mercoledì 8 aprile 2015

Sono arrivate le americane

Lo sanno tutti: gli Usa sono la nazione più forte al mondo. Almeno per quanto riguarda la ginnastica artistica femminile.


E vedere le ginnaste americane è una cosa più unica che rara, visto che escono dal loro paese praticamente solo per Mondiali e Olimpiadi. E per il Trofeo Città di Jesolo, che si svolge ogni anno a fine Marzo a Jesolo per l'appunto.
Il Trofeo Città di Jesolo è la più importante gara amichevole internazionale e, per uno strano caso della vita, la fanno in Italia. In un posto dove per arrivarci devi cambiare dodici mezzi di trasporto, ma questo è secondario. I tifosi non si fermano di fronte a nulla: pensate forse che dopo aver seguito gare in diretta streaming che perde il segnale ogni dieci secondi e  aver letto punteggi senza poter vedere gli esercizi sia un problema raggiungere Jesolo? Io difatti non ci sono andata perché era un week end estremamente impegnativo. E ho letto di amici del mondo della ginnastica che fino alla sera prima cercavano disperatamente un passaggio per poter arrivare a destinazione. Ma vale la pena soffrire così per arrivarci. Oh, se vale la pena.
Quest'anno c'erano le nostre ragazze (che giustamente ci sono sempre visto che la gara è in Italia), l'Australia, il Canada e gli Usa. Giusto per capirci: la campionessa mondiale in carica è americana, la campionessa olimpica AA in carica è americana e la campionessa al corpo libero in carica è americana anche lei. Ed erano tutte e Jesolo. Mica pizza e fichi! E poi c'era il resto della squadra, che vi assicuro è notevole.
Loro non escono mai dal loro paese, vengono in Italia e io non solo non posso andarci, ma non posso nemmeno seguire la gara perchè, per una malefica congiunzione astrale, non ho wi-fi, ho il cellulare scarico e non ho nemmeno collegato la tv nuova. Non che fosse prevista una diretta tv, sarebbe chiedere troppo, ma mi sarei sentita meno fuori dal mondo. E poi che ne sai che invece del campionato nazionale di tamburello trasmettono un esercizio -uno solo eh, non chiedo mica tanto- di Jesolo?
Tutto regolare, tutto sotto controllo.
Si sa già che vince la gara a squadre. Non perché io sia figa e abbia poteri paranormali, ma di solito vincono le americane. E infatti hanno vinto loro. Ma l'Italia era seconda.
E poi ci sono le finali individuali e, che ne sai, magari un piccolo posticino sul podio ce lo lasciano.
Piccolo piccolo, non chiedo mica tanto. Magari un bronzo.


"Ma scusa, è una gara amichevole. Che ti frega del risultato?"
Domanda sbagliata: adesso sarò costretto a ucciderti.
Cosa vuol dire che mi frega del risultato? Certo che mi frega. Tra poco ci sono gli Europei, è ovvio che mi frega. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di andare sul podio a una gara dove ci sono le americane? E poi, vogliamo parlare dell'emozione di vederle, ste benedette americane?
Io sono molto sportiva: per principio, di fatto, le americane non le tifo mai. Ma sono belle da vedere. Oh, se sono belle.
L'hai mai vista la prima diagonale al corpo libero di Aly Raisman?
"Aly chi?" Altra domanda sbagliata, adesso sarò costretta a ucciderti di nuovo, visto che evidentemente la prima volta il risultato non è stato quello sperato.

E poi, ok, non sarà un mondiale, non ci saranno tutte le nazioni, quello che vi pare, ma il momento in cui stai guardando la diretta streaming dal cellulare (stavolta carico) e ti rendi conto che un'italiana, Erika Fasana nello specifico, ha vinto la medaglia d'argento al corpo libero, lasciandosi dietro l'Aly Raisman di cui sopra..beh, ma che te lo dico a fare? Urla, trombette, pianti, lacrime, capelli strappati. SECONDO POSTO.
E se poi a questa medaglia ci aggiungi un bronzo a trave e un argento al volteggio direi che possiamo aprire la seconda parte del TotoMedaglie degli Europei: pioggia di medaglie, chili di medaglie, milioni di medaglie. TUTTE NOSTRE. Tanto le americane agli Europei non ci sono.
L'importante è comunque rimanere sempre coi piedi per terra. E pensare alle medaglie.
E ovviamente dedicare un pomeriggio a una delle attività preferite del tifoso: rivedere tutti i video uno per uno. Più volte ciascuno. Saltare la cena per vedere gli esercizi. Anche la colazione del giorno dopo. Ridere per tre ore di fila vedendo il volo di Kyla Ross al corpo libero. E solo dopo aver smesso di ridere, accertarsi che non si sia fatta male.

E' che Jesolo è Jesolo. Sarà che arrivano le americane, sarà che è una gara che precede di pochissimo gli Europei, sarà quello che vi pare, ma l'ansia sale. Tantissima ansia.

Adesso inizia il countdown agli Europei. Ci siamo. E siamo in forma.
Forse non arriverò viva a quella data: l'ansia mi ucciderà.

Le foto del post sono di Antonella Di Ciancia.

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