sabato 23 maggio 2015

Tu chiamale se vuoi...emozioni!

Io non sono simpatica.
Non sono nemmeno divertente.
E ho un sacco di difetti.
Ho un sacco di fisse -lo sapete voi che non cammino sopra le grate perchè ho il terrore che si rompano e di cadere giù?- alcune delle quali davvero strane.
Però ci sono persone che, nonostante tutto, mi vogliono bene.
Persone che sanno come prendermi e, soprattutto, come rendermi felice.
Facciamo un passo indietro: qualche giorno fa è venuto fuori che stamattina sarei andata a Brescia da Antonella, quella che affettuosamente è la mia fotografa. Mia.
Da un paio di giorni, Anto continuava a dirmi che c' era una sorpresa. Poi ha aggiunto che lì, dalla sorpresa, faceva freddo. E poi ancora che bisognava arrivare entro le 11.
Siccome non sono molto sveglia, io annuivo e non capivo. "Tanto mi fido" ho pensato.
E stamattina, insomma, siamo partite per la sorpresa.
"Ti devi bendare".
Avete presente Tre metri sopra il cielo? Si, lo capisco non è esattamente un film da Oscar, ma io avevo diciassette anni quando è uscito -nel periodo in cui Facebook non esisteva, non parliamo poi di tutto il resto- e l' ho visto.
Quindi, dicevamo: avete presente Tre metri sopra il cielo? Quando lui la benda e la porta al castello dove fanno l' amore la prima volta?
Ecco, io ero bendata così.
Viaggio in macchina di dieci minuti durante i quali sentivo Antonella lamentarsi perchè forse aveva sbagliato strada (e il forse mi preoccupava più della strada sbagliata) e siamo arrivati.
Scendiamo dalla macchina.
Sento il rumore di un cancello che si apre.
"Adesso sbendati".
Mi sbendo.
Davanti a me il Palalgeco. Cioè, ma il Palalgeco vero, non, che ne so, una puntata di Ginnaste dove fanno vedere il Palalgeco.
Per chi non sa cosa sia il Palalgeco, beh, è un posto figo, altro che Hollywood di Milano. È la palestra che hanno costruito per Vanessa Ferrari, dopo che ha vinto il Mondiale (qui per saperne di più). Ci si allena Vanessa, ma non solo perchè ci fanno anche i collegiali della nazionale e poi è la sede della Brixia Brescia, che è la società più vincente che abbiamo in Italia.
A momenti svengo. Perché, sapete, a me piacciono le gare, mi piace l' adrenalina, ma ho un amore pazzesco per gli allenamenti. Non c' è un motivo, ma potrei stare ore a guardare gli allenamenti.


"Andiamo a vedere chi c'è dentro".
Qui va aperta una parentesi: Silvia, di cui ho tanto parlato, era da giorni che diceva che il sabato è il giorno libero dagli allenamenti. Io ero sempre stata convinta fosse la domenica, ma siccome come dicevo non sono tanto sveglia, ho pensato di essermi sbagliata.
Poi hanno aggiunto il carico da novanta: "Enrico (Casella, il direttore tecnico della nazionale) il sabato mattina va in bici".
Con queste premesse, chi vuoi trovare? Io intanto, tanto mi ero commossa ed emozionata che piangevo come una fontana e non mi ero accorta che forse c' era qualcosa che non sapevo.
Siamo entrate e abbiamo trovato Folco Donati, che è appunto il presidente della Brixia e che, ehm, lui lo sapeva che saremmo arrivate. Allora ho capito.
Insomma, per giorni, mi hanno tenuto all' oscuro di tutto, mentre organizzavano la super sorpresa. La potente macchina della ginnastica si è mossa per farmi felice, insomma.
Ok forse sono un pò megalomane, ma ero e sono felice.
E quindi ci siamo godute gli allenamenti.
Io ero particolarmente contenta perché c'era Giorgia Campana -che non è così scontato che sia lì visto che è romana- che è una ginnasta che mi piace moltissimo.
E poi c'era Vanessa che ormai, lo so, vi ho talmente rotto le scatole con lei che state pensando di farmi internate al centro di igiene mentale.
Non me ne voglia nessuno, ma vedere Vanessa allenarsi è una cosa bella. Mi hanno detto che non ama essere osservata mentre si allena, per cui mi scuso, ma non ho potuto fare a meno di osservarti, Vanessa. Perché sarà anche piccolina, ma è uno spettacolo per gli occhi. Cioè, io ero morta di sonno, stravolta dalle ore piccole (fatte a lavoro, che pensate?) e dai 100 km di guida sotto la pioggia per andare a Brescia e lei era lì, di sabato mattina, a fare cose che boh, io mi chiedo come faccia.
L' avevo vista tante volte in gara dal vivo, ma ti trasmette quel non so che anche quando di allena.
Poi l'allenamento è finito e quindi, col dolore nel cuore, siamo andate via.
Io ci ho provato a imboscarmi in bagno, sotto a un materassino o da qualche altra parte, ma niente. Ora di pranzo, tutti a mangiare.
E quindi, che dire?
Mi hanno fatto un video in cui, appena sbendata, piango. Ma piango sul serio, eh. Non so come ho fatto a non infartare.
Non so com'è possibile che il sia ancora viva, ma visto che sono viva colgo l' occasione per dirvi grazie.
Grazie ad Antonella che mi ha fatto un regalo enorme, molto più enorme di quanto immagini.
Grazie a Folco Donati che mi ha aperto le porte di casa sua con una gentilezza e una disponibilità che vi assicuro non sono facili da trovare.
Grazie a Silvia che è stata una complice perfetta, visto che non ho capito un tubo.
Grazie anche a Enrico Casella che, ecco, nonostante le cagate che tira fuori la mia bocca -tipo "ma non eri più grasso?"- l' ha presa a ridere ed è stato super gentile.
Grazie a tutti voi che mi volete bene, che, nonostante io lo so che è una follia, mi venite dietro e mi appoggiate in questa follia.
Grazie perché magari a volte non può essere vero, ma stavolta lo è eccome.


N.b. Lo so che non è Mercoledì, ma non potevo aspettare per raccontarvi questa cosa.
Il post non ha foro volutamente:perchè alcune emozioni non possono stare in una foto. Su Facebook, se siete bravi a cercare, trovate il video delle mie lacrime.

2 commenti:

  1. Che emozione deve essere stata!!! Per chi ha una passione riuscire a "viverla dal vivo" così da vicino deve essere stupendo!!!!

    PS: anche io non passo sopra le grate...anche io per il tuo motivo....

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    Risposte
    1. Si,un' emozione grandissima... sul mio profilo Fb c' è il video in cui piango come una fontana,sembro quasi scema!!

      Cmq sarà il giorno in cui siamo nate? Che dici? Io con le grate proprio non ce la faccio.

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