mercoledì 4 febbraio 2015

La ginnastica artistica ovvero quando seguire una passione diventa un secondo lavoro.

Immaginate di avere una passione enorme per uno sport che interessa a pochi, che ha pochissima copertura televisiva e sulla quale si trovano pochissime notizie in giro.


Ok, probabilmente non lo immaginate perché non vi interessa, ma io sono gasatissima perché sabato ricomincia il campionato di serie A.
Sto parlando della ginnastica artistica, uno sport che pochi considerano, ma che io seguo.
No, in realtà non è che lo seguo. Ho un problema mentale serio.
Roba che a casa mia tutto si ferma quando c'è la ginnastica artistica.

Il problema è che, come dicevo, la ginnastica, ha pochissima copertura televisiva, quindi per vedere le gare bisogna inventarsi cose che voi umani non potete nemmeno immaginare.


Se è una gara italiana - serie A, Trofeo Città di Jesolo, Assoluti- lasciate ogni speranza voi che entrate, direbbe il caro amico Dante. Al massimo, ci sarà uno streaming confusionario offerto dalla Federazione Ginnastica che, però, possiamo anche farci andare bene visto che fino a poco tempo fa non c'era neppure quello.
Il vero dramma è nel caso di Europei, Mondiali, Olimpiadi e tutta una serie di altre gare internazionali.
La ginnastica ha due fasi: qualificazioni e finali.
Le qualificazioni non vengono mai trasmesse, ma noi seguaci della ginnastica  non ci fermiamo di fronte a nulla: basta una connessione a internet e il gioco è fatto, visto che esistono moltissimi siti (e io li conosco tutti) dove seguire i punteggi. I PUNTEGGI. provate a seguire una gara leggendo solo i punteggi e senza vedere che succede. Roba che appena viene fuori un 12,000 (che è un punteggio basso) cominci a interrogarti su quale disgrazia possa essere accaduta, se la ginnasta in questione si è rotta qualcosa, se i giudici internazionali ci odiano (che  non gli siamo troppo simpatici è sicuro!) o se i pianeti sono allineati male.
Gli ultimi mondiali erano in Cina, con un fuso orario pazzesco: le qualificazioni dell'Italia iniziavano alle sette di mattina. Io sono stata al buio in salotto con Cane Nero, che ringhiava appena emettevo un suono, a leggere punteggi sul pc..e non contenta di questa mia follia, inviavo in tempo reale i punteggi a un'altra matta come me- conosciuta su un forum dedicato alla ginnastica e che, per uno strano caso della vita, abita dietro casa mia-  che non poteva seguire la gara causa lezione all'università. Le follie non sono finite qui perché, sul forum, scriviamo in tempo reale i punteggi con relativi commenti sull'esercizio che ovviamente non abbiamo visto.

Perché chi segue la ginnastica da un punteggio capisce tutto. E soffre. Perché ecco, i punteggi sono composti in modo particolare: c'è un punteggio di partenza e poi uno relativo all'esecuzione, quindi sapendo quello di partenza e vedendo poi quello di esecuzione si fanno le più incredibili congetture.
Le finali, invece, vengono trasmesse, ma sia mai che salta il segnale, viene il terremoto, un uragano o qualsiasi altra disgrazia: un pc per seguire i punteggi, un pc per seguire la diretta streaming da un sito americano o inglese (o, in alcuni casi, se dice proprio male, turco o rumeno che manco si capisce il commento), la televisione accesa con l'audio basso perché Mamma Rai mette a disposizione di noi sfigati appassionati una commentatrice che sa di ginnastica quanto io so di corsa coi sacchi degli scarafaggi indonesiani.

Ecco, se pensate che i tifosi di calcio siano persone problematiche, non avete visto nulla.

L'Italia è una nazione forte, ma non tra le più forti, quindi si soffre tantissimo e se vinciamo è il panico. PANICO VERO. Io urlo, piango, mi dispero, rido sola tipo matta squilibrata.

Roba che quando Vanessa Ferarri ha vinto l'oro agli europei di Aprile i cani si sono nascosti sotto al letto e non sono usciti per dodici ore. O che quando è arrivata terza a pari merito alle Olimpiadi di Londra - a lei la medaglia non l'hanno data e all'altra si perché non esiste il pari merito alle Olimpiadi - ho visto la finale a lavoro con i colleghi e poi non ho parlato per ore.
E non sentirmi parlare per ore è estremamente preoccupante.

O che quando ho conosciuto il marito rumeno di un'amica gli ho detto:"ah,sei rumeno? ti sembra giusto che Larisa Iordache ha preso 14,775 pur mettendo un piede fuori di pedana e facendo un esercizio oggettivamente sporco?" NO, DIMMI, TI SEMBRA GIUSTO? Ovviamente non aveva idea di chi fosse Larisa Iordache e probabilmente avrà pensato che ce l'avessi con la Romania.

E che dire di quando, ai Mondiali di Anversa, avevamo l'argento in tasca, ma mancava una ginnasta (rumena pure questa, ma nella ginnastica ci sarà sempre una russa o una rumena tra noi e il podio) e ero talmente sclerata che ho urlato: e dai casca!!!!" . Lei è cascata davvero e io  a momenti mi butto giù dal balcone perché quell'argento era storico. e poi mi sono sentita tremendamente in colpa perché era la sua ultima gara e lei è davvero brava.

E c'è anche quella volta che Fidanzato ha preso la macchina e mi ha portata a Firenze, nonostante ci fosse la partita, e fuori dal palazzetto io gli dicevo cose tipo:"guarda amore, quella è la sorella della ginnasta Tizia" o "quell'altro è il padre della ginnasta Caia". e che quando sono entrata  piangevo di gioia e non ho parlato d'altro per la settimana successiva.
 "Amore, hai visto Vanessa?"
"Amore, guarda Carlotta ha riportato lo tsukahara"
"Amore, adesso Erika presenta il doppio teso avvitato"
"Amore, è il rientro di Enus dopo due anni"
 E li la domanda sorge spontanea: MA SONO AMICHE TUE?

Per la cronaca, rientrati a Roma, Fidanzato ha iniziato a cercare i biglietti per portarmi agli Europei.

Insomma, lo so, questo è un post noioso, che se non si è interessati alla questione non viene nemmeno voglia di leggerlo. E che io, grazie a questa mia passione, ho scoperto delle cose:
-che non importa se non hai amici con la tua stessa passione, troverai da qualche parte qualcuno che ama le stesse cose che ami tu e avrai sempre qualcuno con cui parlarne
-che non importa quanto sia folle la tua passione, chi ti vuole bene starà a sentirti quando parli per ore di una cosa che non capisce e che non gli interessa
-che è bello avere una passione che ti regala delle emozioni
-che dire grazie fa bene al cuore: grazie al Fidanzato che segue con me la ginnastica anche se non gliene frega nulla, grazie ai miei genitori che mi chiedono i  risultati delle gare fingendo interesse, grazie a quell'amica che mi ha spedito la pagina della Gazzetta dello Sport che non ero riuscita a trovare da Savona, grazie alle mie amiche che mi stanno a sentire quando gli racconto di come sono andate le gare, grazie a tutti quelli che quando trovano un articolo sulla ginnastica me lo mandano e poco importa se l'ho già letto, è bello sapere che mi avete pensata.


 Le foto del post sono di Silvia Vatteroni e Filippo Tomasi.


2 commenti:

  1. L'anno prossimo iscriviamo la bimba di 3 anni a un corso preparatorio per ginnastica artistica. Se le piacerà a 6 anni iniziano l'attività vera e propria. Io non ci capisco nulla, mi spiace solo la scarsa diffusione televisiva perchè guardare mi piace. Ma l'idea che mia figlia saprà dove sono i piedi rispetto all'orecchio intanto che volteggia, quando io sono la scoordinazione totale, beh, mi affascina molto! Se poi non le piacerà, pazienza!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono di parte quindi spero che le piaccia perchè è uno sport magnifico che regala tantissime emozioni :)

      Elimina