!
Ahahahahaha ovviamente sono ironica :P
EliminaComunque, sai che io ho consapevolezza della correttezza (o della non correttezza) di alcuni termini solo da qualche anno a questa parte? Finchè ero ragazzina, non mi rendevo conto!
Questo post me l'ero perso. Come non conoscevi la schiumarola? Comunque non ti dico le discussioni che ci facciamo io e la mia collega qui. Lei romana, io piemontese....ogni tanto non ci capiamo ed ognuna di noi dice che passiamo i nostri "errori" agli studenti. Comunque ora dopo che ho letto che usate "avere" come ausiliare dei verbi di moto, mi posso rilassare un pochino quando sento "ho andato in classe" da uno studente americano? basta che gli dica: "se vai in Italia, vai a vivere al sud Italia..che vai benissimo!!!" ( ironica anche io..spero si capisca....:-P)
RispondiEliminaSi capisce, si capisce.
EliminaAnche se è un ottimo consiglio :p
Andiamo con ordine. Cosa sono i fagiolini? Anche Banderas lo sa!!! I cornetti son cornetti le brioche sono brioche. Che poi a Catania ci sia chi le chiama brioche, chi brioscia, chi brioshia questo è un problema legato ai cartelloni fuori dai bar che vendono la granita con la brioche!
RispondiEliminaPoi, mi fai sapere che io a Milano sarei una donna triste perché non hanno ancora inventato il cornetto integrale al miele... che tristezza!
Sai che anche io a Milano facevo fatica a trovare il cornetto integrale al miele (che adoro)?
EliminaPerò bisogna dire che hanno una crema che è la fine del mondo.
Bellissimo!
RispondiEliminaScendo il cane mi fa morire dal ridere ma proprio nel mio modo di parlare non c'entra nulla. Con Mimma abbiamo sempre riso perché lei rappresenta il sud io il nord.
Però io l'articolo non lo uso sempre davanti ai nomi😉
E meno male XD
EliminaLe milinciane ammutunate. Non potrò mai scordarle, mai. La cuoca? La mamma svedese del nostro fantino che sposò un palermitano e visse in quella città per una decina di anni prima di tornare in Svezia e siccome aveva molto tempo, imparò dalla suocera palermitana a fare cucina tipica. Oddio che buone! (invece fa ridere quando si arrabbia col figlio e dallo svedese parte a parlare e urlare in siculo!)
RispondiEliminaQuando tornerò in Svezia posso venire a conoscerla la mamma del fantino? 😍😍😍😍
Elimina