giovedì 4 gennaio 2018

Mia nonna mi ha fatto il corredo

Mia nonna mi ha fatto il corredo.
Un tempo si usava fare il corredo, credo però che questa usanza fosse già un po' in disuso quando io ero ragazzina.
Mia nonna era nata nel 1932 e nonostante sia stata una delle donne più avanti che io abbia mai conosciuto in vita mia, aveva voluto fare questo regalo alla sua nipote preferita.
Non sono l'unica nipote di mia nonna materna, ma sono sempre stata la luce dei suoi occhi, il suo grande amore, la sua più grande ragione di vita. Non è un segreto, è sempre stato così.
So però che è morta con il grande rammarico di non avere mai vissuto l'altra nipote, figlia di mio zio che per una serie di motivi non abbiamo mai visto molto.
Credo che nella tomba si sia portata questo grande dolore, ma non ci sarà mai nessuno che potrà venirmi a dire se ho torto o ragione.
Quando mia nonna è morta avevo diciassette anni (qui per saperne di più) e il corredo era già lì, conservato in splendide scatole -alcune davvero enormi- riposte nello sgabuzzino di casa dei miei genitori.

Vivo da sola da più di dieci anni ormai, ho comprato lenzuola, asciugamani e pigiami come se piovesse, ma il corredo non l'ho mai toccato.
No, non perché stavo aspettando di sposarmi per poter utilizzare lenzuola di seta che costano quanto tutti i miei copripiumino Ikea messi insieme, ma perché io sono un disastro.
Odio pulire, lavare, sistemare, non parliamo poi di stirare (qui per saperne di più), quindi avevo paura di disintegrare il preziosissimo regalo di mia nonna al primo lavaggio sbagliato in lavatrice.
Già me le immagino le Barbie della figlia di qualche amica con la camicia da notte osé in seta purissima da me ristretta dopo un lavaggio a 90°. O forse quella che si restringe è la lana e non la seta, chissà.
Insomma, questo era un rischio che non potevo assumermi.

Un paio di anni fa, avevo controllato il contenuto delle scatole e avevo trovato davvero camicie da notte in seta purissima e pizzo che io mi vergognano solo a guardarle, figuriamoci ad indossarle.
Mia nonna non poteva prevedere che sarei cresciuta con la stessa femminilità di un orso bruno affamato. 
Io e il Marito avevamo adocchiato una coperta che ci piaceva, abbinata a delle lenzuola molto molto belle, ma poi era arrivato il cane a ricordarci che il letto è anche suo e avevamo rinunciato all'idea.
E poi ecco, magari il copripiumino Ikea a righe verdi e fucsia si offendeva, chi lo sa.

Durante le ultime vacanze mia madre mi ha minacciata con il cucchiaio di legno in mano: "O ti porti qualcosa o se ti becco a comprare lenzuola da due soldi a te ci penso io".
Voi non avete idea di come può incutere timore lo sguardo di disapprovazione di mia madre che, probabilmente, mentre tirava fuori un paio di scatole contenenti tovaglie da tavola con tovaglioli abbinati pensava che la sua unica figlia, nonché unica erede, era stata capace di comprarsi una tovaglia da tavola persino a Stoccolma e di riportarsela in una valigia già strabordante di cose (qui per saperne di più).
Lo so, mia madre meritava una figlia meno scema, ma non è colpa mia. E comunque la tovaglia di Ikea limited edition merita davvero, eh.
Insomma, abbiamo effettivamente deciso di portarci qualcosa, facendo un'accurata selezione che si sa che io sono una persona decisa: incapace di scegliere ho preso praticamente tutto. Ho poi dovuto fare i conti con la realtà: la macchina era piena di valigie e cibo e o abbandonavamo il cane (e non ci sembrava il caso) o lasciavamo qualcosa.
Alla fine abbiamo portato con noi la coperta che ci piaceva tanto e le lenzuola abbinante. Solo la coperta occupava più spazio delle nostre valigie.

Ieri abbiamo rifatto il letto con le nostre nuova lenzuola del famoso corredo, abbiamo sistemato la nostra nuova coperta e, quando abbiamo finito, a me è venuto da piangere.
Il Marito, che mi conosce fin troppo bene, mi ha abbracciata e mi ha detto: "Hai visto? Ora hai le cose di tua nonna".


Ho amato mia nonna come poche persone al mondo e ho il grande rimpianto di non averla avuta accanto in momenti importanti della mia vita.
Il giorno prima di sposarmi ho detto a mia madre: "Mamma, ma se nonna fosse stata viva, sarebbe stata qui, vero?"
E mia madre mi ha risposto:"Tua nonna avrebbe diretto i preparativi, sarebbe venuta a Roma e non ti avrebbe lasciata un attimo".
Di mia nonna mi restano alcuni gioielli, soprattutto anelli, compresa la sua fede nuziale e questo corredo che forse molti considereranno un'idea retrograda, chi lo sa.
Io so solo che adesso che ho trentuno anni, dopo quattordici anni che mia nonna non posso né abbracciarla né sentirla parlare, avere queste cose è un grande regalo.
Prometto di portare, all'occorrenza, tutto in tintoria per evitare di fare danni.

Grazie nonna, ovunque tu sia.

28 commenti:

  1. E' una cosa meravigliosa che ci sia ancora questo legame con lei. Erano decisamente altri tempi ed è stato un altro modo per tua nonna di dimostrarti quanto teneva a te. Ti capisco, e capisco le tue lacrime, fin troppo bene <3

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    1. Proprio vero, è stato un modo per dirmi quanto mi voleva bene 😘

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  2. Cara Gilda, la scomparsa delle vecchie tradizioni purtroppo a cancellato pure quello che le nonne pensavano al corredo di una giovane sposa, oggi è tutto cambiato!!!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  3. Mi fai sentire la mancanza di qualcosa che non ho mai avuto: una nonna. 😊

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    1. Nooo Laura, non volevo 😙
      (Però devo dire che le nonne sono una cosa che tutti dovremmo avere il diritto di goderci, neanche mio marito le ha conosciute)

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  4. Beh Gilda, nel mio caso il corredo me lo ha preparato la mamma. Mia mamma è del 50, ma io vengo da un paesino dell'Abruzzo in cui le tradizioni sono molto forti. Era già pronto quando avevo vent'anni e mia madre ha provato ad appiopparmelo già al mio primo matrimonio, ma è durato solo due mesi e quindi non ha fatto in tempo. Quando mi sono sposata per la seconda volta ci ha provato di nuovo, ma visto che non aveva ottenuto risultati, ha pensato bene di destinarlo a mia figlia che nel frattempo è già adolescente e quindi va benissimo come nuova destinataria, solo che se io avevo almeno la consapevolezza di poterlo distruggere con un lavaggio, mi sembra che lei proprio non si ponga il problema, quindi comunque questo corredo lo vedo male : D
    P.s. i miei motivi per rifiutare il corredo erano più o meno simili ai tuoi.

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    1. Secondo me se lo porrà quando crescerà, io da adolescente non sapevo neanche dove fosse la lavatrice in casa (e ora che ci penso non mi viene proprio in mente il posto in cui era ubicata nella casa in cui sono cresciuta) 😘

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  5. che post tenero che hai scritto!
    ma una foto della coperta no?
    :)

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    1. Prometto di farla quando la mia camera da letto smetterà di essere uno sgabuzzino visto che siamo in fase di rivoluzione della nostra micro casa 😂

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  6. vai tranquilla e goditi quelle meraviglie, come diceva mia nonna "la roba bella e di qualità resiste anche agli errori!"
    E poi sarebbe un peccato lasciarla invecchiare lì, è stata scelta per vivere insieme a voi!

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    1. Proprio vero, farla invecchiare senza averla usata sarebbe davvero un peccato 😘

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  7. La mia bisnonna fece il corredo a mia mamma negli anni '70. Ci credi che ancora oggi usiamo (io più che altro li utilizzo quando vado a trovare mia madre a casa sua) i suoi asciugamani e a volte pure le sue lenzuola? Sarà pure un regalo "antico", ma le cose fatte a mano e con il cuore hanno sempre un valore unico.

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    1. È vero, hanno un valore incredibili e fanno bene al cuore!

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  8. Io ho il problema opposto al tuo, vengo da una famiglia in cui tutte (e anche molti) avevano corredo e le cose più belle non sono mai state messe o messe solo in occasioni speciali. Quando mi hanno proposto di prendere quelle cose ho avvertito che, se davvero potevo, non si aspettassero che le lasciassi chiuse nell'armadio. Detto tra noi si lava meglio una tovaglia di fiandra che certe cose moderne che non tollerano candeggina o alte temperature.
    Goditi le lenzuola della nonna, le tovaglie, gli asciugamani e le camicie da notte.
    Che importanza ha se si rovinano? Lei li ha presi perché tu ne godessi

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    1. In effetti queste sono cose fatte per durare, mentre quelle moderne, ehm, stendiamo un velo pietoso 😂
      Spero comunque di rovinarle (perchè prima o poi accadrà) più tardi possibile 😁

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  9. La mia nonna che non c'è più la porto sempre con me...
    Tanto amore in questo post, mi sono commossa pensando alle mie di nonne.

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  10. Anche se non è potuta essere presente, ha fatto in modo di esserci nella tua vita anche adesso :)
    Da me sono state (sono) le mamme a fare il corredo, e al massimo aggiungono qualche pezzo lasciato dalle nonne, in genere un po' troppo anziane per potersene occupare.

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    1. Ma quindi si usa fare il corredo anche agli uomini? Lo leggevo proprio ieri, ma non avendo fratelli non ne avevo idea!

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  11. Anche le mie nonne volevano farmi il corredo, lo trovo uno spreco di soldi, ma alla fine abbiamo trovato il compromesso: ognuna mi ha fatto cucire un solo set di lenzuolo-copricuscini-coperta. Hanno detto "Solo come segno". Poi mia madre se n'è uscita dicendo "Il mio corredo non l'ho mai usato, li userai tu".
    Sono cresciuta con una nonna accanto che è stata più presente di mia madre (che lavorava), solo l'idea che un giorno non ci sarà più mi terrorizza e mi fa venire i lacrimoni. Le nonne sono esseri speciali, e non è la classica banale frase di circostanza. Averle accanto è un privilegio.

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    1. Io ero troppo piccola quando è stato acquistato in realtà, ma ammetto che probabilmente se avessi avuti 15/16 anni (mia nonna è morta che io ne avevo 17) anche io forse avrei detto di non comprare nulla, ma forse oggi me ne sarei pentita, non so, ma appunto perché non ce l'ho vicina ed è un modo per averla accanto (sono un'inguaribile sentimentale).

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  12. è un post dolcissimo! mia nonna paterna e mio zio, il figlio, mi hanno preparato tutto il corredo... ho due valigione enormi piene di lenzuola, tovaglie, asciugamani, coperte ecc... sono vent'anni che sono lì! Ho paura che non le userà mai nessuno... e staranno lì solo a occupare spazio! :(
    è stato emozionante leggere le tue parole!

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    1. Nel mio caso occupavano spazio e adesso posso dire che era un peccato, appena potrò (spazio in macchina quando veniamo su e in casa permettendo) prenderò il resto.
      Dai che prima o poi le userai anche tu 😙

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  13. Di nonna non mi resta che la copertina che ha sferruzzato per me quando ero nella culla. Il corredo mi è stato preparato da mamma e zia che, un pezzettino alla volta, mi hanno praticamente riempito la casa.
    Conosco però la sensazione di profondo smarrimento, quando d'un tratto la realtà della perdita è così prepotente da schiaffeggiarci. Eppure aggrapparsi a piccoli(grandi) oggetti pensati per noi da chi non c'è più, non può che aiutare a sanare le ferite del cuore.
    Un post dolcissimo.

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    1. Grazie Robi :)
      Proprio vero che avere qualcosa legato ad una persona a cui si è voluto molto bene può aiutarci a stare meglio e a far rimarginare quelle ferite che inevitabilmente ci accompagneranno per tutta la vita!

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  14. Quanta tenerezza! La mia nonna il corredo non me lo ha fatto, ma ho in casa alcuni oggetti appartenuti a lei, e me li tengo stretti stretti! xx

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    1. Io ho degli anelli suoi a cui tengo da morire, li porto praticamente sempre e ci tengo da morire, quindi capisco benissimo!

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