domenica 12 aprile 2015

E tu lo sai cos'è un Playout?

Il Playout. O anche Master Control Room. O anche Sala Emissione o Messa in Onda.
Esiste davvero, eh.
Io e Fidanzato lavoriamo entrambi in playout.
Di solito, quando diciamo che lavoriamo su turni, la prima domanda è:"Sei medico o infermiere?"
"Ehm, nessuno dei due"
"E allora che lavoro fai?"
"Lavoro in messa in onda"
"Cioè?"


Ecco, la messa in onda è fisicamente il luogo in cui, grazie a delle simpatiche persone come noi, si controlla l'emissione dei canali televisivi. Ci sono tanti bei simpatici pulsantini colorati, tanti monitor che nel giro di pochi anni ti porteranno via la vista, un palinsesto che gira grazie a un software e un sacco di cose da fare.
Non ci sono le telecamere: quelle le hanno in studio.
Non ci sono personaggi famosi: anche quelli stanno in studio o al massimo a casa loro o al ristorante a spendere i loro soldi.
In messa in onda ci stanno i pulsantini colorati e i tecnici di emissione che non sono famosi. A me non mi conosce nessuno, fatta eccezione per le risorse umane, ma solo perchè ogni mese mi pagano lo stipendio, se no non mi conoscerebbero nemmeno loro.
È un lavoro che nessuno considera e la maggior parte delle persone non sa nemmeno che esiste. Il punto è che se non esistesse la messa in onda, nessuno vedrebbe la tv.
È un lavoro estremamente tecnico e prettamente maschile. Per ragioni ignote, le donne in messa in onda non esistono: io non ho colleghe, sono l'unica donna. Mi chiedono quasi tutti se non mi manca l'avere una collega e francamente no, non me ne frega un tubo.
I tecnici di emissione inventano verbi -ad esempio il verbo ingestare che di fatto non esiste, ma che io ripeto almeno una decina di volte al giorno ed è un verbo senza il quale la mia vita sarebbe vuota- e ripetono parole che la gente ti guarda e pensa che ti sei appena fatto una canna di roba andata a male.
Mia madre ci prova da anni ad avere un dialogo con me:"Amore cosa hai fatto oggi a lavoro?"
Io inizio a parlare e lei, dopo tre minuti, mi dice che tanto non capisce perchè io, brutta figlia cattiva, utilizzo termini incomprensibili.
Io, però, sono una persona fortunata e ho il Fidanzato che fa lo stesso lavoro, quindi le nostre discussioni sono estremamente interessanti, potremmo parlare per ore di un logo, dell'ingest di un materiale interessantissimo, di un freeze o dell'affollamento pubblicitario. Gli altri si limitano a dire: che figata, lavori in televisione, come hai fatto?
E tocca spiegargli che non ci sono persone famose, non ci sono le telecamere e non ti riprende nessuno.
È un bunker, spesso e volentieri senza finestre, collocato in posti non facilmente raggiungibili, dove nessuno passa perché quelli della messa in onda stanno in disparte rispetto agli altri dipendenti dell'emittente televisiva, per aprire la porta serve un badge che nessuno ha se non chi lavora lì dentro, prima di fare entrare qualcuno devi chiedergli chi è, cosa fa, perché vuole entrare e se per caso ha intenzione di premere pulsanti a caso e mandare a nero il canale.
Dire nero in messa in onda è come dire bomba in aereo.  Il nero è la peggior cosa che ti possa capitare: nessun segnale audio e video, la gente a casa non vede nulla ed è un problema gigante. Che può, giusto per facilitare le cose, essere originato da almeno due milioni di cause diverse. Quindi, prima di tutto, si manda in onda qualcosa -la prima cosa che ti insegnano e che ti sogni anche la notte sono le procedure di emergenza- poi si trova il problema e poi si risolve, possibilmente senza prendere a calci nessun macchinario.
E poi ci sono l'audio e l'immagine che devono avere determinati requisiti se no non va bene, ci sono i loghi a cui piace sparire, ci sono le grafiche che hanno lo stesso vizio dei loghi. Controllare, trovare problema, risolvere. Il tempo entro il quale si può risolvere un problema, di solito, è di circa otto secondi, dopo di che arriva il super mega capo, anche se è notte o Natale perché tanto i super mega capi sanno sempre cosa c'è in onda, e ti dice:"ciao, sei licenziato".
Nessuno a casa si accorge se manca un logo o se se ne accorge penserà che è una soficasticatissima scelta editoriale, ma tant'è.
Io e Fidanzato guardiamo la tv a casa e invece di commentare quello che vediamo passiamo le serate a dire cose tipo: guarda, manca il logo; guarda, hanno pasticciato con la grafica; guarda, sono in onda con il doppio effetto sbagliato; guarda, gli si è frizzata l'immagine. Se l'errore è particolarmente interessante, siamo capaci di stoppare il programma e riguardarcelo.


È un lavoro complicato?
No, non lo è. E' un lavoro che mette a dura prova i nervi e per il quale devi avere una soglia dell'attenzione altissima. E non entrare mai nel panico.

È un lavoro per cui serve studiare qualcosa? No, si impara facendolo. Se trovi, ovviamente, qualcuno disposto a investire nella tua formazione. Non esistono due playout che lavorano allo stesso modo, quindi se decidi di cambiare emittente, devi tenere a mente che dovrai praticamente ricominciare da capo.

Guardi sempre la tv? Io guardo se c'è l'audio e il video, spesso non mi accorgo nemmeno di cosa c'è in onda. Non sono in grado di commentare il programma di ieri sera che ho mandato in onda con le mie mani perchè tanto non l'ho visto. Immaginate di guardare la tv otto ore al giorno tutti i giorni per tutta la vita. Immaginate ora di guardare sempre gli stessi programmi. Quanta attenzione prestereste effettivamente al contenuto? Nessuna, ve lo dico io.

Mi puoi fare andare in televisione? No, non posso farvi andare in televisione. Non ho nemmeno idea di come si faccia ad andare in televisione francamente. Se riuscite ad andarci, però, io posso mandarvi in onda.

Ma quindi è una regia televisiva? No, è una messa in onda. Sono due cose diverse. Io ho lavorato anche in una regia ed è molto bello, poi sono finita in messa in onda e la legge della tv dice che se entri in messa in onda non cambierai reparto mai più.

Ma perché lavori anche di notte? Aspettate le due di notte. Adesso accendete la tv. Vedete qualcosa? Ve lo dico io: si, vedete qualcosa. Tutti i giorni e tutte le notti c'è qualcosa in onda, 365 giorni l'anno. Quindi, dovrà anche esserci qualcuno a mettere in onda quello che vedete la notte.

Perché tu e Fidanzato fate lo stesso lavoro? Meno male che facciamo lo stesso lavoro, se no non lo avrei mai conosciuto. Io facevo questo, lui pure e ci siamo conosciuti lavorando, come accade a medici, commessi, baristi, pompieri, ingegneri e un sacco di altre persone.

Chi è più bravo, tu o lui? Io sono ambiziosa, lui lo è diventato. Non lavoriamo insieme da anni, quindi chi è più bravo non lo so. Ma, quando eravamo colleghi, gran parte del lavoro di quella televisione, me lo ha insegnato lui.

Tornando indietro, sceglieresti ancora questo lavoro? Non l'ho scelto, ma tornando indietro lo sceglierei altre 10, 100, 1000 volte.

Da oggi in poi, ogni volta che accendete la tv, ricordatevi che dietro quello che vedete c'è qualcuno che sta in un bunker a premere pulsanti, ad allineare palinsesti, a mettere a posto loghi, a controllare contenuti. H24, 365 giorni l'anno.

40 commenti:

  1. Wow!!!! Ora, ogni volta che accenderò la tv mi verrai in mente tu!
    Complimenti per questo lavoro di cui ignoravo fino a poco fa l'esistenza. E grazie per la bellissima spiegazione.

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    1. Grazie :)
      E speriamo di mettere presto in onda le Mammeneldeserto...

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  2. Cavoli....mi sa che anche io ho vissuto fino ad ora ignorando l'esistenza di un lavoro così! bravissima anche a...spiegarlo! :-)

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  3. E per fortuna ci siete voi, altrimenti torneremmo al biiiiiiiiiiiip continuo degli anni 70 col logo.

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  4. Ignoravo che esistesse il playout.
    Grazie!

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  5. Saluti da un ex collega!
    Ho cambiato settore ma ogni tanto mi mancano quelle 4 notti di fila a sorbirmi repliche oscene di pessimi reality, consapevole che nessuno (se non dopo almeno 3 o 4 canne) stesse guardando i canali che gestivo.

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    1. Io amo le notti (da qualche parte l' ho anche scritto),ma in effetti la programmazione notturna di quasi tutte le emittenti necessita telespettatori dallo stomaco molto forte :p

      E,per altro,io quando becco qualcuno a guardare i "miei" canali mi emoziono come una bambina piccola. Sembro quasi stupida!

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  6. E cosa mi dici delle 2 emozionanti notti all'anno in cui cambia l'ora e i palinsesti vorrebbero impazzire???����������

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    1. Ahahahahahahaha hai ragione, non ci avevo pensato. Pochi giorni e ci siamo!

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  7. ma io già ti penso... quando vedo qualche programma che in passato hai citato

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  8. Ahahah non so come il destino mi ha portato sul tuo blog...magnifica esposizione dei fatti...il paragone con la bomba fantastica aggiungerei anche quando nel playout ti chiamano un pezzo con tre nomi diversi (autori Assistente e Giornalista)e tu metti in onda quello giusto.
    Ciao
    Un Napoletano passato per Roma

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  9. Che post interessante! Da ignorante del mondo televisivo è sempre bello imparare che lavori ci stanno dietro...
    È da tanti anni che non ho più una televisione in casa, ma capisco alcuni dei tuoi stress lavorativi: io per farla semplice "riparo siti web", quindi vivo il terrore di scombinare il sito web di un cliente e non riuscire a recuperarlo più :P
    Niente a paragone con la possibilità di mettere in "nero" la tv...hai un grande potere fra le mani! :D

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    1. Io la tv la guardo pochissimo, ma in casa l' abbiamo :)
      Cmq sono entrambe responsabilità, anche perchè mi sa che i clienti non la prendono troppo bene se gli scombini il sito :D

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  10. non avere colleghe donne non è tanto male
    io sono informatico e le donne sono in stra-grande minoranza.
    Andare d'accordo con 10 maschi è molto più facile che con 1 sola femmina
    Quindi mi sento fortunata, ad avere poche colleghe donne (e cmque son sempre troppe, ecco)

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    1. In alcuni casi, molto meglio le donne degli uomini mi sa.
      Io ho avuto la sfiga di avere colleghi che erano delle comari e pergiunta con una dose di cattiveria spropositata...

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  11. l'informatico è strano. L'informatico maschio è troppo concentrato sul suo codice (o server, o prodotto, a seconda del "tipo" di informatico) per qualsiasi altra cosa. A volte pure per cose basiche come pettinarsi o farsi la doccia ahimè (ma questo capita più nei giovincelli o cmque nei single, appena si trovano una ragazza la questione per fortuna cambia). Di certo non fanno pettegolezzo e non mettono zizzania (le donne invece sì, ehm, quindi forse pure io?????? :-D)

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  12. Non trovo il pulsante like. Ma mi piace comunque! !! ;)

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  13. Mai 'incontrato' nessuno che si occupa di messa in onda quindi(di nuovo!) Piacere di averti scoperta 😃 Una curiosità, non panicheggi mai quindi non ti manca nemmeno l'aria nel bunker, giusto?

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    1. No, mai mancata l'aria... però parliamo di 1500 mq di media, a volte poco di più, a volte poco di meno, quindi dai: spazio ce n'è 😂

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  14. È la seconda volta che lo leggo e ancora non mi è passata la curiosità di sapere cosa vuol dire INGESTARE...😊 illuminami.

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    1. Diciamo introdurre un file all'interno di un server. Spiegazione semplice, ma (spero) efficace!

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  15. Io tutte queste paroline le conosco bene! Anche io lavoro per la tv (non in tv). E condivido moltissime delle tue sensazioni! :D

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  16. Voglio entrare nel bunker e schiacciare tutti i pulsantiiii.... Daiii daiiii

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  17. Non so nemmeno come ho fatto a capitare sul tuo sito...ma mi piace e piano piano sto leggendo i tuoi post.
    Anch'io lavoro per la tv.
    Ho iniziato come ingest, poi sono passata ad aiuto montaggio e ora sono al momontaggio.
    Marta

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    1. Momontaggio? É un errore di battitura o qualcosa che non conosco?

      Un bacio 😘

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  18. Montaggio! E pensare che avevo riletto prima di inviare!
    Marta

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    1. Scusami Marta :D È che avendo letto montaggio e poi momontaggio, avevo pensato fosse qualche cosa di particolare che non conosco, chiedo davvero scusa per la stupidità :D

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  19. ciao, faccio anche io questo lavoro. Mi piacerebbe salire di livello, in un'azienda più importante. Idee/consigli da darmi in merito agli eventuali destinatari del mio CV? Grazie.

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  20. Ooohhh..... finalmente una "messinondista" come me! Faccio questo lavoro dall'agosto 1999 quando si usavano gli UMATIC, con relative cassettone che regolarmente si puntavano.... ricordo ancora con un sorriso le notti fino alle 4, fino alle 5 con colleghi pronti a immolare il proprio sonno e soprattutto il proprio matrimonio sull'altare del "deve andare in onda!". Mi ha fatto veramente piacere leggere questa tua pagina, siamo mosche rare, nascoste nel sottobosco dell'etere, ma ci siamo! Un abbraccio affettuoso.

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    1. Ciao :)
      Io ormai non sono più in messa in onda, sono passata ai palinsensti qualche anno fa e da pochissimo faccio booking 😘

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