domenica 8 novembre 2015

Perché a noi gli ospedali piacciono

Siamo un pò ammaccati. Succede, no?

Il tutto è cominciato con un mio problema al piede che mi porto dietro da un paio di settimane e da un problema respiratorio di Fidanzato, non stiamo morendo, tutto sotto controllo.
Poi Venerdì il dramma. Abbiamo pranzato e ci siamo sistemati sul divano:
"Amore mi si sta gonfiando il labbro"
"Amore, mi prude dentro le orecchie, sotto le ascelle, ovunque".
Fidanzato, uomo saggio e di poche parole, si è alzato, ha preso le mie Converse grigie (che ad oggi, sono ai vertici della classifica delle mie Converse preferite) e mi ha portato in ospedale che dista tre minuti di macchina.
Il mio problema non sono le allergie note, ma le contaminazioni o robaccia simile che sono abbastanza difficili da tenere sotto controllo. So che sembra abbastanza strano che mangiando a casa si verifichino episodi simili, ma vi assicuro che non è poi così strano come sembra.
La cosa interessante di soffrire di una grave forma di allergia alimentare è che non si fa la fila in pronto soccorso perché, di solito, si arriva in codice rosso o in codice giallo alto, quindi appena siamo arrivati io e il mio labbro penzolante siamo entrati subito con tanto di tappeto rosso steso dagli infermieri. Quando, come al solito, mi hanno salvato la vita (e, preciso, non era un codice rosso, ma un giallo alto, così non vi preoccupate troppo), ho cominciato a stordirli di chiacchiere, sono diventata amica di tutti gli infermieri che mi hanno raccontato i segreti del pronto soccorso, ho eletto Michelangelo a infermiere più simpatico e, dopo qualche ora, con le funzioni vitali ripristinate, mi hanno rispedita a casa con tanti cari saluti e probabilmente la speranza di non rivedermi tanto presto.


La mattina dopo, per festeggiare il fatto che ancora una volta avevo avuta salva la vita dopo ben quindici anni di allergie, un numero illimitato di reazioni allergiche gravi e qualche shock anafilattico all'attivo, abbiamo ben pensato di portare Cane Gnappo in un nuovo parco. Nuovo per noi che non lo conoscevamo perché immagino che stia lì da un numero imprecisato da anni, ma tant'è.
"Ma che bel parco"
"Quanti cani simpatici"
"Che begli alberi"
Cane Gnappo è un cane un pò scemo, le prende da chiunque, ma noi siamo due vigili implacabili, stiamo sempre all'erta perché siamo consapevoli dei limiti del nostro amato cagnetto, quindi abbiamo atteso che l'area cani all'interno del parco fosse praticamente vuota e timidamente abbiamo fatto capolino dal cancelletto, assicurandoci che la cagnolina all'interno fosse socievole e non interessata a sbranare il piccolo nano multicolore. E difatti i due hanno giocato per un pò, finché la cagnolina nera è andata a casa.
Ciao cagnolina nera, è stato bello.
Poi è arrivato un maremmano di peso indefinito, ad occhio comunque almeno grande cinque volte Gnappo. Il tempo di girarci per prendere Gnappo che non si sa mai e questo enorme cane peloso lo stava già sbranando, puntando alla testa.
Siccome sono una persona tranquilla e che sa mantenere i nervi saldi ho iniziato ad urlare:" me lo sta ammazzando" e Fidanzato, eroico, si è lanciato per tentare di salvare il piccoletto.
Il povero padrone dell'enorme maremmano, mentre aspettava che una voragine si aprisse sotto i suoi piedi per scomparire dalla faccia terra, ci chiedeva come stavamo. Io, l'unica superstite, ero seduta per terra con le gambe molli, cercando di capire che danni avesse riportato Gnappo, notando un buco sulla sua micro testolina. Intanto Fidanzato mi mostrava una mano sanguinante.
Ottimo modo di iniziare il sabato, insomma.
Quindi corri a far vedere i due aggrediti.
Il padrone del mostro bianco peloso voleva accompagnarci in ospedale e dal veterinario, ma io non è che avessi molta voglia di salire in macchina con lui e l'aggressore. Gentilissimo, grazie, ma prendiamo la nostra macchina.
Alla fine, per farla breve, la situazione si è risolta con una bella mano fasciata e quella difficoltà di movimento per Fidanzato. E per fortuna che era la mano destra che per chiunque sarebbe stato un dramma, ma per noi no, visto che qui fioccano i mancini.
Cane Gnappo, invece, ha cambiato nome. Adesso si chiama Grappetta visto che la sua micro testolina pelosa (mica tanto pelosa adesso che il pelo è stato rasato) ha una bella collezione di punti metallici in testa visto che aveva la calotta cranica in bella vista.
Cane senza macchia e senza paura, non ha fiatato mentre il mostro bianco tentava di mangiarlo per pranzo, ma a momenti butta giù la clinica veterinaria mentre provano a cucirlo. Adesso sta discretamente bene, l'anestetico è riuscito a quietarlo, le grappette metalliche in testa in fondo gli donano e danno un pò di colore. Abbiamo scoperto che ha un debole per l'aureomicina che prova a leccare attraverso la benda di Fidanzato, ma non pretendo mica che, solo perchè stato quasi mangiato da un altro cane, diventi improvvisamente un cane normale.
E domani è lunedì, sperando che la nuova settimana non ci riservi gite al pronto soccorso, che sia umano o veterinario.


4 commenti:

  1. poverini! un viaggetto a Lourdes, no.

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    1. La verità è che ci divertiamo.. non l'avevi capito??? XD

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  2. Io te lo devo dire....ti consiglio un viaggetto a Lourdes.....te lo pago io davvero ma ne avete bisogno mi sa.....

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