mercoledì 15 novembre 2017

Amsterdam: coffeeshop e quartiere a luci rosse

Se un giorno doveste decidere di andare ad Amsterdam, credo sia obbligatorio entrare in un coffee shop e fare un giro al Red Light District, ovvero il quartiere a luci rosse.
Non consigliato, ma proprio obbligatorio, eh.

In Olanda la prostituzione è legale, mentre l'uso di cannabis non lo è.
Non sto scherzando: l'uso di droghe leggere non è assolutamente legale, ma è tollerato, il che significa che è consentito acquistare cinque grammi di erba al giorno da consumare rigorosamente in casa propria o all'interno di un coffee shop.
Come facciano a controllare che una persona ne acquisti solo cinque grammi al giorno e non dieci (per dire) non ne ho idea.
In ogni caso, appena arrivati ad Amsterdam, percorrendo a piedi il chilometro scarso che separava la stazione centrale dal nostro hotel, siamo passati davanti a diversi coffee shop. L'odore di marijuana esce prepotente, è impossibile non accorgersene.
Ci sono coffee shop ovunque, più o meno eleganti e più o meno famosi, ma di sicuro non dovrete andarveli a cercare in giro. Ve li troverete davanti quasi ad ogni angolo e non sto scherzando.

Il primo coffee shop in cui noi siamo entrati è The Bulldog che è tanto famoso, quanto turistico.
All'interno del quartiere a luci rosse, c'è il primo The Bulldog, fondato il 17 Dicembre 1975.


Nella stessa via ci sono altri due coffeeshop The Bulldog:  The Bulldog Mack e The Bulldog Energy, non chiedetemi la differenza perché non ne ho la più pallida idea, so solo che sono affollatissimi e pieni di turisti.


Ci sono anche un negozio di souvenir The Bulldog, l'hotel The Bulldog e un affitta bici The Bulldog. No no, eh, non hanno mica costruito un impero vendendo marijuana e hashish, eh.

Noi siamo entrati in tutti e tre i coffeeshop The Bulldog della via, quello più antico all'interno è abbastanza bruttino, gli altri due non sono male, ma sono davvero pieni di gente.
All'ingresso c'è sempre almeno un buttafuori che vi potrebbe chiedere il documento d'identità (se siete minorenni non vi fanno entrare), nonché di togliervi il cappello che, con il freddo che fa d'inverno, è abbastanza scontato indossare.
All'interno dei coffeeshop non servono alcolici, ma caffè, thè, dolci, succhi di frutta, panini e via dicendo.
Appena entrata al Bulldog, ho studiato il listino prezzi: quattro canne pre rollate (pre-rolled) hanno un prezzo che va dai 12 ai 15€, la quantità di erba o fumo presente in ogni canna è stabilita per legge, di base -così mi hanno detto- le pre-rolled non sono fortissime. In ogni caso, almeno in questa catena, era necessario prenderne un minimo di quattro.
L'erba sfusa è venduta al grammo, anche in questo caso i prezzi vanno dai 12€ ai 15€ in base alla qualità scelta. Nel listino è indicato se si tratta di erba sativa o indica, nonché quanto è forte.
Si possono acquistare anche cartine, filtrini, accendini e tutto l'occorrente per rollarvi in pace la vostra canna.
Occhio che non potete rollarvi sigarette di tabacco né tanto meno fumare sigarette normali perché, ecco, nei coffeeshop non si possono fumare sigarette. E nemmeno la sigaretta elettronica. 
In alcuni coffeeshop più piccoli e fuori dal centro, pare sia comunque tollerato fumare sigarette, se fatto con discrezione.

Ho trovato i Bulldog troppo turistici, pieni di italiani e, in generale, molto confusionari e siccome volevo continuare ad esplorare il mondo dei coffeeshop siamo entrati in diversi altri in giro per la città.
Ce ne sono alcuni di molto carini, ma davvero pieni di gente  e con musica a palla (tipo Smokey in Rembrandtplein, piazza incantevole), così come ne abbiamo trovati altri molto tranquilli e silenziosi, con poca gente (tipo un coffeeshop senza nome in Raadhuisstraat).





La regola comune, indipendentemente dal tipo di coffeeshop, è quella di non rompere le palle e di non scattare assolutamente fotografie (io la foto del listino l'ho fatta lo stesso, mentre il Marito già si immaginava dietro le sbarre).
Entri, prendi il tuo caffè o quello che sia, ti prendi la tua erba e fumi, chiacchieri, fai quello che vuoi.
Le pre-rolled vendute singolarmente hanno un prezzo che va dai 4 ai 6€ di media anche se ci sono canne pre-rolled che costano molto di più, mentre il prezzo al grammo dell'erba sfusa varia parecchio in base alla tipologia.
Pare che in questo momento vada molto di moda un tipo di erba che si chiama Gorilla Glue che ho visto in vendita a 30€ al grammo e che da la sensazione di un gorilla attaccato alla schiena, non so dirvi se è vero o meno, ma ecco così sulla carta l'idea di avere un gorilla attaccato alla schiena non mi sembra così eccitante, ma tant'è.
Tra le pre-rolled ci sono anche delle canne di erba pura, quindi non mischiate né con tabacco né con un sostituto del tabacco che secondo me somiglia tanto alla camomilla, molto diffuso nei coffee shop di Amsterdam.
Il simpatico proprietario del coffeeshop senza nome, stordito dalle mie domande, mi ha detto che le canne di erba pura vengono acquistate praticamente solo da americani, canadesi e australiani e che lui, se avesse fumato una di quelle, si sarebbe addormentato, nonostante sia abituato a fumare parecchio. Se è vero o no non lo so, prendete la cosa per quello che è: un racconto di un tipo molto particolare, ma anche molto simpatico.
Tra i coffeeshop visitati ce n'è anche uno gestito da un italiano e frequentato solo da italiani, noi non lo sapevamo ovviamente, siamo entrati per caso. Il proprietario sosteneva che gli italiani sono il popolo a cui piace di più farsi le canne ed è per questo che molti si trasferiscono in Olanda.
Anche qui: prendete questa informazione per quello che è e tenete a mente che ambasciatore non porta pena


Questa tolleranza nei confronti del consumo di droghe leggere, i coffeeshop, Gorilla Glue e tutto il resto, fa si che l'Olanda sia uno dei paesi con il minor numero di consumatori di cannabis (la percentuale è molto, ma molto più bassa rispetto a tantissimi altri paesi europei e non), nonché il paese con il minor numero di decessi causa droghe pesanti. 
Evitando il proibizionismo e facendo accurate campagne su cosa comporta l'assunzione di droghe, sia leggere che pesanti, riescono a tenere sotto controllo il fenomeno, molto più che, per dire, in Italia dove se ti fai una canna sei il figlio di Satana.
Inoltre, tollerando l'uso di droghe leggere, possono dedicarsi alla lotta contro quelle pesanti in modo più capillare.

Stesso discorso per la prostituzione. Io ero molto curiosa di vedere il quartiere a luci rosse e difatti ci siamo caduti dentro la nostra prima sera ad Amsterdam.
"Amò, ma tutte queste vetrine con le lucine rosse non saranno che abbiamo trovato il Red Light District?"
"Eh, mi sa di si, ma dove sono le prostitute?"
Alle 19, effettivamente, le vetrine erano praticamente tutte vuote, fatta eccezione per qualche ragazza che si stava preparando per la serata.


Le stanze alle spalle delle vetrine non sono tutte uguali: in alcuni casi erano micro stanzette con uno sgabello e un termoarredo dal quale si intravedeva una lunga scala che presumibilmente portava ad una camera da letto o qualcosa di simile, in altri casi ci sono delle vere e proprie camere da letto.


Ogni vetrina ha una tenda che viene chiusa quando la ragazza è impegnata con un cliente.
Io ero curiosa di sapere quanto prendono, ma il Marito si è rifiutato di andare a chiedere. 
Per sapere il prezzo,  clienti bussano alla vetrina, la ragazza apre e ci si accorda.
Non credo esista un listino prezzi uguale per tutte.
In molte vetrine, c'è scritto che si accettano solo passaporti europei, quindi di base clienti non europei non sono molto graditi, ma non so perché.
Sono una persona orribile e ho tentato di origliare una trattativa riuscendo a  sentire solo "15€", ma considerato che le ragazze pagano l'affitto della vetrina oltre alle tasse, mi è sembrato davvero poco, ma non so esattamente a che tipo di prestazione si riferisse. Sbirciando qua e là  quello che ho capito è che sono meno costose di quello che pensavo.

Nel quartiere a luci rosse è assolutamente vietato scattare fotografie alle ragazze in vetrina , ci sono telecamere ovunque per controllare quello che succede e ho trovato una stradina con diverse scritte sui muri che dicevano "no fucking photos, respect the ladies".
Le prostitute in vetrina sono una cosa a cui, chiaramente, io non sono abituata, non rientrano nella nostra cultura, quindi è comprensibile che uno possa aver voglia di scattare una fotografia, ma effettivamente non fotografare le ragazze per poi magari sbatterle sul web ha senso, eccome se ne ha.
Le ragazze in vetrina sono in biancheria e, in generale, sono molto più vestite delle prostitute di Viale Marconi a Roma.
In generale, il quartiere a luci rosse -vetrine a parte- è in pieno centro, ha un sacco di stradine carine e secondo me merita una visita indipendentemente dalle prostitute.


Oltre alla ragazze in vetrina, nel quartiere a luci rosse, c'è il Museo della Prostituzione e diversi locali in cui si possono guardare filmati erotici pagando pochi euro.
Vi dico solo che io avevo capito, inizialmente, che si pagava per vedere un rapporto sessuale tra due persone dal vivo e non un filmino, ma si sa che non sono sempre abbastanza sveglia.


Ci sono anche tantissimi sexy shop che però sono abbastanza simili a quelli che si trovano in Italia, fatta eccezione per il fatto che hanno delle vetrine come in qualsiasi negozio e non sono confinati chissà dove perché non sia mai entrare in sexy shop, considerato anche che è risaputo che i bambini li porta la cicogna.



Il fatto che, in Olanda, la prostituzione sia legale e il consumo di cannabis sia tollerato e regolamentato in modo preciso è, secondo me, un segno di civiltà.
Che io sappia, una cosa proibita ha molto più fascino di una cosa consentita e vietare qualcosa non fa si che quella cosa non esista, semmai il contrario.
Amsterdam è spesso considerata la capitale della tolleranza e della trasgressione, io invece ho trovato il tutto estremamente normale, perfettamente inserito nel contesto.
Vuoi fumare? Lo tolleriamo.
Vuoi andare con una prostituta? Puoi farlo.
Si pagano le tasse, si attirano i turisti (che portano soldi) e vivono tutti felici e contenti. Chiamali scemi.


Nb. Questo post non vuole assolutamente incitare al consumo di droghe leggere, né tanto meno convincere qualcuno a prostituirsi. È un racconto di viaggio, come ce ne sono tanti altri in questo blog, prendetelo quindi per quello che è.

12 commenti:

  1. Dovresti scrivere in fondo al posto di " questo post non incentiva a fumare etc etc" che la prostituzione e la droga si combattono anche senzi leggi ma con la testa e l amore per il proprio paese, cosa che in italia non avremmo mai. Vanno cambiati e istruiti i cittadini. L olanda e' la dimostrazione che con leggi semplici e il cervello apposto delle persone non serve vietare nulla. E'l' educazione delle persone verso il proprio paese che fa la differenza.

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  2. Perché mai dovrei volere la sensazione di un gorilla attaccato alla schiena!? Io già non ce la faccio a sostenere me?!
    Comunque è affascinante come abbiano inserito contesti che per noi risultano proibiti, nella quotidianità

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    1. Proprio quello Pier, lì è assolutamente normale, a patto che si rispettino le regole e lo trovo molto bello in realtà.

      Quella del gorilla me la chiedo anche io 😂😂🎧

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  3. Tempo fa leggevo che in Olanda stanno chiudendo molte carceri per mancanza di detenuti. Significherá qualcosa!
    Probabilmente se ti concentri sui veri problemi e non sulla repressione bigotta qualcosa la risolvi.

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    1. Esattamente!
      Il ragionamento sulle droghe che fanno è proprio questo, di sicuro scemi non sono!

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  4. Ma che figa, mi è venuta voglia...

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  5. Le canne di sola marijuana sono la norma in Colorado (dove e' legale ora), li' sono tutti salutisti per cui il tabacco non lo fumano che fa male. In ogni caso andrebbe fatto proprio come il Colorado, legale e basta cosi' si raccolgono tasse e si finanziano le scuole. Sulla prostituzione sono d'accordo in linea di principio, ma sono comunque perplessa su fenomeni piu' complessi come le ragazze migranti obbligate a prostituirsi, e mi chiedo come si possa controllare questa cosa (magari in Olanda ci sono dei controlli eh, e' proprio che non lo so)

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    1. Allora il tipo del coffeeshop aveva ragione a dire che gli americani fumano solo canne di erba pura 😅

      Non ho idea se ci siano ragazze costrette a prostituirsi, però il fatto che sia tutto regolamentato mi fa pensare di no (potrei ovviamente sbagliare).

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  6. Io l'ho trovata molto civile in tutto...In qualsiasi posto c'era la possibilità di scegliere menu' vegetariani e vegani, per la prostituzione e la "droga" verissimo tutto inserito nel contesto senza troppi sconvolgimenti, forse perché ci si aspetta...a me è piaciuta un sacco anche se non sono riuscita a "fumare"

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    1. Ecco, diciamo che su questo punto sono un po' polemica: ben venga per menù vegetariani e vegani, ma che un allergico (quindi chi ha una patologia) abbia difficoltà lo trovo un pochino meno bello.

      Io mi sono sentita un pochino "ladra" a pensare che entravo praticamente solo per fare le foto (che non si possono fare) :D

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