giovedì 24 agosto 2017

Perché fare delle ferie lunghe ritempra la mente e il corpo

Quest'anno abbiamo fatto ventisei giorni di ferie, regalandoci una lunga vacanza in Sicilia, che abbiamo girato in lungo e in largo.
Anche l'anno scorso abbiamo fatto delle ferie lunghe, mentre due anni fa in ferie non ci siamo andati proprio, se togliamo un week end in cui siamo andati a Firenze per un matrimonio.
La scelta di fare delle ferie lunghe è nata, appunto, l'anno scorso, quando ci siamo resi conto che una settimana o dieci giorni in estate non ci bastavano per ricaricarci. Sarà che siamo diventati vecchi senza accorgercene, non saprei.

Entrambi -io e il Marito- lavoriamo full time, abbiamo quindi ventisei giorni di ferie l'anno e cento ore di permessi che, volendo, si possono prendere anche a botte di otto ore, quindi si trasformano in un giorno di ferie.  A questi si aggiungono, ovviamente, i due giorni di riposo settimanale che non entrano nel computo delle ferie. Questo significa, banalmente, che se prendiamo due giorni di ferie attaccati a due di riposo restiamo a casa dal lavoro quattro giorni.
A volte, ci sono rimanenze di ferie degli anni precedenti che le aziende hanno tutto l'interesse a farti fare visto che altrimenti -prima o poi- dovranno pagartele.
Quando io e il Marito lavoravamo insieme, a Gennaio di ogni anno venivano liquidate ferie e permessi dell'anno precedente e per noi era tanta roba considerato che ogni anno avanzavamo qualche giorno di ferie e praticamente tutti i permessi.

Insomma, dall'anno scorso, saranno stati i miei trent'anni, ci siamo resi conto che abbiamo bisogno di una lunga vacanza estiva per ricaricarci e che prendere qualche giorno qua e là durante l'anno e poi fare solo dieci giorni di vacanza in estate ci faceva tornare a lavoro più stanchi di prima. Che poi, in realtà, qualche giorno da prendere durante l'anno avanza sempre e comunque e, per tutto il resto, ci sono i giorni di riposo che, nel nostro caso, non coincidono quasi mai, ma si fa quel che si può.

Il primo scoglio da superare per fare delle ferie lunghe -considerato che, a quanto pare, non siamo gli unici al mondo ad avere avuto questa idea geniale- si chiama piano ferie.
Io non so se voi avete presente cosa è un piano ferie, ma se ne avete fatto uno almeno una volta nella vita sapete che è quella cosa che rischia di distruggere in poche ore rapporti professionali consolidati che durano da anni.
Il piano ferie, mannaggia a lui, è un foglio che di solito compare tra Marzo ed Aprile e in cui i colleghi dello stesso reparto o ufficio o quello che è sono chiamati a segnare il periodo -o i periodi- in cui vorrebbero andare in ferie.
Solitamente, a casa nostra funziona così: il Marito mi manda un messaggio e mi informa che è uscito il suo piano ferie.
"Quando vuoi andare in vacanza?" mi chiede ogni anno.
Io ci penso un paio di giorni, valuto tutta una serie di cose assurde, e poi gli comunico un periodo.
Ovviamente, per ragioni che ancora non mi sono chiare, quel periodo che mi piace tantissimo -e che, per oscuri motivi che ancora non ho capito manco io, non è mai uguale a quello che consideravo stupendo l'anno prima- non lo otteniamo mai. Proprio mai, eh. 
Che poi magari di quel periodo che mi piace lo scelgo per un solo giorno, ma state certi che sarà proprio quel singolo giorno che sarà impossibile da prendere per motivi che spesso sono incomprensibili ai comuni mortali. 
Nel frattempo, scoppiano liti, si spaccano amicizie, c'è chi chiede il trasferimento, chi rinfaccia cose accadute otto anni prima, si duella con pistole e cappello da cow-boy in mezzo al corridoio per Ferragosto (noi siamo persone anticonformiste e di solito io litigo per il 13 Agosto giorno che, per la cronaca, non siamo mai riusciti ad avere di ferie) e si fanno i conti con colleghi che se le inventano tutte pur di fare come gli pare (qui per leggere qualche chicca al riguardo).

Superato lo scoglio del piano ferie -che lascia estremamente provati- è possibile prenotare le vacanze.
Noi andiamo sempre in Sicilia d'estate, prima di tutto perché avere una casa in Sicilia e non sfruttarla d'estate sarebbe da pazzi e poi perché così riusciamo a goderci, quando non siamo in giro, i miei genitori che vedo purtroppo meno di quello che vorrei.
E qui arriviamo al punto: perché fare delle ferie lunghe ci ritempra la mente e il corpo?
Corriamo tutto l'anno, ma davvero tutto tutto, e non riusciamo mai a fermarci, davvero mai.
Sembra ridicolo, ma è la verità.
In vacanza, a noi piace girare, passare del tempo con gli amici, vedere posti nuovi (o anche vecchi, dipende dai casi), ma anche rilassarci. E ci siamo resi conto che in una settimana non riuscivamo a fare tutto, era una continua corsa e innumerevoli scelte da fare su chi e cosa vedere, scontentando qualcuno, non riuscendo a dedicare il giusto tempo a tutti, né tanto meno a noi stessi.
C'è stato un momento in cui ho detto che se dovevo ammazzarmi per andare in vacanza una settimana, spendendo un mare di soldi comunque dato che solo il viaggio a noi costa quasi uno stipendio, per poi correre anche in vacanza, preferivo restare a casa. Tanto poi ero sempre arrabbiata comunque. E anche un tantino insoddisfatta.
Oltre al fatto che noi perdiamo un giorno (o una notte) per andare e un giorno (o una notte) per tornare a casa, visto che il cane viene con noi in vacanza -e viene poi lasciato spesso e volentieri ai nonni contenti di godersi il nipotino a quattro zampe- e con lui o si prende la nave o si fa tutta una tirata in macchina.
Di solito dopo due settimane sono completamente rilassata, ho dimenticato le brutture di tutto l'anno, sono meno malata del solito perché io in vacanza -improvvisamente- guarisco da tutti i malanni che mi affliggono durante l'anno (mia madre sostiene che è l'aria della Sicilia che mi guarisce, ma non ci sono prove scientifiche che lo dimostrano).
Durante le ferie, io stacco il telefono aziendale, non leggo la mail, potrebbero anche essere tutti morti per quanto ne so e ignoro ogni sorta di problematica romana. Mi dimentico anche di avere una casa a Roma, se per questo.
Il Marito, invece, si abbronza, mangia come un maiale all'ingrasso, dorme, mangia, poi dorme di nuovo, poi mangia ancora e così per tutta la vacanza.


Fare una lunga vacanza estiva significa rinunciare a giorni sparsi qua e là durante l'anno, anche se quest'anno ci ha detto bene perché, oltre ai ventisei giorni di ferie e alle cento ore di permesso, abbiamo vinto quindici giorni di congedo matrimoniale, anche in considerazione del fatto che lo stesso piano ferie che si fa per l'estate si fa anche per le festività natalizie. E lì, credetemi, la lotta è ancora più aspra e tocca essere pronti per affrontarla al meglio.

8 commenti:

  1. Il tuo post mi ha scatenato una sana invidia. Le mia ferie si limitano ad una settimana in cui controllo comunque le mail, cerco di concludere qualche lavoretto e sono a disposizione se serve. Sono rientrata al lavoro da una settimana e ho una tristezza addosso che non si spiega. Agosto lavoro un po' meno, nel senso che il pomeriggio sto a casa, ma non è comunque come avere molti giorni di ferie.

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    1. A noi prima ne avanzavano tantissime di ferie, poi ci siamo resi conto che non ci serviva a nulla farle avanzare ed eccoci qui :)

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  2. condivido assolutamente: le ferie lunghe ti permettono di staccare completamente dal lavoro, soprattutto a livello mentale.
    Purtroppo da noi per avere più di tre settimane consecutive bisogna includere la malefica-chiusura-aziendale, che è SEMPRE a cavallo di ferragosto, periodo in cui se vai da qualunque parte e non hai una casa tua (ma forse pure se ce l'hai) trovi un monte di gente, per lo più, e per motivi che ignoro, nervosa e incazzosa. Periodo tra l'altro in cui in città si sta meravigliosamente, e in ufficio ancora di più (c'è la malefica-chisura-aziendale ma per i tecnici non è così obbligatoria, avendo da manutenere servizi che non vengono spenti e c'è sempre un presidio).
    Le lotte per il piano ferie per cui da noi si fanno per chi avrà il beneficio di fare il presidio!
    eheheheh

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    1. Da noi la chiusura aziendale non esiste (nè da me, nè dal marito) e io mi sono convinta sia un bene, così almeno non siamo obbligati ad andare in ferie in un determinato periodo.

      Io ultimamente ho rivalutato Agosto, anche se confermo che in città -che è deserta- si sta benissimo 😁

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    2. concordo, la chiusura aziendale è IL MALE, soprattutto per aziende che offrono dei servizi alla clientela. Noi abbiamo una clientela consumer, che ovviamente non va in vacanza (anzi quando ci va usa il nostro prodotto pure di più, ultimamente) quindi la chiusura aziendale, almeno per i settori tecnici come il mio, non ha per niente senso.
      Ma farlo capire a HR è sempre un dramma, ogni anno si litiga per poter venire. Quest anno ci siamo rotti e abbiamo tutti deciso di farla 'sta benedetta chiusura. Ovviamente 15 giorni prima c'è stato IL PANICO perchè poi in chiusura non c'era nessuno
      bah

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    3. HR non capisce niente in nessun caso e in nessuna azienda (questo commento si autodistruggerà ovviamente).

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  3. Che invidia piano ferie a marzo... Marito lo fa a febbraio. Io a fine maggio. A me piacciono un sacco le settimane staccate : cosi con i weekend praticamente raddoppio i giorni di vacanza. Ma HR non approva.
    Buon rientro!!

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    1. Lo sai che non lo so se devi invidiarmi? Io ci metto ore a decidere cosa mangiare a cena, figuriamoci se posso decidere le ferie a Marzo 😂

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