lunedì 10 ottobre 2016

Quando il week-end non si lavora

Week-end come quello appena trascorso non si ripetono spesso in casa mia.
Nessuno lavorava questo week-end. Non ricordo quando è successo l'ultima volta -ferie estive a parte- ma era sicuramente molto tempo fa.
E che si fa quando si è liberi per un intero week-end? Non siamo molto esperti, cercate di capirci.
Ah si, si passa del tempo con la famiglia, visto che gli altri giorni -dicono- non si può fare.
Io le proteste di alcune categorie di lavoratori contro il lavoro domenicale le leggo tutti i giorni. In realtà, di una sola categoria, ma tant'è.
Qua da sempre si lavora il week-end, quindi io non mi sono mai posta il problema (qui per saperne di più).
Comunque, questo week-end eravamo liberi e io mi sono guardata intorno.
Venerdì sera abbiamo deciso di fare due passi, sotto casa nostra c'era il Festival Europeo del cibo da strada -GNAM si chiama- e che fai? Non ci vai?
Molto carino in effetti, pieno di stand delle varie regioni italiane, nonché di vari paesi europei. C'era anche lo stand del Brasile, che non è né una regione italiana, né un paese europeo, ma stava lì e chi sono io per dire che non ci doveva stare?
Agli stand lavoravano decine di persone, giovani e meno giovani, uomini e donne. Tutti gentilissimi e, se lo dico io che frantumo le palle chiedendo qualsiasi ingrediente possibile e immaginabile presente nei cibi, ci potete credere. 
C'erano anche delle persone addette alla pulizia della strada, dei tecnici che armeggiavano con il generatore, dei ragazzi che raccoglievano fondi per qualche associazione umanitaria.
Ho sempre pensato che stare per strada a fermare gente per convincerla a darti soldi sia un lavoro di merda, non importa quanto sia nobile la causa, visto nel 90% dei casi ti prendi un vaffanculo e non sai manco perché.
Tornando a casa, siamo passati a dare un'occhiata al cantiere del parco giochi più bello della storia -il Luneur- che pare riapra a fine mese. Sia io che Fidanzato ci abbiamo passato l'infanzia (nonostante io non sia romana, ma questa è un'altra storia) e avevamo le lacrime.
Mentre fantasticavo sull'emozione di entrare dentro la Casa dei Mostri e di salire sul Rotor dopo tutti questi anni, con la testa infilata tra la grata di recinzione per vedere meglio, ho notato che gli operai stavano lavorando. Si, di venerdì notte.
Per strada, parecchie prostitute, ma quello non è legale, e qualche volante della polizia, ma loro sono indispensabili.
Il sabato è passato tra qualche commissione, la tv e un libro per me, finchè i nostri amici del cuore -fa tanto adolescenti questo termine, ma è vero- non ci hanno proposto di cenare da loro.
Siamo usciti sotto la pioggia, abbiamo attraversato la città (promemoria per la prossima vita: sceglierseli più vicini gli amici) e siamo andati da Alberto e Celeste.
Dopo aver cenato e vomitato il caffè sulla tovaglia con i cuori di Celeste che credo stia intentando per questo una causa nei miei confronti, abbiamo deciso di uscire percéè noi volevamo i pancakes agli Oreo. Chi d'altronde non ha bisogno dei pancakes agli Oreo il sabato sera a mezzanotte?


La gelateria, a Ponte Milvio (si, il ponte dei lucchetti di Moccia) era piena, i locali vicini idem. Decine di camerieri, cuochi, barman e chi più ne ha più ne metta, erano a lavoro.
A casa ci siamo tornati alle 2,30 passate. Abbiamo portato fuori il cane, approfittandone per fare due passi visto che il cielo era finalmente limpido. 
Abbiamo incontrato gli omini della differenziata, come li chiamo io.
Abbiamo la differenziata porta a porta nel nostro quartiere e, ogni notte, passano a ritirare i rifiuti di turno. Il sabato è il turno della carta, per dire.
Mi piace quando li incontro, mi sento più sicura e poi -sarà un caso- fanno tutti un sacco di feste al cane che, beato, prende una quantità inaudita di coccole.
Ci sono sia donne che uomini tra gli omini della differenziata, ho guardato le loro mani e tutti avevano la fede, quindi -si presume- mariti e mogli ad aspettarli a casa, magari anche dei figli.
Siamo arrivati fino al parco dove c'è un cinema, stavano chiudendo e anche lì, uomini e donne che stavano sistemando le ultime cose dopo una serata di lavoro.
Nel frattempo, stavano facendo la segnaletica orizzontale. Si, le strisce pedonali per intenderci. Tutti uomini, nessuna donna, non so dire che età avessero, ma immagino che nemmeno loro siano soli al mondo. O quanto meno, lo spero.
Abbiamo acceso la tv, dovevamo recuperare alcune puntate di Delitti che è un programma che ci piace tanto. Un pò macabro forse, ma le ricostruzioni dei delitti -tutti italiani e tutti molto conosciuti- sono fatte molto bene. Un giro di telecomando, palinsesto pieno su centinaia di canali. Decine di persone che in quel momento, erano a lavoro: alcuni a sonnecchiare, altri a riallineare una playlist, altri magari a risolvere un problema improvviso.
E' arrivata la domenica, ultimo giorno di questo week-end. 
A noi piace passeggiare e siamo comunque obbligati a farlo causa cane piscione.
L'autolavaggio davanti casa era aperto, come sempre.
Siamo arrivati fino all'edicola: aperta. Come anche tutti i bar e il laboratorio di pasticceria che abbiamo vicino casa. Il cinema era ancora chiuso.
E c'era anche un mercatino, non so cosa vendessero perchè non mi sono fermata a guardare per evitare che  il cane vandalizzasse le bancarelle, ma c'era.
Il pomeriggio siamo andati in ospedale, per una visita veloce, ma medici e infermieri forniscono un servizio indispensabile. Lo hanno scelto. C'era anche un portiere all'ingresso, ma ho dimenticato di chiedergli se anche lui salva vite umane.
C'è un Mc Donald's vicino l'ospedale, c'era la fila. Alle cinque di pomeriggio, il Mc Bacon mi pare un pò indigesto, ma tant'è.
Abbiamo fatto un giro in Vaticano, mi piace Piazza San Pietro, sono fissata con la rosa dei venti che sta lì in mezzo. Volevo una foto con le guardie svizzere, ma Fidanzato e amici mi hanno impedito di chiedergliela, dicendo che mi avrebbero arrestata e processata con le leggi vaticane. Non mi sembra molto credibile come cosa, ma mi sono rassegnata.


Ho scoperto che esistono le Poste Vaticane, hanno delle meravigliose buche delle lettere gialle e, si sa, il giallo è il mio colore preferito. Disgraziatamente, erano le otto passate ed avevano già chiuso.
Mi sono fermata davanti un fioraio perchè mi è venuto in mente che mi serve assolutamente una pianta di lavanda, ma non ce l'aveva. 
Siamo entrati al tabaccaio perchè avevamo finito le cartine.
Quella è una zona turistica, camerieri di vari locali cercavano di convincerci ad entrare, ma noi volevamo andare a cena a casa e difatti ci siamo tornati.
In auto, a me piace sentire la radio: sia la musica, sia le chiacchiere. Ebbene si: per poter ascoltare musica e chiacchiere, ci sono decine di persone che lavorano.
Arrivati finalmente a casa, abbiamo acceso la tv perché io volevo vedere il tg. Non ve lo dico neanche quante persone lavorano per un tg di mezzora.
Però, giuro: non siamo andati a fare la spesa, così non abbiamo contribuito al lavoro nel week-end e meno che mai a quello domenicale. E' così che funziona, no?

Nb. Chiedo scusa a tutti i lavoratori del week-end che non ho nominato, ma mi sono limitata a quelli che ho incontrato di persona. Prossima volta, giuro che faccio un giro in autostrada per fare ciao al casellante e chiamo un call center a caso.

La foto dei pancakes è del mio amico Alberto, lo portiamo con noi apposta perché fa delle belle foto.
Il mio fidanzato, invece, non fa manco quelle.


12 commenti:

  1. Io, di tutto quel che hai scritto, penso solo ai pancakes agli Oreo. MIODIO. Li voglio ora.

    (Io col nuovo lavoro sono a casa domenica e lunedì ma anche da queste parti il lavoro nel week end è sempre stato normale).

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    1. I pancakes agli Oreo sono davvero tanta roba: non contenta di averli mangiati, adesso me li sogno anche la notte.

      Noi cmq abbiamo sempre lavorato il week end e non è mai stato un peso, ci siamo sempre organizzati :)

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  2. Cara Gilda, quante cose hai scritto, io non mi trovavo in nessuno di questi!!! Normalmente io non faccio più nulla mi riposo, e penso che domani mi riposerò di nuovo!!!
    Riflettendo, un buon gelato melo prenderei volentieri, ma anche un buon pezzo di torta!
    Ciao e buona serata cara amica con un abbraccio e un sorriso:) sorridere fa bene!
    Tomaso

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    1. Dopo tanti anni di lavoro, è giusto riposarsi :)
      E un gelato o una torta fanno sempre bene, se fosse per me ne mangerei continuamente.
      Un grande abbraccio anche a te!

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    1. Anche io e giuro, finchè vivrò, che chi lavora nei cinema(e nel cinema) sarà sempre al centro dei miei pensieri quando si parla di lavoro festivo, notturno e domenicale.

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  4. Io domenica ho lavorato e fortunatamente c'è stata gente così la giornata mi è passata velocemente.

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    1. Il centro commerciale davanti casa mia è sempre pieno la domenica. Anche non andandoci, vedo le macchine parcheggiate ovunque perchè nel parcheggio interno non bastano i posti, cosa che non accade nei giorni feriali :)

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  5. Incredibile come si pensi davvero poco a quante persone lavorino nel weekend o di notte! Chiaro che dovrebbero avere un contratto e una paga adeguati, su questo purtroppo si dovrebbero fare passi avanti giganti che purtroppo non sono neanche lontanamente in programma, ma lavorare nel weekend è normale (mio marito ha riposo domenica e lunedì, per dire).
    Comunque i pancakes agli Oreo devono essere fenomenali!!

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    1. I nostri contratti hanno delle maggiorazioni per notte, domeniche e festivi (che sono pagati di più rispetto ad una domenica che, a sua volta, è chiaramente pagata di più di un feriale). In generale, comunque, concordo sul fatto che i contratti devono essere adeguati e le maggiorazioni SEMPRE retribuite, ma quello è un discorso diverso che esula dal non voler lavorare la domenica per la famiglia.
      I pancakes confermo, sono fenomenali. Giusto un pò pesanti.

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  6. Hai la capacità di parlare di cose importanti con calviniana leggerezza. E la giusta dose di ironia.

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    1. Grazie. E' uno dei più bei complimenti che mi sia stato fatto :)

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