giovedì 8 febbraio 2018

Non mi piace sbagliare (ma a volte succede)

Non mi piace sbagliare e mi piace avere ragione.
Roba che se devo dire o fare una cosa, se non sono sicura, preferisco tacere. E credetemi che tacere è una cosa che mi viene molto molto difficile.
E comunque non mi piace sbagliare, l'ho già detto.
Un paio di giorno fa ho fatto un errore. O meglio, l'errore non l'ho fatto un paio di giorni fa.
Un paio di giorni fa è quando me ne sono resa conto dopo undici ore di lavoro, quando la testa mi fumava, ero stanca e volevo solo andarmi a fare una nuotata.
Ed era ovviamente un errore di quelli che creano un problema. E non solo a me.


Le alternative erano due a quel punto: o addossare la colpa a chi mi aveva passato un'informazione sbagliata o assumermene la responsabilità.
"Scusatemi, ho fatto un errore, non ho verificato l'informazione che mi era stata data, adesso troviamo una soluzione".
Ho vagliato, non da sola in realtà, dieci possibili soluzioni diverse o giù di lì e ovviamente nessuna era fattibile perché, ecco, io non sono esattamente famosa per essere fortunata.
Praticamente io presentavo una soluzione, sentendomi in colpa, e ognuna mi veniva bocciata con argomentazioni che non potevo smontare in nessun modo. Giustamente, eh.
"Scusate ancora, l'errore è mio, ora cerco di risolvere il problema in qualche modo, fatemici pensare".
L'unica soluzione -se così si può chiamare- che ho trovato in quel momento è stata quella di andarmi a buttare in piscina. No, davvero: la piscina può essere la soluzione a tutti i mali.

Mi piace andare in piscina, mi rilassa, mi rigenera e anche lì, non mi piace fare errori. Questo almeno quando faccio i corsi.
E difatti, l'istruttore mi ha corretto quasi tutti gli esercizi. No, non ho rosicato, però non mi piace fare errori, l'ho già detto.
Ok facciamo che ho rosicato, ma ecco: due errori in un giorno comunque sono troppi. E non erano mica solo due, quelli in piscina non si contano.
È che è stato una concatenazione di eventi., eh: Il primo errore ha causato gli errori in piscina perché ero concentrata su quello.

Piscina a parte, qualche anno fa non so se mi sarei assunta la responsabilità di un errore con questa facilità. Forse avrei negato, forse avrei cercato giustificazioni assurde, forse avrei cercato un capro espiatorio. 
Di sicuro non avrei ribadito che si, l'errore era il mio e avrei cercato di risolverlo.
Forse avrei sperato che fosse qualcun altro a risolverlo, non lo so.

Un tempo credo di essere stata molto meno sicura di me, almeno in ambito lavorativo.
Come se, nel caso in cui avessi fatto un errore, qualcuno avesse potuto cacciarmi mettendo le mie cose dentro uno scatolone o magari anche qualcosa di molto peggiore. Non so, forse immaginavo cinghiate sulla schiena, chi lo sa. Ero giovane, inesperta e forse anche un po' scema.
È curioso vedere come si cambia, come si cresce, come si imparano ad affrontare anche questi piccoli inconvenienti.
Ed è curioso vedere come a volte vorremmo essere -o almeno io vorrei essere- infallibile, non sbagliare mai. Non mi piace fare errori, questo l'ho già detto, vero?

Però c'è un però: sbagliando si impara, è proprio vero.
Io, da questo errore, ho imparato una cosa che in realtà già sapevo, ma che evidentemente non avevo considerato: devo verificare le informazioni, non mi devo fidare senza se e senza ma di quello che mi viene detto.
Un altro però è che solo chi non fa non sbaglia mai. Sbagliare è normale quando si fanno tante cose, mica possono andare tutte bene, no?

La sera dell'errore  sono rientrata a casa alle 11 di sera, stanca e affamata.
Avrei mangiato un bue intero se solo se ne avessi avuto uno a disposizione.
Oppure avrei mangiato volentieri l'intera produzione di salmoni del mondo, sotto forma di sushi possibilmente.
Avevo anche sonno. Era stata una di quelle giornate in cui ero rimasta al lavoro per dodici ore di fila (si, mi pagano gli straordinari) passando da una cosa all'altra senza fermarmi mai.
Ci sono giornate così, particolarmente pesanti. Niente di eclatante, eh le abbiamo tutti e credo non sia mai morto nessuno, però ecco: accorgersi di un errore quasi alla fine di una giornata del genere è stato un quasi disastro. Sarà per quello -o forse per la piscina- che avevo fame.
Alla fine, alle 11 di sera, dopo essermi nutrita, sono andata a dormire e chi si è visto si è visto.

L'errore ha causato un problema, ve l'ho detto.
Il problema, alla fine, è stato risolto la mattina dopo.
La soluzione mi è venuta in mente dopo una notte di sonno profondo, segno che la mia mente lavora anche di notte. No dai, questo non è vero: la mia mente fa già fatica a lavorare di giorno, figuriamoci di notte. Io la notte dormo e basta che si sa che se non si dorme si è più brutti e a me piace essere bella. Oltre a piacermi l'avere sempre ragione e il non fare errori ovviamente.

22 commenti:

  1. solo chi non mangia non fa briciole

    a livello verbale, la versione siciliana suona meglio

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    1. Versione siciliana che però non ho idea di quale sia 😅

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    2. Penso si riferisse al proverbio "Cu mangia fa muddriche" :)

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    3. Maya hai ragione mi sa, non ci pensavo proprio, grazie 😘

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  2. Sbagliate è normale, è anormale fare tutto giusto. A mente fredda la situazione è più chiara e di trovano le soluzioni. Questo si impara a furia di fare. Buona giornata

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    1. Hai proprio ragione :)
      Buona giornata anche a te Speranza :)

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  3. Apprezzo chi sbaglia e cerca di rimediare
    Brava

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  4. Mi ritrovo molto nel "non mi piace sbagliare"
    Tanta comprensione

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  5. A me non turba sbagliare, sarà perché ho una così bassa autostima... boh non so. Francamente credo che riuscire ad ammettere i propri errori sia una splendida qualità che non è comune a molti.

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    1. Io ho una grande autostima, non posso negarlo, non so se è per quello che non mi piace sbagliare :(

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  6. Io sbaglio...Non mi piace sbagliare, e spesso a lavoro mi assumo la colpa anche quando non è, lo dico proprio dai la colpa a me...Se so che non è colpa mia è piu' facile...Non so se si è capito!
    Finchè si rimedia e si trova la soluzione va bene anche sbagliare!

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    1. No ecco, io non potrei mai e poi mai prendermi una colpa che non è la mia, mi da fastidio da morire!

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  7. In effetti non piace a nessuno sbagliare, però quando una soluzione c'è, l'importante è rimediare, possibilmente subito come hai fatto tu ;)

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  8. Ma a che ora sei andata in piscina??

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    1. Si vede come sono poco sportiva, non sapevo che le piscine avessero questi orari notturni!

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    2. Ahahahaha, ma no, è che la palestra che frequento io è aperta dalle 7 alle 23 tutti i giorni. I festivi ha orari ridotti, ma è comunque aperta!

      Non so se sono tutte così sinceramente!

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  9. Santa filosofia de "la notte porta consiglio"! Hai fatto bene a farti la nuotata e dormirci sopra...quando ci rendiamo conto di errori a fine giornata, a meno che non ne vada della vita/salute di qualcuno, l'unica cosa è dormirci su.
    La frase "ok, ora su due piedi non ho la soluzione ma se li faccio aspettare non muore nessuno" mi aiuta a relativizzare molto il rapporto con i miei clienti, che - da buoni clienti - spesso sono impazienti e cercano di mettermi sotto pressione :P

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    1. Hai proprio ragione Giulia, anche perché a quel punto dodici ore non avrebbero cambiato nulla (almeno nel mio caso) ed è stato meglio così per tutti :)

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