domenica 2 ottobre 2016

Tivoli: voglio rinascere Adriano

Le ottobrate romane erano delle gite domenicali tanto in voga nei primi del '900.
Pare che, a volte, queste gite si svolgessero anche di giovedì, ma non ho capito se erano prima o dopo gli gnocchi.
Oggi, l'ottobrata indica la tipica giornata di Ottobre caratterizzata da odori e colori che ci sono solo ad Ottobre e dal bel tempo, ma è un'informazione che mi è stata fornita da un romano e si sa, i romani sono inaffidabili, quindi prendetela con le pinze.
Ovviamente, la notte tra sabato e domenica è venuto giù un temporale che persino Noè avrebbe alzato bandiera bianca, accannato l'arca e tutti gli animali e fatto un biglietto aereo per la Namibia.
Noi però, non ci siamo arresi, volevamo fare una benedetta gita domenicale che qui non capita spesso di poterlo fare perchè la domenica, di norma, si lavora.
La scelta è ricaduta su Tivoli.
Io a Tivoli c'ero stata solo una volta, alle terme sulfuree: molto belle, ma per togliere le puzza di zolfo dai costumi ci avevo messo una settimana di lacrime, sudore e sangue  lavatrice.
Comunque, a quel punto, bisognava scegliere tra Villa Adriana, Villa d'Este e la Villa Gregoriana. C'è anche dell'altro a Tivoli, ma -io già sono un'indecisa cronica- se mi si danno troppe alternative non se ne esce vivi.
Notoriamente a me piacciono le pietre vecchie, come le chiamavo da bambina, quindi ho scelto Villa Adriana.
Bisogna capire che in questa casa scelgo io perchè sono quella rompiscatole colta.
Forse, vista questa passione per le pietre di qualche millennio fa, avrei dovuto fare l'archeologa un pò come se piacciono  gli animali farai il veterinario e se piace il sangue farai il medico. Come possa piacere il sangue, comunque, non me lo spiego.
Abbiamo pranzato in un posto delizioso proprio davanti l'ingresso di Villa Adriana che si chiama -un plauso per la fantasia- Adriano.
Slow food bio. Io quando sento la parola bio di solito ho l'orticaria perchè significa che probabilmente non mangerò e quel poco che ingerirò lo pagherò salato, ma non curatevi di me: io sono una persona orribile con tante pretese che, di solito, non corrispondono a quelle che hanno le persone normali.
Notevolmente colpita dall'attenzione ai poveri sfigati con le allergie e alla totale assenza di contaminazione nei loro piatti. Scusate, ma mi sono quasi commossa.
E dopo aver riempito lo stomaco, è iniziato il nostro tour della sobria residenza dell' Imperatore Adriano. Sobria e soprattutto piccolina.
"Fa(ccia)mole due terme Adrià e anche 'na vaschetta per i pesci se avanza spazio"
Sappiate che abbiamo rifiutato la guida perchè noi dobbiamo guardare con i nostri tempi. E i nostri tempi -soprattutto i miei- sono quelli di un bradipo.
Abbiamo camminato. Tanto. Tantissimo.
Io sono allenata -so che non lo direste mai, ma è vero- e a momenti rischio un'enfisema polmonare a fare la salita iniziale.
Intanto, vecchiette ultra novantenni ci facevano ciao ciao con la manina, a riprova che le loro gambe (tre per alcune di loro, se contiamo il bastone) funzionano meglio delle nostre.
O forse dovrei dire delle mie, visto che Fidanzato e le sue gambe bioniche andavano spediti tanto che ad un certo punto pensavo di essere ad una gara podistica.
E niente: sono rimasta estasiata, io non c'ero mai stata prima, Fidanzato si.
C'è poco altro da dire, ma c'è qualcosa da vedere.






Andate a vederla Villa Adriana, davvero.
C'è da camminare, ma ne vale la pena perchè è splendida.
Io mi sono persa a guardare ogni singola colonna e ogni singola pietra.
Ho guardato le tartarughe nuotare accanto a dei pesci giganti che non so che pesci siano, ma con ognuno di quelli c'era da mangiare per tre mesi. Si lo so, sono una persona orrenda, ma ve l'avevo già detto. Le tartarughe, invece, giuro che non le ho immaginate cotte al forno con le patate.
Mi sono sdraiata su un muretto, ho guardato il cielo -mentre Fidanzato mi faceva un servizio fotografico vista rovine- ed ero tanto rilassata finchè non mi sono accorta che stava per arrivare di nuovo la pioggia.
Anche se, perdonatemi, ma devo dirlo: la domenica c'è troppa gente in questi posti. Dovreste andare al centro commerciale, mica in gita.

4 commenti:

  1. Cara Gilda, un post molto interessante, le foto che sono dei documenti, che classificano l'Italia dove si trovano i siti di tutto il mondo!!!
    Tomaso

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  2. Io adoro le "pietre vecchie" per citarti e credo che questo posto mi piacerebbe tantissimo!! Me lo segno, sia mai veniamo da quelle parti...

    PS: la citazione finale sul centro commerciale mi ha fatto ribaltare dalla sedia!!

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    1. Se venite da queste parti, mi offro come guida per mostrarvi tutte le pietre vecchie più belle :)
      E comunque, tu non hai idea della confusione per strada per andare fuori Roma, nei giorni feriali ce n' è molta meno. Tutti a fare le gite e ad intasare le strade, pensa ai poveri casellanti XD

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