lunedì 5 dicembre 2016

Quella cosa chiamata democrazia

Una sera di Novembre del 2011, io e Fidanzato eravamo in macchina di ritorno dall'aeroporto di Ciampino. Avevamo trascorso quattro giorni a Parigi, lui non c'era mai stato, io innumerevoli volte e con perfetto tempismo, gli avevo regalato questo viaggio.
Ai tempi lavoravamo insieme, lui quel giorno era a casa di riposo, io invece ero a lavoro. Era l'11 Ottobre, le 11 del mattino. Ero andata dal capo -si chiamava Simone- e gli avevo chiesto ferie per me e per lui. "Però non gli dire niente, eh, voglio fargli una sorpresa".
Simone aveva tanti difetti, ma da questo punto di vista era un complice perfetto.
Avevo fatto i biglietti aerei, prenotato l'hotel e aspettavo le 19.30 per tornare a casa e dargli il suo regalo.
Alle 11.30, Fidanzato mi aveva telefonato: "Vieni a casa di mia madre"
"Che è successo?"
"E' morto mio padre"
E io mi ero sentita una merda.
Ero arrivata a casa di sua madre prima di lui, lo aspettavo con un nodo in gola e gliel'ho detto subito:" Ti ho preso i biglietti per Parigi un'ora fa, scusa".
A Parigi poi ci eravamo andati comunque e quindi quella sera di Novembre, eravamo in macchina di ritorno dall'aeroporto di Ciampino.
Ai tempi, nessuno di noi due aveva uno Smartphone, avevamo staccato da tutto e da tutti e ci eravamo goduti la nostra vacanza.
Avevamo acceso la radio mentre tornavamo a casa ed avevamo scoperto che il governo Berlusconi era caduto e non avevamo più un presidente del consiglio. Quello che è venuto dopo quelle dimissioni, ce lo ricordiamo tutti.

Ieri sera, ho guardato gli exit poll del referendum, non ce l'ho fatta ad aspettare il risultato definitivo, ero stanca.
"Vediamo domani che succede". Oggi è quel domani.
Stamattina mi sono svegliata alle 7, ho preparato la colazione e sono tornata a letto con la mia tazza e il mio cellulare, l'ho acceso e ho scoperto che il NO aveva vinto e che Renzi si era dimesso.
Ho guardato il video del suo discorso e mi è piaciuto quello che ha detto.
Io non parlo mai di politica, ma dovete sapere che Renzi non mi ha mai fatto troppa simpatia, ma tant'è.
E ammetto anche che ero convinta che non si sarebbe dimesso davvero, invece l'ha fatto e io ho apprezzato la coerenza. Sul serio, eh.
Ho molto apprezzato anche gli italiani che sono andati a votare che detta così, pare una minchiata, ma considerato il grande astensionismo degli ultimi anni, mi sembra comunque un grande risultato. 
Quasi il 70% degli aventi diritto, come dicono in tv, si è recato alle urne e ha espresso la propria preferenza. Tanta roba, eh.
Io a votare ci sono andata a ora di pranzo, anche se faccio una gran fatica a reggermi in piedi, ho fatto la fila e credetemi, la fila non la facevo da quando accompagnavo mia nonna a votare e avevo dieci anni.
Un signore è venuto a votare con il suo bulldog inglese che provava a leccare tutti i presenti. 
Ho scambiato due chiacchiere con una signora, in fila come me, che avrà pensato che fossi una pigra o un'ottantenne travestita da balda giovinotta, visto che ho dovuto aspettare seduta su una sedia onde evitare di collassare.
Comunque, dopo aver ascoltato il discorso di Renzi che mi è piaciuto (l'ho già detto, vero?), mi sono caduti gli occhi su tanti, troppi post di Facebook che mi hanno pure fatto passare la simpatia per l'ex sindaco di Firenze ed ora anche ex premier. Una vita da ex, insomma.
Chi ha votato NO, sostiene che chi ha votato si sia un imbecille.
Chi ha votato SI, sostiene che chi ha votato no sia un cretino.
E  sono stata gentile, eh, perchè ho letto di peggio, molto peggio, ma io sono una signorina educata e non ripeterò gli improperi letti, non su queste pagine almeno.
La verità è che se avessimo tutti la stessa opinione, non ci sarebbe bisogno di votare.
Saremmo tutti una massa di automi, programmati per pensarla uguale su tutto.
Io ho letto le ragioni del si e quelle del no prima di votare.
Ho letto la Costituzione e le modifiche che volevano fare, che noi avremo pure la Costituzione più bella del mondo, ma non so voi, io non l'ho mai letta tutta. 
Cioè, non è che sul comodino tengo la Costituzione italiana e leggo un articolo a sera. 
In questa casa, ci siamo confrontati, alla fine abbiamo votato la stessa cosa. O almeno così pare che sai mai che il Fidanzato sia un franco tiratore e ha detto di votare una cosa e poi ne ha votata un'altra. Non lo saprò mai, mi sa.
E poi chissà, magari il suo voto l'hanno cancellato gli immigrati assunti a nero per cancellare i voti e per poi spedire le gomme utilizzate all'estero, per fare sparire le tracce. 
Insomma, io non sono convinta che chi ha votato diversamente da me sia un cretino, credo solo che abbia un'opinione differente dalla mia, valida quanto la mia.
Non m'interessa granchè di come ci sia arrivato ognuno degli aventi diritto al voto (oh come mi piace citare la televisione) a quell'idea e quella scelta di voto.
Mi interessa che si possa ancora scegliere democraticamente, che si possa ancora andare alle urne e dare il proprio contributo ad una decisione che potrebbe cambiare le sorti della propria città o del proprio paese o di quello che è, a seconda del tipo di elezione.
Mi interessa che ognuno di noi possa esprimere la propria idea, nel segreto dell'urna.
Quando ho compiuto 18 anni era Aprile. A Giugno di quello stesso anno, siamo stati chiamati al voto, non mi ricordo nemmeno più per cosa, ma ricordo benissimo l'emozione della mia prima tessera elettorale che ho ancora conservata a casa dei miei genitori.


Mi ricordo che mi sono sentita importante.
Mi sono sentita grande.
 La stessa sensazione l'ho provata solo quando ho preso la patente, ad Ottobre di quello stesso anno.
Potevo votare e guidare, ero ufficialmente adulta. O almeno così mi sembrava allora.
"Quindi il mio parere conta" avevo pensato con la mia tessera elettorale nuova di zecca tra le mani. Ero anche un pò emozionata perchè, grazie a quelle elezioni, avevo rimesso piede nella mia scuola elementare, ero andata a vedere la mia classe e mi era scesa la lacrimuccia. 
Che poi, adesso, se ripenso a quella me diciottenne penso ad una cretinetta, eh.
Eppure, mi piace la democrazia, mi piace pensare che tutti possano votare ed esprimere un parere, anche una cretinetta diciottenne come ero io dodici anni fa.

14 commenti:

  1. Anche io la penso così.
    E' importante che le persone votino ed ogni risultato, proprio perchè è il risultato della somma dell'opinione di ciascuno è da rispettare.
    Detto questo, fortunatamente, si può anche sempre criticare.
    Il rispetto del risultato elettorale, infatti, non ha niente a che fare con l'abusato: "questa è la mia opinione e non puoi permetterti di discuterla", perchè la discussione delle opinioni altrui è uno dei fondamenti della democrazia.
    Sembra una banalità, ma di questi tempi invece, mi sa che è uno di quei fondamentali che si tende a dimenticare.
    E leggitela la costituzione, anche i lavori della costituente, potresti scoprire che non è esattamente un "libro sacro" ma un bel coacervo di compromessi, più o meno felici

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    1. Per il momento ho letto la parte interessata all'eventuale riforma (che a questo punto non ci sarà) e mi è bastata, penso che per riprendermi ci metterò un pò.
      Comunque sono d'accordo che si può sempre criticare o comunque discutere, l'importante è non insultare mai, quello non mi piace.

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  2. Pure io sono molto contenta che la gente sia andata a votare. La Costituzione la conosco bene, solo perchè mi sto laureando in legge. Conosco pregi e difetti della Carta, ma la amo follemente, anche se dei cambiamenti andrebbero fatti. Le dimissioni di Renzi sono state del tutto inaspettate, non credevo avrebbe avuto il coraggio. Mi spaventa chi finirà al suo posto.

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    1. Anche a me spaventa molto il futuro, spero non succeda come dopo le dimissioni di Berlusconi nel 2011.

      Indubbiamente comunque immagino che essendo stata scritta non esattamente ieri, la Costituzione vada modificata da qualche parte, ma davvero non la conosco abbastanza bene da poter esprimermi al riguardo :)

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  3. Ok, molto d'accordo... Ma alla fine ce lo dici che hai votato??

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    1. Ho votato NO.
      Sono stata brava a non fare propaganda in nessun senso se non si era capito :)

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  4. Ehi, ma come stai adesso? ti sei ripresa del tutto?

    RoB

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    1. Ancora no, è un pò lungo ol processo di guarigione, ma va già meglio :)
      Grazie del pensiero!

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    2. Forza! faccio il tifo per te!

      Rob

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  5. Concordo su quello che hai scritto! La libertà di opinione è di scelte per me è importantissima. Mi fa rabbia chi dice "Io non vado perchè poi fanno ugualmente quel che vogliono!". Ma porca miseria, e se un giorno non avrai piú questa possibilità???? Teniamocela stretta per favore.
    Buona guarigione!

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    1. Teniamocela stretta e rispettiamo sempre il parere altrui.. sembra facile a dirsi, ma a farsi...

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  6. Io questa mania di insultare chi vota altro non la capirò mai!

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