mercoledì 10 agosto 2016

Chi ha paura del blog cattivo?

Un blog non è un mezzo di informazione.
Serve per condividere fatti, pensieri e altre amenità simili.
Avere un blog non è un lavoro, ma può diventarlo.
In ogni caso, tenere un blog a me fa rilassare. Certo, potrei iscrivermi ad un corso di boxe e scaricherei la tensione nel migliore dei modi, ma ecco, diciamo che preferisco scrivere al sudare prendendo a pugni qualcuno o, nella peggiore delle ipotesi, un sacco.
Che poi forse il problema è più il sudare che il sacco, ma tant'è.
In giro per il web si trovano un sacco di blog a tema, tra i più gettonati ci sono i mummy blog, i food blog e i fashion blog.
Questo blog non rientra in nessuna delle tra categorie, oserei definirlo più un fancazzismo blog, ma poi pare brutto, quindi lo farò rientrare nei life style blog e buonanotte al secchio.

I post di questo blog spaziano tra gli argomenti più vari, praticamente quello che succede, io scrivo. 
A volte accumulo cose da raccontare -come ad esempio in questo periodo che non so di cosa scrivere prima- che poi magari non sono poi così interessanti, ma al massimo chi legge aprirà il post, lo troverà insulso e cliccherà sulla X per chiudere tutto, sperando di dimenticare in fretta le castronerie appena lette.
Qualche tempo fa, ho scritto un post che è stato molto letto, pure troppo considerato l'orario e il giorno di pubblicazione avrebbero fatto rabbrividire pure il meno esigente dei social media manager. Che poi chissà, magari qualche social media manager si è davvero suicidato vedendo cotanta strafottenza nei confronti delle regole dei guru del web.
Un post interessante, carino, come ne ho scritti tanti, ma tanti altri (cliccate qui per leggerlo) e si, insomma, mi hanno chiesto di rimuoverlo.
No davvero, mi hanno chiamata per chiedermi di rimuoverlo perché un tizio si è sentito offeso. 
Che poi io nel mio post parlavo di donne, mica di uomini, quindi non so come un uomo si sia potuto sentire chiamato in causa e, di conseguenza, si sia offeso. Non conoscendo il tizio in questione non so se soffre di manie di persecuzione.
Che poi io lì per lì ho detto che avrei guardato il post non appena avrei avuto a disposizione un pc.
Ho chiesto un parere a svariati professionisti -chiamiamoli così- che mi hanno intimato di non rimuovere un bel niente, al massimo di offrire il diritto di replica.
E così, dopo altre insistenti richieste -a tratti maleducate- di rimuovere il post mi sono sentita dire che:
Tanto ormai le visualizzazione le avevo fatte.
A belli, ma mica è una questione di click. E poi io non mando i dati di Analytics a nessuno, me li guardo io quando non ho proprio da fare e solo se nelle vicinanze non ci sono Pokèmon da acchiappare.
Al tizio non interessava il diritto di replica perché questo è un blogghino e non un giornale.
A parte che, se chiami blogghino la mia creatura, se anche potevo pensare di venirti incontro, a questo punto non lo faccio manco dopo morta, ma poi, se non è un giornale e quindi non puoi nemmeno degnarti di dire la tua perché ti abbasseresti ad un livello che a quanto pare non ti appartiene, che ti frega di quello che c'è scritto?
Il tizio rischiava di perdere credibilità.
Come fa a perdere di credibilità una persona che non viene nominata e della quale non sapevo nemmeno l'esistenza, attendo di ricevere informazioni in materia.
Il tizio minacciava querele anche se non ce n'erano gli estremi.
Querele a chi non si è capito, forse ce l'aveva con me, non saprei.
Sarebbe carino querelare una persona perché racconta un fatto accaduto alla presenza di decine di persone, in cui l'unica parte offesa era la sottoscritta. 
Sottoscritta che, per altro, della maleducazione altrui se ne frega abbastanza, al massimo ci si fa una risata.
Un blog è solo un blog.
Vero, ma allora perché vi preoccupate tanto di  quello che viene raccontato in un blog? Posso capire se fosse qualcosa di falso, ma se è vero, che problema vi crea? Che fate brutta figura? Ma non era solo un blogghino? E allora chi ha  paura del blog cattivo?
Che poi dai, siamo nel 2016, nemmeno Benny avrebbe chiamato una inutil blogger -come sono stata gentilmente definita- per rimuovere un post solo perché un tizio sconosciuto piange con altri tizi che non c'entrano nulla con il blog in questione perché non gli sta bene che vengano raccontate cose che nemmeno lo riguardano personalmente.


Censura? Minacce? Ad un blogghino che ormai le visualizzazioni le ha fatte?
Dai su ditemelo: chi ha paura del blog cattivo?

4 commenti:

  1. Credo che lo scambio di idee, di opinioni, il diritto di replica siano cose "bellissime" che possono aprirci la mente. Però non sappiamo sfruttarle queste possibilità:pensiamo sempre di essere noi nel giusto. E allora cerchiamo di cancellare, di sopprimere i pareri altrui, censurarli.
    Penso che hai fatto bene a non cancellarlo!!! Poteva ribattere e dire la sua... Che poi, detto in tutta sincerità, c'è ne sono di cretinate nel web che offendono, il tuo blog proprio no!!! Al contrario... Buone vacanze!

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    1. Grazie mille per i complimenti che fanno sempre piacere :)
      Cmq si, c' erano tante possibilità, ma è stato scelto di provare a censurare... chissà con quanti ci sono riusciti!
      Buone vacanze anche a te!

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  2. Ma è il post sul famoso gruppo in fb?

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